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Un GRAN BEL NAPOLI sbanca Marsiglia : 1-2 al Velodrome

Un Napoli con attributi e qualità si riscatta alla grande dopo la sconfitta dell’Olimpico, sbanca Marsiglia giocando una gran bella gara e si tiene in piena corsa nel girone di Champions.

Il risultato di 2-1 non deve ingannare perché gli azzurri hanno dominato il Marsiglia dal 1° all’85° minuto, portandosi in vantaggio di 2 reti a zero con in gol di Callejon e del sorprendente Zapata (che eurogol!!!) e subendo il gol di Ayew a 5 minuti dalla fine, soffrendo più del giusto nel finale , dopo aver surclassato l’avversario per tutta la gara, meritando un risultato più ampio rispetto a quello ottenuto.

Tre punti fondamentali per sperare nella qualificazione agli ottavi di finale, anche in considerazione della vittoria ottenuta dal Borussia all’Emirates (2-1 per i gialli di Dortmund con gol di lewandowski a 10 minuti dal termine), che consente agli uomini di Klopp di rientrare in pena corsa per ottenere la qualificazione.

Ebbene quello che veniva considerato da tutti il girone più difficile ed equilibrato degli 8 della competizione si sta rivelando tale, con Napoli, Marsiglia ed Arsenal appaiati in testa a 6 punti, che si contenderanno l’obiettivo sino all’ultima giornata, quando gli azzurri affronteranno al San Paolo i londinesi.

Il Napoli, pur non partendo con i favori del pronostico è riuscito a battere il Borussia e a conquistare i 3 punti sul temibile campo del Marsiglia, 2 imprese che rendono onore agli azzurri, che ora hanno la possibilità di giocarsi in casa la qualificazione, basterà (roba non certo di poco conto) battere al San Paolo Marsiglia e Arsenal per qualificarci matematicamente agli ottavi di finale.

Ma veniamo alla gara :

Benitez affronta forse la partita più difficile dell’esperienza partenopea, decisiva non solo per le sorti del girone della Coppa dalle grandi orecchie, ma per il prosieguo dell’intera stagione, una gara che poteva incidere in un senso o nell’altro sul morale della squadra.

Serviva massima concentrazione e determinazione per dare una svolta in un momento delicato, non dal punto di vista del gioco, che tranne la parentesi negativa di Londra (e il passo falso col Sassuolo), c’è sempre stato (anche a Roma), ma dal punto di vista del risultato, che una volta ottenuto avrebbe potuto portare a guardare il futuro con maggiore speranza e lungimiranza.

Gli infortuni di Britos (un mese fuori) e Zuniga (addirittura 2 i mesi di stop), si sono aggiunti ai problemi di Higuain (e di Albiol), mettendo più di un dubbio sulla validità dell’organico e dei sostituti, soprattutto in difesa (con Cannavaro in evidente confusione in un periodo critico), ma anche in attacco dove Pandev non sembra in grado di reggerne il peso da solo e Zapata restava ancora un oggetto misterioso.

Avere fiducia in Benitez non ha tradito le aspettative dei tifosi e il tecnico spagnolo ha dimostrato (ancora una volta e se ce ne fosse bisogno) di essere un grande allenatore, di una caratura e di uno spessore internazionale, preparato ed esperto per affrontare anche i momenti meno esaltanti e più intricati.

Innanzitutto Higuain si convince a scendere in campo (Benitez lo avrà minacciato…), e questa già è una buona notizia, facile per il resto scegliere gli 11 da schierare, con Rafa che propone un formidabile Mertens al posto di Insigne.

Reina tra i pali, Maggio a destra (in forma, nonostante il recupero dalla recente operazione), Armero a sinistra (per Zuniga), Fernandez (ovviamente preferito a Cannavaro) e Albiol centrali, in mezzo al campo gli affidabili Inler e Berahmi, Callejon e Mertens sulle ali e Hamsik dietro Higuain.

L’allenatore del Marsiglia Diop schiera il suo 4-2-3-1, speculare a quello azzurro:

Mandanda tra i pali, difesa in linea con Fanny e Mendy esterni e Nkoulou e Diawara (che sostituisce il titolare Lucas Mendes) centrali. In mezzo al campo Romao e l’esperto Cheyrou (preferito a Imbula), in attacco Payet, Ayew e Valbuena dietro la punta centrale Gignac.

