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Napoli torna “Campione d ‘inverno” dopo 26 anni

“E’ passato tanto tempo…” , questo l’inizio di un mitico coro delle Curve, che ben richiama il risultato di prestigio, effimero, ma statisticamente importante, ottenuto dagli azzurri, che dopo 26 anni di attesa sono tornati a conquistare il titolo di Campioni di Inverno.

Dietro di un punto alla fortunata Inter a una giornata dalla fine del girone di andata, il Napoli, grazie anche alla preziosa vittoria del Sassuolo a S.Siro contro i nerazzurri (e alla contemporanea sconfitta in casa della Fiorentina ad opera della Lazio) sbanca il “Matusa”, sbarazzandosi con relativa facilità della matricola Frosinone, un 5-1 che lascia poco spazio a commenti tecnici di sorta e che ci pone, con pieno merito, nuovamente in testa alla classifica al giro di boa.

41 punti in 19 gare nel girone di andata, un risultato ottenuto in precedenza nei Tornei a 3 punti solo dal Napoli del primo anno di Benitez (che chiuse a quota 42 per la verità), anno in cui Juventus e Roma disputarono una stagione record, il che non ci consentì, nonostante i 78 punti finali ottenuti (record storico del Napoli di Mazzarri eguagliato), di competere per lo Scudetto contro una Juve irraggiungibile (record di 102 punti) e nemmeno di ottenere la seconda piazza (Roma a 85 punti, con i quali attualmente ci sarebbero buone chences di vincere il Campionato).

Ovviamente vincere il titolo di Campioni di Inverno non è garanzia di nulla, ma di questo ne siamo consapevoli noi e gli azzurri, quindi non ci preoccupiamo più di tanto di festeggiare eccessivamente (eh Boban?…), ma alcune certezze le abbiamo, quelle che ci hanno consentito di arrivare avanti a tutte le squadre di serie A, nonostante una partenza ad handicap di -7 (senza la quale il divario dagli avversari sarebbe potuto essere più ampio), e sono quelle:

- del gioco innanzitutto, ormai assimilato da tempo e in costante progressiva crescita e continuità, indubbiamente il migliore di tutte le squadre di questo Campionato sino ad ora.

- di una fase difensiva ritrovata, alla quale partecipa tutta la squadra, dal pressing alto degli attaccanti, al costante movimento all’unisono dei centrocampisti, che sventagliano da un lato all’altro del campo, chiudendo ogni spazio, consentendo alla difesa di non farsi mai trovare scoperta, con quelle voragini che si creavano centralmente. Infine con dei difensori che, maggiormente coperti, riescono a far emergere le loro doti, con una progressiva acquisita sicurezza nei loro mezzi, su tutti un monumentale Koulibaly e la saracinesca Reina, vero leader dentro e fuori del campo, fondamentale per tenere sull’attenti il reparto, oltre che per le sue parate.

Solo 15 i gol subiti in Campionato, il che ci pone al 2°posto (al pari della Juve) e dietro la sola Inter, a quota 12, ma che ha segnato ben 14 reti meno di noi.

Anche su questo dato pesa l’handicap delle prime 3 giornate, in cui abbiamo subito 6 reti, ossia ben il 40% di quelle prese nelle restanti 16 giornate, in pratica da quando è nato il Napoli di Sarri, quello attuale.

- di una fase offensiva straripante, non solo grazie agli attaccanti, con Higuain a fare da mattatore incontrastato (capocannoniere della seria A per dispersione con 18 reti, che ha già raggiunto gli score totali degli anni precedenti, il che lo candida a superare il record dei 30 centri stagionali), ma con una partecipazione collettiva, che vede anche gli inserimenti costanti e prolifici delle due mezze ali, con uno score di gol e assist di tutto rispetto, ma che coinvolge, allo stato, ben 16 giocatori della rosa, difensori compresi, autori di reti e finalizzazioni preziose.

