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LA VERA CRISI…è di certa stampa ostile

Il Napoli non vive un momento esaltante e questo è sotto gli occhi di tutti :

è vero che ci sono stati problemi in sede di mercato e di comunicazione da parte della società, la delusione per l’uscita prematura dalla Champions è ancora viva e la sconfitta contro il Chievo non ha aiutato ad allontanare gli spettri di un inizio stagione non certo esaltante, che ha spento un pò l’entusiasmo derivante dalla passata stagione, vecchi vizi e poche nuove virtù non fanno presagire un ‘annata di trionfi, come sperato e incautamente sparso al vento, ma parlare di crisi, di catastrofi, di abbandoni prematuri, costruendo tesi accusatorie improbabili e rincorrendo le streghe con supposizioni e notizie senza fondamento, mi sembra esagerato e il frutto di mala fede, incompetenza e autolesionismo da parte di certa stampa, eccessivamente spregiudicata, al punto di perdere la faccia al cospetto del tifoso accorto e competente, amante del Napoli, della sua storia e della maglia azzurra.

Vediamo perchè e quali sono le uniche reali critiche che possono essere mosse a squadra, società e allenatore, in quest’ordine :

La SOCIETA’ e il Presidente (che anche io ho criticato aspramente in sede di mercato e di avanzamento del progetto, in parte a ragione) :

De Laurentiis ha commesso innanzitutto degli errori di comunicazione, dimostrando, come poi rivelato dalle incaute parole del figlio Edoardo, che il tifoso napoletano, è considerato un di più per la Società, mentre dovrebbe essere la pietra focale del progetto e come principale fruitore del prodotto Napoli, non può e non deve essere relegato ai margini del progetto, ma deve esserne il punto fermo, perchè senza di lui il progetto non esiste e non esisterà.

Se è vero che un imprenditore deve andare avanti per la sua strada, senza ascoltare voci di popolo e di vicolo, è anche vero che in un ‘impresa che si rispetti, il cliente, ossia il tifoso, che è la principale fonte di guadagno (incassi al botteghino, marketing e finanche introiti dei diritti televisivi) deve essere rispettato, servito e riverito e non messo ai margini, a maggior ragione quando la contestazione o il suo pensiero non siano del tutto peregrini.

Sono d’accordo con DeLa quando si indigna per chi lo contesta da sempre per la “manella tirata”e per il grido “cacc e’ sord”, anche perchè il tifoso non deve essere accecato dalla pur giusta fame di vittorie, senza considerare la realtà del calcio italiano e della SSCNapoli, deve mettere da parte l’ignoranza e i discorsi da bar, almeno se vuole essere preso nella giusta considerazione, altrimenti si passa dalla quasi ragione al totale torto.

Se c’è qualcosa da contestare al Presidente e se lo si vuole fare con accorto raziocinio, innanzitutto lo si fa a prescindere dai risultati (visto che qualche gioia ce l’ha regalata e su questo non possiamo dargli torto), ma quali sono i reali demeriti del Presidente ???

Lui guarda innanzitutto, da imprenditore, alla sua azienda ed al bilancio e partendo da quelli basa tutta la politica societaria : su questo nessuno può rimproverargli niente, visto che la gestione è veramente oculata, fin troppo direi.

Gli si può rimproverare, dunque :

a) di non aver mai completato la rosa in passato, con acquisti mirati e alla portata, senza svenarsi con colpi sensazionali e non alla portata del bilancio del Napoli e senza intaccare il budget ingaggi (limite invalicabile, con qualche rara eccezione), anche perchè se il Napoli ha avuto un utile nei bilanci (noti quelli sino a giugno 2013), quell’utile, al netto del compenso di circa 5 milioni lordi riservati a lui e alla famiglia come compenso per il CdA, non ha consentito di accumulare una fortuna, visto che tutto possiamo rimproverargli, ma mai di aver sottratto alla Società soldi da questa provenienti (ad eccezione dei compensi del CdA).

b) di non aver osato in sede di mercato, spendendo parte del “tesoretto” accumulato, a prescindere dal preliminare e, a maggior ragione, prima del preliminare, per dare a Benitez almeno un centrocampista per completare l’organico (doveva essere Gonalons e non uno che ha fatto il Mondiale, che non ci sarebbe ritornato comunque utile in quella fase, come Kramer ad esmpio). E’ vero che l’acquisto di un giocatore non gli avrebbe dato garanzie di passare il turno, ma è anche vero che il tifoso avrebbe apprezzato lo sforzo e non se la sarebbe presa con lui, ma con il destino beffardo, con una prestazione della squadra sbagliata o sfortunata o contro gli Dei del Pallone..e questo sarebbe stato altra cosa…

c) di aver commesso alcune leggerezze di comunicazione : di aver prima comunicato al tifoso di vincere lo scudetto, ballando, cantando ed esaltandolo e poi di averlo deluso con la campagna acquisti e con la conseguente uscita dalla Champions ed il mancato acquisto di rinforzi in campionato, che pure potevano arrivare spendendo in parte il “tesoretto”, seppur senza fare voli pindarici, appesantendo il bilancio.

