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NAPOLI : che caos !!!

Napoli città caotica, il Napoli società non è da meno, da inizio anno che è così, come non lo è stata mai nell’era De Laurentiis.

Un anno nero, non tanto per i risultati, pur sfumati in dirittura d’arrivo, ma per un difetto di comunicazione che è quello più grave, la pecca maggiore della società azzurra, che non fa chiarezza, non interviene, lasciando alla mercè di stampa troppo poco onesta e troppo risentita nei confronti del Club azzurro, che non molla una notizia una, e che non riesce a tenere a bada l’ambiente attraverso una comunicazione perentoria ed efficiente.

Il Napoli, sappiamo bene, non è mai intervenuto o spesso lo ha fatto in colpevole ritardo su tutto :

dalla mancata e a volte tardiva difesa del tecnico, sotto attacco per tutta la stagione, spesso scriteriatamente;

dal tardivo ritiro punitivo (deleterio se non per i 3 risultati utili consecutivi che ha portato, segnando la definitiva rottura con Benitez e contribuendo a destituire il tecnico di autorità anche nei confronti del gruppo);

sino alla affrettata conferenza di addio a Benitez, effettuata (e forse imposta) per non essere anticipati dal Real Madrid, che lo voleva annunciare;

Il ritardo, sempre in ritardo, tempi e modi sbagliati.

Fregati dall’addio di Mazzarri, cercato di convincere sino all’ultimo, la storia si ripete con Benitez, che allora riuscimmo a trovare in tempo debito (e che contribuì molto con il suo prestigio a chiudere importanti operazioni di mercato in tempi relativamente brevi).

Siamo senza D.S. a giugno, in pieno mercato, con trattative che dovevano essere impostate quantomeno da marzo, visti i tempi biblici dei contratti che prepara il Napoli.

Il Direttore Sportivo , tra l’altro, è quello che dovrebbe scegliere l’allenatore, con il placet del Presidente, che di calcio a dirci la verità ne capisce pochino, pur essendo persona intelligente e scafata, invece qua si pretende di accentrare tutte le funzioni, in stile Berlusconi (il Presidente operaio, imprenditore, impiegato).

In pratica De Laurentiis si occupa di tutto : dello Stadio, del mercato, di scegliere l’allenatore, e cosa molto grave di essere l’unico punto di riferimento per la comunicazione, con tweet sporadici e interventi a gamba tesa e improvvisi in conferenza stampa.

Non si può gestire in questa maniera una società, c’è bisogno di uomini competenti e casomai di fiducia, la comunicazione dovrebbe essere la base in un sistema globalizzato, costituisce la base solida di una società seria, peraltro allo stato senza strutture, senza progetti se non quelli legati ai risultati, o almeno con un progetto deciso e studiato dal Presidente, che ha una sua politica, criticabile o meno.

Ebbene siamo a giugno, già affranti per la partenza di Rafa Benitez e per una stagione comunque amara (non certo fallimentare per chi conosce i limiti di questa Società e chi sa che non facciamo parte del gotha del calcio, seppur in crescita come ranking Uefa), anche se più leggeri perchè gli avversori di Benitez, che sono stati anche anti Napoli, di cui era il tecnico, hanno perso il capro espiatorio e non potranno più trovare appiglio per le loro elucubrazioni mentali.

Rafa è andato al Madrid, società prestigiosa, la più prestigiosa, portando con se il fido Pecchia e siamo felicissimi per lui e per il buon Fabio, ma i dubbi e i pianti (quelli che Benitez ha fatto al suo arrivo nella città spagnola amata, la sua casa madre) restano a noi.

L’assenza di comunicazione è preoccupante anche per il caso Higuain, assaltato da 7-8 facinorosi all’uscita dallo stadio domenica, che hanno infranto il lunotto anteriore del tassista che trasportava il Pipita con una mazza da baseball (notizie confermate, anche se l’episodio ha fatto molto più clamore del solito ed è stato enfatizzato dai media).

Anche in questo caso l’azione isolata di alcuni balordi (capita anche in città che i veri delle auto vengano sfondati da qualche balordo cocainomane che si sveglia storto, spesso è accaduto in via Duomo) ha consentito di creare un caso e di fare mille allusioni, addirittura di parlare di strategie per la cessione del Pipita, che qualora dovesse o volesse andare via non potrebbe che partire solo in caso di offerta superiore ai 60-70 milioni, perchè non è stato ammortizzato il suo costo se non al 70 %.. (quindi al prezzo per un’eventuale cessione sottraete almeno 12 milioni di minusvalenza nel caso) e perchè senza il nome del nuovo allenatore poco di concreto si può ipotizzare.

Veniamo alle note dolenti riguardanti il D.S e l’allenatore, perchè, ripeto, nella norma è il D.S. che aiuta a scegliere l’allenatore e che dovrebbe essere il punto cardine :

Per il D.S., anzi i direttori sportivi (visto che De laurentiis ha parlato di due figure, perchè una non basterebbe), si è ipotizzata la soluzione interna con Micheli e Mantovani, già in organico in veste di addetti allo “scouting”, si è parlato di Sogliano, Petrachi e Sartori, ma sino ad ora nulla di concreto.