63 reti stagionali, a metà dell’opera, sono un’enormità e una credenziale importante per infrangere anche il doppio record storico di Benitez (104 reti nelle sue due stagioni in azzurro), dato che conferma la bontà del nostro attacco (che non verrà toccato minimamente nella sessione invernale di mercato) e di una fase offensiva che lascia poco spazio a commenti di sorta, ma solo ad elogi incondizionati.

I numeri parlano già abbastanza da soli nella classifica di gol+assist:

Higuain 20+4= 24

Insigne 9+8 =   17

Mertens 7+3 =   10

Callejon 6+4= 10

Hamsik 5+5= 10

El Kaddouri 2+6= 8

Allan 3+5= 8

Gabbia 6+2= 8

Jorginho 0+5= 5

Valdifiori 0+2 = 2

Ghoulam 0+2 = 2

Albiol 1 +1 = 2

Chalobah = 1 +0= 1

Maggio 1+0 = 1

Lopez 0+1= 1

Chiriches 1 +0= 1

- infine, “last but not least”, la compattezza del gruppo, deciso e determinato a raggiungere l’obiettivo, senza lasciare nulla di intentato, attraverso il gioco e la felicità e la gioia di tirare calci al pallone e nell’applicazione di schemi tattici e movimenti. Unità dentro e fuori del campo, ma soprattutto sacrificio, umiltà e dedizione nel lavoro settimanale, con la piena disponibilità di tutti. Roba non da tutti i giorni, il che dimostra che (purtroppo) la sola professionalità sulla carta non basta, ma bisogna andare a fondo, creando un solido rapporto di fiducia con l’allenatore e con i compagni (forse quello che mancava al Napoli di Benitez, in cui, non a torto, Rafa basava tutto sulla professionalità dei calciatori, il che, dato che si tratta di comunque di ragazzi, non è per nulla scontato).

- la ciliegina sulla torta è Sarri (auguri di buon compleanno, che ieri, grazie ai “suoi ragazzi” ha festeggiato nel migliore dei modi, come meritato). Spesso mi chiedono delle differenze tra il Napoli degli Scudetti e questo, la risposta è scontata…”Maradona”, ma se un giocatore come Diego non c’è e non ci sarà mai, posso candidamente affermare che il nostro “Maradona” ce l’abbiamo in panchina.

Ebbene, se non è il titolo di inverno che ci lascia sognare, queste sono le basi solide su cui potremo senza dubbio contare sino alla fine dela stagione, che ci hanno dato e ci daranno grandi soddifazioni, a prescindere dall’esito finale.

Vivremo, come sempre, il girone di ritorno partita dopo partita, con la consapevolezza che nulla ci sarà regalato e che nulla sarà facile, che disputeremo fuori casa tutte le gare con le nostre diretti concorrenti, ma che i Campionati si vincono contro le medio-piccole, di cui 10 le affronteremo al S.Paolo (per 30 punti complessivi).

Sicuri che il Presidente ci rinforzerà sul mercato attraverso innesti che non sposteranno l’equilibrio del gruppo, ma funzionali al gioco di Sarri (il difensore ci vuole numericamente e la mezz’ala di spessore , che possa sostituire adeguatamente Hamsik e Allan, anche, visto che in EL e in Coppa Italia le avversarie saranno di rango superiore a quelle affrontate sino ad ora), ci apprestiamo a vivere con speranza la seconda parte della stagione con fede incrollabile.

Noi ci siamo uniti e compatti !!!

#FNS

 

 

 
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2 Comments  comments 

2 Responses

  1. silbar64

    L’umiltà e la professionalità del nostro allenatore, valori aggiunti che ci consentiranno di raggiungere grandi obiettivi.

  2. andrea

    conquistato il titolo di Campioni di Inverno ? GianLù amma vencer a maggio , e dopo di chè lo giuro , mai più pallone , si soffre troppo.

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