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TONFO AZZURRO a Bergamo (0-3) : non è il momento delle critiche, nessuno tocchi Benitez !!!

Il Napoli affonda a Bergamo e dimostra di avere una marcia in meno in campionato in questo girone di ritorno.

Dopo gli scialbi pareggi di Bologna e contro il Chievo al San Paolo ci eravamo rammaricati di aver gettato altri 4 punti, fondamentali per raggiungere la Roma al secondo posto, lasciando che i giallorossi ci staccassero nuovamente, con 6 punti di vantaggio.

Le vittorie in Coppa Italia, negli ottavi contro l’Atalanta e in settimana nei quarti contro la Lazio ,ci avevano allietato e addolcito la pillola, ma forse proprio l’obiettivo Coppa Italia ci ha distolto mentalmente dall’obiettivo principe a questo punto della stagione, il secondo posto, fondamentale per evitare il preliminare di Champions.

La Coppa Italia non solo ci ha tolto energie mentali, ma anche fisiche, con molti elementi che ormai giocano senza soluzione di continuità, come Maggio e Revelliere (complici gli infortuni di Mesto e Zuniga e le difficoltà di Armero, partito poi in prestito al West Ham), in evidente bisogno di riposo e in debito di ossigeno, il che influisce molto sul loro rendimento, incostante e spesso scarso (oltre ai loro limiti tecnici).

Non parliamo dell’Highlander Albiol, costretto ad un vero tour de force dall’inizio della stagione, per la mancanza di un valido sostituto, che ci auguriamo possa essere Henrique, con Fernandez e Britos che si sono alternati nell’affiancarlo con alterne fortune e che difficilmente possono giocare insieme contemporaneamente, senza farci presagire nefasti risultati.

Inler gioca ormai titolare da 6 gare consecutive (nelle ultime 3 settimane) ed anche le sue prestazioni non sono state eccellenti, sprazzi di gioco e tanti errori sino alla disgraziata e deleteria gara di oggi, mentre Dzemaili , anche oggi tra i peggiori, ha sempre dimostrato di non gradire il ruolo di mediano e di adattarsi poco allo schema di Benitez. L’infortunio di Berahmi e il tardivo arrivo di Jorginho non hanno consentito ai due svizzeri di rifiatare molto.

Callejon ormai gioca sempre, è stato assente si e no in un paio di frazioni di gara dall’inizio della stagione e nonostante questo non ha accusato flessioni, eccezion fatta per la gara odierna, in cui lo smalto dei giorni migliori è mancato.

Benitez è stato ingiustificatamente accusato di aver praticato uno scellerato turn over e che questo sia stato, oltre ai madornali errori individuali, una delle cause principali della prestazione negtiva di oggi, si sono sprecate le critiche di giornalisti, addetti ai lavoroi e addirittura di molti tifosi, delusi dai risultati, ma non completamente lucidi nella loro protesta contro i mulini a vento.

In realtà Rafa non ha praticato alcun turn over, ma ha solo lasciato in panca uno stremato Higuain, che ha sempre giocato nelle ultime 15 gare e che si apprestava ad affrontare in 7 giorni 2 volte la Roma in Coppa e il Milan al San Paolo, oltre ad essere diffidato. Hamsik, appena rientrato dal lungo infortunio, non poteva giocare la terza partita consecutiva, tra l’altro all’alba di gare fondamentali, come quelle appena indicate, in cui la sua presenza e il suo apporto fisico e tecnico sarebbe stato importante.

Non ci si deve dimenticare che in campo c’erano anche Reina, Fernandez, Mertens, che sono titolari a tutti gli effetti, quindi Che critiche possiamo muovere a Benitez, costretto a far giocare un Zapata ancora acerbo e inadatto a fare il vice Higuain, che mette in campo Pandev su un campo pesante, con il macedone svogliato e poco attivo che non incide ??? Di che turn over stiamo parlando ???

Cosa poteva fare Benitez per evitare egli errori marchiani di alcuni dei suoi calciatori ???

Allora  smettiamola di criticare il tecnico,che sino ad ora, tranne in rare e comprensibili occasioni, ci ha deliziato , costruendo, pur con ancora pochi talenti a disposizione, una squadra che ha un gioco, che si propone, che spesso ha dato spettacolo e prova di forza. Insomma una squadra che ha pagato infortuni e rosa corta e incompleta, arricchitasi, purtroppo da poco con nuovi elementi che andranno a completarla e proprio ad evitare un ricorso continuo e forzato agli stessi uomini per alcuni ruoli, che prima o poi pagheranno lo scotto dei troppi minuti disputati.

L’ambiente partenopeo è da sempre fatto così, dalle stelle alle stalle, senza mezze misure, gioie immense e drammatiche delusioni, con coitinui ripensamenti e cambi di direzione repentini nel valutare un calciatore, solo per una gara o addirittura una giocata sbagliata. Tutti forti quando si vince, tutti scarsi quando si perde !!!

Non se ne può più, così un progetto, giusto o meno che sia, criticabile o meno, non può andare avanti.

Vanno bene le critiche al Presidente, quando fa lo “sborone” e millanta fortune economiche da investire e traguardi da raggiungere, ma criticare un tecnico internazionale e di grandissima caratura e indubbie capacità come Benitez, che ci ha dimostrato di essere bravo e competente, costruendo in pochi mesi una squadra e un gruppo capace di stare con le prime, di raggiungere una semifinale di Coppa Italia e di primeggiare e farci apprezzare in Europa, nonostante la rifondazione post Mazzarri e Cavani, appare di dubbio gusto ed evidenzia poca scienza e intelligenza calcistica (e non solo).

Speriamo che Benitez, che ha apprezzato città e napoletanità, non ci mandi affanculo e ci abbandoni, perchè se sarà così ci meriteremo il Mazzarri di turno (con tutto il rispetto per il pur bravo e limitato allenatore) e di restare ai magini del calcio, come la nostra città stupenda resta ai margini del vivere civile in troppe occasioni.

E’ arrivata una brutta sconfitta,ma la stagione è lunga e gli azzurri avranno tempo e forza per riscattarsi, a cominciare dal trittico di gare che seguiranno, in cui sarà fondamentale avere l’appoggio dei tifosi e del’ambiente, che dovranno dimostrare ancora una volta di essere accanto ai propri beniamini, che non li deluderanno.

C’è e ci sarà il tempo di migliorare la rosa con innesti di altri top players, dopo gli arrivi di Reina, Albiol, Callejon, Mertens ed Higuain. Jorginho è un acquisto in questa direzione (Henrique andrà valutato, coma le qualità di Ghoulam).

Non facciamo i provinciali, ringraziando, ma non rimpiangendo Capitan Cannavaro, come non dovremo rimpiangere i vari Inler, Fernandez, Maggio, Dzemaili e Pandev in caso di loro probabile addio.

La Coppa Italia è alle porte, la Fiorentina è rimasta indietro, l’Europa League sarà un’avventura affascinante e la Roma non è imprendibile…ecco guadiamo e pensiamo positivo!!!

 
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1 Comment  comments 

One Response

  1. macvic

    come al solito concordo con il grande torre

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