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Da Bergamo…alla Roma..al Milan…Benitez unica certezza !!!

Dopo le critiche eccessive ed insensate piovute da alcuni organi di stampa e da tifosi poco accorti e competenti, Benitez ha dimostrato loro (non certo a noi, Rafaelliti convinti), il perchè attaccarlo significa essere in mala fede e senza un briciolo di competenza calcistica.

Al primo anno in azzurro, Benitez ha dimostrato di essere non solo il grande allenatore che si conosceva, ma anche di essere un uomo di enorme spessore, intelligenza e con una cultura dello sport e una scienza calcistica senza pari.

Con santa pazienza ha messo in riga tutti quelli che gli avevano mosso critiche scriteriate e senza senso, spiegando loro ad uno ad uno il perchè delle loro errate valutazioni sul modulo, sulla preparazione atletica, sulla gestione del gruppo e dello spogliatoio e su i suoi rapporti con il Presidente, sempre in sintonia e con l’intento di proseguire il progetto.

I criticoni e i soloni di turno hanno così preferito fare la parte degli struzzi, mettendo la testa sotto la sabbia, altri hanno, come al solito, cambiato atteggiamento, salendo sul carro dei vincitori dopo la gara con il Milan, mentre i tifosi delusi, quelli che criticano a prescindere per sfogare le delusioni dei loro fallimenti quotidiani, che accrescono anche grazie (o per colpa) alla crisi, hanno riversato le loro rimostranze sul Presidente, beccati da tifosi veri (e quelli degli striscioni polemici…da tutto lo stadio sabato).

Errori individuali e poca convinzione avevano provocato l’amara sconfitta di Bergamo, ma gli azzurri si sono presi le loro immediate rivincite, disputando una grande gara a Roma in Coppa, generosa e accorta, nonostante la sfortuna di trovarsi in svantaggio di due gol (e nonostante il gol beffa del 3-2 finale) e hanno ache surclassato sotto il profilo del gioco, un Milan allo sbando, in campionato, nell’anticipo di sabato.

Gli errori difensivi e la poca attenzione per evitare le ripartenze si sono materializzati comunque anche contro il Milan, nonostante le 30 palle gol create, abbiamo subito oltre il dovuto in difesa, correndo più di un pericolo, con il risultato in bilico sino al termine, in una gara dominata sotto il profilo del gioco (e delle occasioni), anche grazie alla tattica suicida di Seedorf, che ha in mano un manipolo di giocatori, anche di buona qualità, ma che non è stato ancora in grado di dare un senso alla squadra.

Per fortuna abbiamo incontrato un Milan compiacente, anche perchè si temeva un calo fisico con partite impegnative ogni 3 giorni e il trittico Roma-Milan-Roma a fare da apripista.

L’importanze di queste gare ed il blasone degli avversari hanno contribuito a mantenere alta la concentrazione e all’apice le motivazioni, consentendo agli azzurri di disputare una gara intensa e una prova di grande caratura tecnica contro i rossoneri, ottimo viatico ed una botta di adrenalina fondamentale per il prosieguo della stagione e per affrontare la Roma nel retourn match di Coppa con la convinzione di potersi giocare ottime carte per l’approdo in finale.

Non bisogna dimenticare, nonostante la sua tecnica non da giocatore di serie A, le fatiche di Maggio, che grazie a un’ottima forma fisica si sta sobbarcando minuti su minuti da titolare della fascia destra, senza soste e senza poter contare mai su una pausa per mancanza di altri elementi nel ruolo (Mesto e Zuniga torneranno, purtroppo, nonprima di un mese, un mese e mezzo, mentre Revelliere si spera possa recuperare in fretta dall’infortunio muscolare…che per fortuna dovrebbe essere di poco conto).

Toccherà al nuovo arrivato Ghoulam farsi il mazzo a sinistra, dopo aver dimostrato indubbie qualità tecniche e di corsa, ma anche una buona fase difensiva contro il Milan, dote che rappresentava un’incognita per molti (per il buon algerino che è prima ala , poi difensore). Difatti con il rientro di Revelliere sarà, molto probabilmente Maggio a riposare per un turno, con il francese finalmente da valutare sulla sua fascia naturale di competenza, quella destra.

In attesa di ammirare e poter valutare Henrique (giudicare lo si potrà fare non prima di un paio di mesi…mi auguro non saremo affrettati come sempre), per il quale per ora si sprecano i commenti positivi di brasiliani cari al Napoli (da Alemao, a Careca, da Cruz a Canè), la coppia rodata di difensori sarà sempre Fernandez-Albiol, che tranne qualche errore evitabile, stanno comunque dimostrando di reggere la baracca, ma che prima o poi avranno il diritto di riposare muscoli e menti, con Britos pronto a subentrare, almeno al posto dell’argentino.

Jorginho-Inler è la coppia perfetta, almeno a quanto si è visto sino ad ora, con lo svizzero in evidente affanno e in momento di totale appannamento, che , come per magìa, è risorto accanto all’estroso e tecnico giovane talento brasiliano, che ha stupito tutti (quelli che lo avevano visto giocare poco) per personalità, senso tattico e abnegazione.

Non dimentichiamoci l’importantissimo recupero di Berahmi, con il guerriero di mille battaglie pronto a rimettersi in gioco e a consentire di tirare il fiato ai compagni di reparto.

Il reparto offensivo, con un generoso e prolifico Higuain, un super Mertens, un inesauribile e decisivo Callejon, un Hamsik sulla via del graduale recupero ed un Insigne più generoso e motivato, è quello a darci meno pensieri e, nonostante le numerose palle gol non sfruttate, dovrà solo essere attento, concentrato e cinico nello sfruttare l’enorme mole di gioco creata….in attesa che Pandev si svegli dal letargo usuale in inverno (e sui campi pesanti) e ritorni a brillare in primavera.

Insomma la stagione è lunga e gli azzurri hanno molte frecce al loro arco per giocarsi le chances in Campionato..e nelle Coppe…tra mille insidie le solite difficoltà…quindi tutti uniti e indomiti nel tifo…evitando le critiche inutili e dannose…quello che è successo nei giorni passati non dovrà più accadere.

 

 

 
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2 Comments  comments 

2 Responses

  1. macvic

    “i tifosi delusi, quelli che criticano a prescindere per sfogare le delusioni dei loro fallimenti quotidiani” sei grande sei uno dei miei giurnalist preferiti

  2. Carlo Torre

    E senza contare che quasi nello stesso periodo abbiamo perso appunto Behrami, Zuniga e Hamsik. Se cosi’ non fosse stato adesso staremmo parlando di un altro campionato!

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