Insomma De laurentiis si è “sbilanciato” a parole, forse con la convinzione di passare comunque il turno in Champions (la parola Scudetto e i sogni di gloria erano stati sbandierati prima di conoscere l’avversario nel preliminare) e di acquistare con i proventi del girone un pezzo da 90 o due da 45 per competere seriamente anche per il tricolore. 

L’errore sta proprio in questo, vantarsi e illudere senza sapere se i soldi sarebbero stati disponibili, anzi con la certezza che senza Champions non ci sarebbero stati, se non intaccando una parte del “tesoretto”, lasciando comunque una cifra utile a per coprire una parte eventuale di disavanzo, ossia il probabile (ma non certo) bilancio per la prima volta in rosso nel 2014/2015.

BENITEZ

Povero Rafa, che ha abbracciato progetto e napoletanità, grande maestro e conoscitore di calcio, uomo si spessore culturale e umano enorme, che si trova qui a combattere contro i mulini a vento, paravento del presidente, vittima di alcuna stampa ostile, incompetente e in mala fede…e speriamo mai osteggiato da un tifoso azzurro degno di essere chiamato tale.

Lui ha portato fior di giocatori, ne ha scoperti altri funzionali al progetto a basso costo con indubbie qualità, ha accresciuto l’immagine del Napoli e di Napoli nel mondo e si deve sentir piovere addosso critiche insensante, a tratti allucinanti, che riguardano anche la sua vita privata (ineccepibile padre e marito, oltre che gran professionista).

Ci ha dato un gioco, un terzo posto e una Coppa Italia al primo anno, poi non è stato messo in grado di accrescere il potenziale della squadra in vista del primo obiettivo stagionale e poi “tradito” da alcuni dei suoi uomini, come Callejon, Albiol (errori di campo contro il Bilbao, altro che presunte rotture di spogliatoio) è uscito fuori dalla competizione del Uefa che, scherzo del destino, lo aveva premiato proprio in quei giorni per le 100 gare in Champions.

Ad alcuni può non piacere il modulo e siamo anche stanchi di ascoltarli (tanto non lo cambia) o la sua filosofia di gioco, con la quale però, mai dimenticarlo, ha tenuto testa agli squadroni europei nelle Coppe e ci ha reagalato record di gol (104), punti in campionato (eguagliato il record di Mazzarri) e vittorie esterne (a dimostrazione che il Napoli gioca alla stessa maniera dentro e fuori casa).

Cosa si può contestare a Benitez ???…Un bel niente.

SQUADRA

La squadra non si è rinforzata ed è rimasta simile a quella dell’anno scorso (seppur più completa quantitativamente come rosa) , anzi ha perso il carisma di Reina, quindi stessi vizi e virtù (non si è certo indebolita per le partenze di riserve come Berahmi, Dzemaili, Pandev, Fernandez, giocatori partiti o perchè non duttili o perchè non adatti alla filosofia di calcio din Rafa, ad eccezione di Fernandez, venduto per motivi di bilancio..e non è una grave perdita, anche se andava colmata la lacuna della sua assenza).

La squadra mancava di cazzimma, soprattutto sottoporta ed in certe gare contro le piccole squadre, aveva un leader carismatico che era Pepe Reina ed ora non ha nemmeno lui, tant’è che Benitez, ben sapendolo, ha fatto di tutto per trattenere Reina e per prendere Mascherano, che sarà anche vecchio e non nel fulgore della sua carriera calcistica, ma aveva ed ha carisma e personalià da vendere, non a caso è il “Jefecito”…ma ora è andata e non ce ne crucciamo.

Molti calciatori, dopo Benitez, sono rimasti delusi e ancora non hanno assorbito la eliminazione dalla Champions e la possibilità di avere una vetrina che meritano, come il Pipita, sempre presente da anni nella competizione, come Callejon, che avrebbe voluto tornare in nazionale (ai Mondiali) e perdendo anche la vetrina Champions ha ormai speranze ridotte al lumicino…ma questi sono problemi risolvibili e la professionalità ed il tempo li faranno tornare come quelli che conosciamo, senza drammi o allarmismi di sorta.

IL VERO MALE del NAPOLI è SENZA OMBRA di DUBBIO alcuna STAMPA in MALA FEDE e INCOMPETENTE, al  di là di commenti isterici di soloni e vecchie conoscenze del mondo del calcio, non proprio tutti vecchie glorie…anzi…

In proposito, oltre ai soliti nomi, carta conosciuta, mi sono permesso di osservare ed appuntare alcune dichiarazioni lette sul web e sui giornali per avere certezza di quello che scrivo e sto per elencare, giornalisti buoni e cattivi, pro Napoli e contro, competenti o meno lo giudicherete voi :

Un capitolo a parte lo meritano AURIEMMA, che è la fonte della notizie sul Napoli (ma non solo lui) di MEDIASET e TUTTOSPORT, testate storicamente ostili al Napoli in tutti i sensi :

che Auriemma non sia proprio il top quanto a competenza calcistica non ci vuole molto a intuirlo  (ma questa è una mia personale opinione..e legittima), che non ne azzeccasse una in sede di mercato e che le sue notizie sugli acquisti non si siano mai avverate, lo dimostrano i fatti (dove sono Eto’ò, Pedro, Ibrahimovic…solo per citarne alcuni di più clamorosi…ma la lista è infinita).