Pronti via e il Napoli parte forte, aggressivo e determinato, pressing più alto del solito e forcing senza soste.

Passano solo 2 minuti e Mertens si guadagna e calcia una punizione al limite dell’area, Mandanda compie il miracolo deviando all’angolino basso la palla che supera la barriera.

Si capisce subito che gli azzurri sono in serata e determinati a portare a casa la vittoria, con Mertens in gran spolvero, che ci prova di nuovo al 7° minuto, calciando di controbalzo dal limite su assist di Hamsik con palla alta e scattando due minuti più tardi su lancio di Inler, stop perfetto si beve due avversari in velocità, ma il suo cross dal fondo viene murato.

Il Napoli comanda il gioco ed è assoluto padrone del campo, oltre a Mertens tarantolato, anche Callejon si batte come un leone dalla parte opposta . Le ali del Napoli mettono in enorme difficoltà i terzini avversari, molto più lenti.

Inler e Berahmi creano una vera e propria diga in mezzo al campo, pressano, recuperano puntualmente la palla e danno la morte agli avversari, palleggiando in scioltezza e disimpegnandosi alla grande, ridicolizzando i centrocampisti avversari, che scompaiono dal campo, e consentendo ai difensori azzurri di non correre pericoli.

Higuain fa i giusti movimenti, ma si nota che non è al top della condizione, Hamsik è finalmente propositivo e grintoso, facendo bene da collante tra centrocampo e attacco e dettando le ripartenze, trovando la posizione giusta (i movimenti di Higuain lo aiutano non poco a dir la verità).

Bravo Maggio, ma è Armero al 12° minuto a divorarsi la prima occasione clamorosa della gara, prende palla nella propria trequarti, scambia con Hamsik e va in profondità, lo slovacco serve in velocità Mertens che vede il colombiano libero sulla sinistra in area e gli serve una gran palla, Armero opta per il tiro (invece che per il passaggio ad Higuain ben appostato in area), ma svirgola la conclusione sull’esterno della rete.

Il Marsiglia si vede poco nel primo quarto d’ora e ha un solo sussulto con un tiro di Cheyrou, che anticipa Fernandez appena dentro l’area, ma la sua conclusione non crea molta apprensione e termina abbondantemente al lato.

Il Napoli continua a pressare e ad annichilire l’avversario, anche se non trova lo spiraglio giusto per punirlo, Inler e Berahmi fanno un lavoro enorme e fanno dormire sonni tranquilli alla difesa, con Fernandez e Albiol sempre attenti, coadiuvati da un ottimo Maggio, che ha vita facile sulla fascia, avendo davanti un immenso Callejon, che recupera palla, pressa e si propone senza soste.

Gli azzurri meriterebbero ampiamente il vantaggio, ma sbagliano in molte occasioni l’ultimo passaggio, nonostante la difesa del Marsiglia sia mal piazzata, immobile sulla propria trequarti, lasciando almeno 30 metri tra la linea di difesa e la porta : prima Callejon tarda il passaggio e serve Higuain in fuorigioco, poi è Inler a lanciare hamsik nello spazio centrale, ma la palla è un tantino lunga, infine è il Pipita a controllare male una buona palla in area non sfruttando una buona triangolazione Mertens -Callejon.

Al 21° Inler lancia Mertens verso la porta, il belga è solo e gli viene fischiato un fuorigioco inesistente.

Il Napoli, mai domo, raddoppia gli sforzi, tutta la squadra si muove in maniera armonica e costruttiva, Berahmi e Inler sono i signori del centrocampo, a dir poco mostruosi, come inarrestabili sono Callejon e Mertens, in moto perpetuo e sempre pronti a difendere, proteggendo i terzini e a proporsi in avanti, Hamsik lotta e pressa, svolgendo lavoro sporco e tatticamente pregevole, ma anche di raccordo. Higuain non si dimostra in forma e non lo è perdendo il confronto con i difensori marsigliesi in velocità e facendosi anticipare spesso (ancora non ci siamo).

Al 31° altra grande occasione per gli azzurri con un gran lancio di Mertens per Hamsik, che sbaglia l’assist per Higuain, nuovamente solo.

Al 33° occasionissima sciupata da Higuain : Reina blocca un colpo di testa forte e centrale di Diawara, che anticipa Armero e Berahmi su calcio d’angolo e fa ripartire Callejon, lancio lungo e millimetrico dello spagnolo per Mertens, che scatta e serve solo Higuain davanti alla porta : il Pipita si divora il gol calciando in diagonale clamorosamente fuori, invece di appoggiare comodamente di piatto la palla in rete.