L’allenatore lo avevamo invece opzionato da febbraio, pre accordo con Mihailovic, proprio per non farci trovare scoperti in caso di addio probabile di Benitez, come fu con Mazzarri, ma evidentemente qualcosa è andato storto e si è preferito non puntare su Sinisa, che non si è lasciato usare come un pacco postale, sfruttando l’occasione e accasandosi al Milan (dopo lo spot elettorale Ancelotti, dissoltosi subito dopo il voto, come era facile intuire).

Il mercato (Valdifiori, Soriano) era stato anche abbozzato e tenuto in standby (con Valdifiori c’era già l’accordo) in caso di arrivo del tecnico serbo, ma ora è tutto saltato ad effetto domino.

De Laurentiis ha deciso di fare di testa sua, forse indirizzato dai mugugni della piazza e da un paventato ridimensionamento e relativa disaffezione del pubblico in caso di arrivo di Sinisa, ed è partito alla volta di Madrid per convincere il tecnico del momento Unay Emery, a suon di danari (contratto triennale da 3,5 milioni netti a stagione, forse aumentabili sino a 3,8 milioni) e più difficilmente con programmi e progetti di sorta, del tutto aleatori e forse nemmeno “in fieri”in questo momento (conviene essere dei San Tommaso per strutture e cantèra…troppe volte si è giocato alla Volpe e l’Uva per essere creduloni, non ce ne voglia il presidente).

Il tecnico basco, corteggiato da mezza Europa (si è parlato anche di City…ma il reale interesse è quello del West ham per ora) è ormai artefice del proprio destino e quanto meno otterrà un aumento cospicuo del contratto con il Siviglia, dove potrà giocarsi la Champions.

In caso di rifiuto ufficiale (per ora sonlo notizie in ordine sparso che propendono per il no) di Emery si apre il nefasto totoallenatore, gioco divertente per i più, ma considerato perdente e umiliante da me, e non tutti i nomi sono una manna dal cielo, a voler essere sarcastici. Ma vediamo chi c’è.

Non comprendo perchè De Laurentiis voglia sceglierne uno di profilo internazionale, forse sapendo che le casse non consentirebbero un mercato faraonico (seppur buono, come da lui stesso dichiarato, con acquisti mirati e funzionali a costo zero o abbordabile…mica facile se non gli garantisci un più che lauto ingaggio) e proseguendo la strada intrapresa con Benitez, attaccato da gran parte stampa e da parte della tifoseria, per colpe non sue, ma soprattutto per carenza qualitativa di organico.

Chiunque verrà deve essere conscio e consapevole che senza commensali di gloria non vi è certezza.

I nomi sono quelli di Klopp, allo stato senza squadra(che avrebbe già declinato l’invito per colpa della lingua, ostacolo difficile da superare, ma che alcuni in Germania ritengono in cerca di adeguato interprete, lasciando spiragli aperti)…si è parlato anche di Bielsa (non lo ritengo adatto al Napoli, per la sua fase offensiva scriteriata e la sua fase difensiva di gran lunga inferiore a quella di Rafa, già massacrato per lo score di gol subiti).

Il profilo giusto è per me quello di Montella, campano, preparato, intelligente, ironico e amante della napoletanità (che sposerebbe senza ombra di dubbio, anzi ce l’ha nel Dna), a dispetto del detto “nemo profeta in patria” e della clausola che prevede una penale di circa 5 milioni in caso di risoluzione anticipata con i viola (là ci sarebbe da discutere per una consensualità con i Della Valle).

Poco stimolante, ma è una mia opinione personale, il libero Spalletti, che accetterebbe più che volentieri, avendolo già sbandierato ai 4 venti.

Inascoltabili i nomi di Prandelli e Di Matteo…non ce ne vogliano.

Sarri sarebbe una soluzione intrigante, ma se si cerca Emery non credo proprio si possa essere pensato a lui.

Insomma siamo a giugno a mercato avanzato, ma in piena bagarre..la stagione nera speriamo si chiuda in coincidenza della fine dell’anno calcistico, che finisce il 30 giugno e apre il 1° luglio…sperando che sia l’inizio di tempi migliori.

Che sofferenza ragazzi !!!

 

 

 

 

 

 
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3 Comments  comments 

3 Responses

  1. falco

    io apro , io chiudo , io rispondo a telefono, io parlo con i clienti, io parlo coi fornitori , io vendo, io acquisto, io faccio i conti, io parlo con la gente , io faccio i contratti, io do le direttive , io faccio i programmi, io,io,io,io,io,io.

    Tu nun si un imprenditore Aurè , si nu putecaro.

  2. falco

    GianLù nun è na pall, è verità , un amico ,che lavoro presso un centro di formazione, mi ha riferito che il presidente De laurentis, sta facendo dei corsi accelerati come massaggiatore , vuò vedè che per risparmiare se mette a fa pure kell”"”.

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