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NAPOLI agli OTTAVI di E.League : 3-1 allo Swansea…con tanta fatica

Il Napoli batte lo Swansea al S.Paolo per 3-1 e raggiunge gli ottavi di finale di Europa League contro il Porto (13-20 marzo).

Avversario tutt’altro che malleabile lo Swansea, squadra non eccelsa tecnicamente, ma in uno stato di gran forma fisica e tatticamente preparata, che ci ha messo in non poche difficoltà sia nella gara di andata (in cui fummo salvati da Reina e Rafael), sia al ritorno al S.Paolo ieri, dove la buona sorte e una gran dose di fortuna ci ha salvati da una possibile prematura e deludente eliminazione.

Insomma una gara che definire “amazing match“è riduttivo, per le emozioni che si sono susseguite, per gli evidenti svarioni difensivi e per le clamorose palle gol sprecate su entrambi i fronti.

Poteva finire in goleada ed il 3-1 finale è stato uno score ridotto ripetto alle occasioni create da entrambe le squadre, che ha premiato il Napoli, ossia la squadra più forte, ma che avrebbe potuto anche essere un risultato diverso e a favore dei gallesi, che se la sono giocata ad armi pari sino all’ultimo minuto e che non avrebbero demeritato in caso di pareggio e di qualificazione.

Benitez conosceva l’importanza di questa gara e il valore dell’avversario, sottovalutato solo da chi si ferma alle apparenze (e ai nomi blasonati), ma non da chi conosce a fondo il calcio internazionale. In molti hanno apprezzato lo Swansea solo in seguito al partitone contro il Liverpool nell’ultima giornata di premier…ma noi sapevamo che era un avversario temibile da molto tempo, anche se alla portata degli azzurri (vedasi il mio articolo di presentazione della squadra gallese).

Gli avvertimenti sul valore dell’avversario si sono concretizzati e sono stati tangibili nel doppio confronto e anche ieri al S.Paolo, in cui era obbligatorio vincere per superare il turno lo Swansea si è dimostrato avversario ostico e pericoloso.

Gli azzurri hanno schierato il solito 4-2-3-1 offensivo, rischiando molto per l’inserimento di Pandev (al posto di Hamsik) dietro Higuain, con una copertura del centrocampo pressochè inesistente quando gioca il macedone, che non fa pressing sul centrocampista avversario di turno, e proponendo Henrique accanto ad Albiol in difesa, con Maggio e Ghoulam esterni.

In mezzo al campo la coppia Inler-Berahmi (per l’assenza di Jorginho, come ormai noto fuori dalla lista per l’Europa league, per motivi obbligati) e Insigne al posto di Mertens dall’inizio.

Lo Swansea ho giocato con uno schema speculare rispetto a quello azzurro, ma molto più coperto rispetto all’andata, con De Guzman, centrocampista più che ala,  schierato largo a destra (e poi a sinistra nella ripresa), al posto dei Dyer, che hja una netta propensione offensiva rispetto al compagno.

Il tecnico gallese Monk, oltre a Vorm tra i pali, ha fatto a meno del terzino destra Rangel, sostituito dall’olandese Tiendalli, coppia centrale difensiva Chico-Williams e Taylor a sinistra. In mezzo al campo, assente l’enfant prodige Shelvey, giocano Canas e Emnes, in attacco, De Guzman a destra, Routledge ala sinistra e Pablo Hernandez dietro l’unica punta, Bony. Sempre out per infortunio il bomber Michu.

Il Napoli, però, non ha giocato una buona gara, anche perchè preoccupato e obbligato a vincere e dopo i primi 10-15 minuti, in cui abbiamo segnato con un ottimo Insigne e sbagliato un altro paio di gol clamorosi con Higuain, abbiamo per lunghi tratti sofferto lo Swansea, soprattutto dopo il gol del momentaneo pareggio dei gallesi, che ha irritato non poco gli azzurri e innervosito la platea , oltre che i giocatori in campo.