Abbiamo maledetto Pandev all’Olimpico, ma questa occasione era molto più semplice e Higuain fa peggio del macedone…ed era difficile !!!

Il Napoli sbaglia tanto, ma non si avvilisce e non molla la presa, il gol prima o poi arriverà.

Hamsik viene fermato con un fallo al limite dell’area, che l’arbitro non fischia, ma un minuto dopo al 41° gli azzurri passano in  vantaggio: grande apertura di Higuain che pesca in area Callejon (spostato sapientemente da Benitez sulla fascia sinistra), lo spagnolo controlla la palla di petto in area,  rientra con un tocco di destro eludendo l’intervento del difensore (Fanny) e sempre di destro schiaccia la palla a terra e fulmina Mandanda “ASSAFA’” FINALMENTE LA PALLA ENTRA IN PORTA : Napoli 1 Marsiglia 0.

Il tempo si chiude con il Napoli in vantaggio per 1-0, ma che meriterebbe di aver già chiuso la gara per la mole di gioco creato e per aver dimostrato di essere squadra di categoria superiore, nettamente rispetto ai morbidi e poco grintosi francesi.

La ripresa inizia con gli azzurri che abbassano leggermente il baricentro, lasciando e prendendo campo per le ripartenze, aspettando al varco il Marsiglia per punirlo di rimessa.

Il Marsiglia non trova sbocchi e sono attenti Fernandez e Albiol a spazzare di testa i traversoni dalla trequarti dei francesi, il Napoli ha campo e cerca di sfruttarlo, Callejon e Mertens sfrecciano in contropiede e vengono fermati da una mano di Mendy in area e da un calcione di Fanny sempre in area su Mertens.

Ci prova Inler da fuori, ma calcia al lato.

La linea di centrocampo azzurra non molla e Berahmi e Inler mordono le caviglie dei francesi e dettano le ripartenze.

Al 57° esce Higuain (stanco ed affaticato)ed entra Zapata.

Il Napoli , nel tentativo di sfruttare il forte vento, lancia più volte la palla lunga con Reina (non c’è il fuorigioco dalla rimessa del portiere), cercando di sorprendere la difesa del Marsiglia.

Dopo 10 minuti dal suo ingresso in campo, al 67°, Zapata firma il 2-0 con un eurogol : tiro a giro dal limite nel sette alla sinistra di Mandanda., dopo azione corale e in velocità Callejon – Hamsik- Mertens, che libera il colombiano con un colpo di tacco astuto e pregevole.

Entra Thauvin nel Marsiglia al posto di un opaco Payet, ma il Napoli è sempre vivo e difende il doppio vantaggio con i denti.

Al 75° ci prova Gignac di testa su cross di Valbuena, ma la palla è alta.

C’è posto per Insigne  e Mesto, che sostituiscono Hamsik e Mertens, nel Marsiglia Jordan Ayew prende il posto di Gignac.

Nel finale c’è un leggero calo degli azzurri, con Armero, autore di numerose imprecisioni durante la gara, che consente il cross dalla sinistra al terzino francese in maniera pericolosa.

Poi e A.Ayew all’85° a trovare il gol dell’ 1-2 con un tiro da fuori che si insacca imparabile alla sinistra di reina.

Ultimi 5 minuti (più 3 di recupero) di immeritata sofferenza….ma Reina esce in presa alta al 93à abbranca la sfera con sicurezza ed esperienza e l’arbitro fischia la fine.

Gli azzurri vincono e convincono e sono pronti alla battaglia…Arsenal e Dortmund sono avvisati !!!

 

 

 

 

 

 

 

 
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5 Comments  comments 

5 Responses

  1. stella marotta

    Mi è piaciuto questo Napoli e specialmente la scelta di Benitez di inserire Mertens,insieme a Bherami Inler e Callejon . Hanno dato l’anima questi 4!!…quello di cui ha bisogno il Napoli!…Insigne secondo me già si è un po’ montato la testa e Higuain ancora non riesce a non farci rimpiangere Cavani…comunque bene così…anche se secondo me l’avversario era veramente scarso!!

  2. macvic

    Callejon vero scugnizzo, Duvan lo stai denigrando da prima che venisse sei un bidone

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