Lui è il principale artefice del caso Benitez (con altri soloni in coda), che non avrebbe nemmeno il diritto di essere marito e genitore e trascorrere con loro qualche giorno, con ipotesi di rottura del rapporto con il presidente, di volontà di fuggire da Napoli, di sicura partenza a fine anno (e via con il disdicevole toto allenatori)…INVENZIONI NON SUPPORTATE DA FATTI CONCRETI,sino a prova contraria.

Non a caso tutte queste voci sono state smentite categoricamente da Rafa, che purtroppo e con santa pazienza ha dovuto chiarire cose ovvie in conferenza stampa, come in estate ha dovuto smentire il signor Tascone (che aveva parlato di un alterco tra Benitez e Berahmi, che addirittura sarebbero venuti alle mani), coccodrillo penitente dopo la smentita di Rafa e supplicante in mea culpa per quanto azzardatamente raccontato e risultato una “boutade”.

Il signor Auriemma, evidentemente scosso per la ramanzina di Rafa in conferenza e ritenendosi il destinatario della stessa, ha risposto per le rime e in maniera smodata con un articolo, non a sua discolpa, ma di attacco, appellando l’educato Benitez come Masaniello.. in assenza di risultati…

Ora la novità, riportata da Tuttosport, è un  altro viaggio, perchè il momento per attaccare è quando il nemico è assente e non può guardarti negli occhi, ossia quello di De Laurentiis negli Stati Uniti, non per motivi di lavoro (il Cinema), bensì per cercare acquirenti del Napoli : come dire, il progetto è finito, tutto all’aria, me ne vado e cerco chi compra la Società.

Altra notizia, dopo quella dei cinesi, volta a destabilizzare l’ambiente e a creare altra confusione, in un momento già poco felice per i tifosi, per i risultati della loro amata squadra, che non contribuisce a fare chiarezza e a distendere gli animi.

Insomma meglio Masaniello..che Fariniello devo dire…chissà come la pensano gli altri e chissà se il tifoso è ancora così stupido da ascoltare e farsi fuorviare da certe notizie e da continuare a seguire la telecronaca del tifoso…di altre squadre.

Contro Benitez e pronti all’inciucio, modulo di gioco o altro, troviamo anche Venerato (che in sede di mercato ha ascoltato tutte le telefonate di allenatori, presidenti e direttori sportivi, ma che evidentemente ha sbagliato numero, perchè niente di quello che lui sapeva si è verificato).

Poi ci sono i giornalisti che seguono le direttive, quelli che non prendono posizione (se non per cacciare le persone dalla Studio televisivo).

Ecco gli illustri Corbo (molto più soft e critico del solito) e Italo Cucci (quante ne ha dette sul Roma ieri) pronti ad attaccare Benitez ed il progetto, una volta DeLa  una volta Rafa, a turno, innescando micce sotto bombe inesistenti.

Non manca mai la Gazzetta dell Sport, ad eccezione del bravo ed obiettivo Gianluca Monti, con Malfitano pronto a sparare a zero e a sentenziare e con Cerruti che spara la bomba sull’esonero di Benitez (mi vien da ridere).

Ma qua non siamo contro i giornalisti, ce ne sono tanti bravi a difendere la categoria, dal lucido maestro Carratelli con tutto il Napolista di Massimiliano Gallo al seguito, dai bravi giornalisti di ExtraNapoli, sempre competenti e pieni di amorosi sensi verso il Napoli, gli integerrimi Alvino e Del Genio, Salvatore Caiazza, Zaccaria,  sino a Diego de Luca (bellissima la sua lettera a Benitez, ve la consiglio)…ne dimentico tanti altri bravi ovviamente.

Ognuno sceglie il modo di svolgere la professione come crede, nei limiti di quelle che sono o dovrebbero essere le regole deontologiche, sta all’intelligenza di chi legge apprezzare o meno il contenuto e la forma..quindi seguite chi ritenete valido e competente..e tralasciate chi vi sembra eccessivamente critico..per così dire.

Benitez aveva fatto un accorato appello anche a loro, ma forti della loro impunità, evidentemente non lo hanno ascoltato…anzi hanno rincarato la dose..e questo non è bello, nè un buon viatico per risollevarsi da  un momento di flessione, ben lontano da essere chiamata crisi.

 

 

 

 

 
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7 Comments  comments 

7 Responses

  1. articolo puntuale,preciso e come al solito,ben scritto!

  2. FROZA.CELTIC+NAPOLI.be in napoli.26th-10thoct.

  3. Marco

    Complimenti hai fatto una accorta analisi e la condivido in pieno. Aggiungo che pensandola cosi anche io al san paolo mi sento in trasferta…
    Forza azzurri sempre e comunque!

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