Evidenti le difficoltà tattiche degli azzurri, che hanno lasciato troppo spazio e campo ai gallesi, sempre pericolosi nelle ripartenze e con ficcanti azioni manovrate, con gli azzurri in ionferiorità numerica in mezzo al campo, che faticavano a scalare tempestivamente le marcature.

Reina è stato bravo a salvare la porta, soprattutto con uscite tempestive fuori area, ma non ha potuto evitare il gol del pareggio. Maggio e Ghoulam in difficoltà sugli esterni e Inler e Berahmi, lenti nell’impostare l’azione e imprecisi nei passaggi, hanno consentito ai gallesi molte ripartenze, soprattutto in seguito a palle perse in mezzo al campo, anche da parte degli attaccanti.

Il solo Insigne è stato bravo a trovare alcuni spunti e a mettere in difficoltà la difesa avversaria, Higuain si è impegnato molto, ma ha sprecato le uniche due cose buone fatte da Pandev in tutta la gara (due assist e nulla più per il macedone, lento e approssimativo, nonchè nullo in copertura), mentre Callejon non è apparso nella sua migliore giornata.

Albiol e Henrique hanno sofferto la poca copertura e, soprattutto il secondo, non è stato abile in marcatura e nel tenere la posizione.

Lo Swansea è cresciuto molto, rinfrancato e ringalluzzito dal gol del pari, che gli garantiva la qualificazione e ha sfiorato in alcune occasioni il raddoppio.

Evidenti le difficoltà degli azzurri anche nella ripresa, con Inelr e Berahmi lenti nell’impostare la manovra, il che ha spazientito non poco benitez e il pubblico sugli spalti.

Come accadde contro la Roma al San Paolo, gli errori dei gallesi sotto porta (clamoroso il gol sbagliato da Bony di testa, a due passi da Reina, con palla centrale tra le braccia dell’ottimo Pepe) hanno fatto comprendere che la partita si potesse mettere sotto buoni auspici e l’entrata di Mertens al posto di un volitivo ed efficace Insigne, e quello di Hamsik al posto di ectoPandev (veramente inconsistente e irritante) hanno cambiato il volto del match.

Il belga ha cominciato a creare pericoli con i suoi spunti in velocità e Hamsik ha dato un pò di sostanza al centrocampo, riuscendo a fare da collante tra i reparti e migliorando non poco la situazione.

Nel finale il gol di Higuain (veramente bella la zampata con cui ha randellato in rete, sfruttando un’esitazione difensiva dei poco veloci difensori dello Sweansea) ha riportato gli azzurri in zona qualificazione e ha spianato la strada per un finale al cardiopalma, con i gallesi in massa in area azzurra, con cross a ripetizione e paratone di Reina (oltre ad alcune uscite in presa alta decisive) e contropiedi a campo libero degli azzurri, che non sono riusciti in due occasioni a sfruttare gli ampi spazi concessi, sbagliando occasioni clamorose con Hamsik e Higuain.

Inler in pieno recupero segnava il gol del 3-1, ponendo finalmente la pietra tombale sullla gara e sulla qualificazione, dopo che i gallesi erano stati un passo al pareggio beffa.

Ci è andata più che bene e finalmente Benitez ha sfoderato il suo posteriore, riuscendo a superare il turno con una buona dose di fortuna, dopo una partita scellerata e vibrante, in cui abbiamo tremato oltremodo e che non dovrà più ripetersi in futuro..troppi i rischi corsi e troppo ampi gli spazi concessi agli avversari.

Siamo negli ottavi di finale contro i “dragoni” di Oporto…partita carica di fascino e intrisa di storia..che ci dirà molto sul nostro valore e la nostra crescita internazionale, migliorata in termini di Ranking Uefa dopo la gara di ieri (siamo al 16° posto in stagione al 30° in assoluto), ma con qualche passo indietro, speriamo solo dettato dalla foga e dalla voglia di vincere, nella gara di ieri.

 

 

 

 

 

 

 
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1 Comment  comments 

One Response

  1. falco

    Livorno Napoli 1 1 la storia si ripete.
    una squadretta e nu professore e musica ca conosce sol na canzone .
    mi sembra Mazzarri, perlome kill non aveva mai vinto nulla , anzi na coppa Italia.

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