Si conclude con una vittoria il dicembre nero del Napoli, dopo 4 sconfitte consecutive tra campionato e coppe (PSV, Inter e doppio Bologna), sul campo di un modestissimo Siena, dove peraltro il Napoli non aveva mai vinto in questi ultimi anni tra A e B.
Gli azzurri disputano una pessima gara, ma riescono nel finale a riprendersi sul campo i 2 punti sottratti in settimana dalla Giustizia sportiva, quando la partita, ai limiti della guardabilità, si apprestava a chiudersi sullo 0-0, Maggio prima (all’86°) e Cavani su rigore poi sono riusciti a portare i tre punti e una insperata vittoria.
Dopo l’incubo Pioli, con il morale sotto i tacchi e senza capitan Cannavaro, il Napoli si apprestava a giocare nella insidiosa trasferta di Siena, con la squadra toscana al debutto sotto la guida del nuovo allenatore Iachini, che in settimana ha sostituito l’esonerato Cosmi, autore di un recupero iniziale della penalità di ben 6 punti (17 i punti conquistati), ma vittima di una serie negativa nelle ultime 5 gare (con 3 sconfitte nelle ultime tre).
Oltre a dover ricostruire una difesa senza il suo perno centrale, Mazzarri aveva grossi problemi a centrocampo, per la squalifica di Inler e per il leggero infortunio di Dzemaili che non permetteva allo svizzero di essere in campo. Toccava al deludente Donadel far coppia con Berahmi, formando i due una coppia poco tecnica e tutt’altro che affidabile. Insigne parte titolare al posto di Pandev accanto ad Hamsik e Cavani. Fiducia a Britos centrale con Campagnaro e Gamberini ai lati (bocciato Fernandez…senza possibilità di smentita). Sulle fasce Maggio e Zuniga.
Difesa a tre per Iachini con Dellafiore, Contini e Felipe, Belmonte sulla destra a tamponare Insigne e Rubin a sinistra per contrastare Maggio. In mezzo Bolzoni, D’Agostino, con Valiani in appoggio a Rosina e Calaiò.
Primo tempo inguardabile con le due squadre che impostano con lentezza esasperante l’azione e commettono numerosi errori nei passaggi. 0-0 e nessun tiro in porta, con i rispettivi portieri inoperosi. Il tridente azzurro delude, con Hamsik che sbaglia molto. Il centrocampo si limita a fare filtro a copertura della difesa, che non ha difficoltà a fermare il solo Calaiò. Fasce inesistenti con Maggio e Zuniga che non spingono. Uno squallore infinito !!!
Nella ripresa una fiammata iniziale degli azzurri con azione di contropiede perfetta, Insigne-Cavani-Hamsik, con lo slovacco che si fa respingere da Pegolo il tiro da ottima posizione. Hamsik sciupone e poco ispirato. Sulciorner seguente ancora Pegolo si supera su colpo di testa di Cavani.
Il Napoli si spegne subito però e sino al 20° nulla succede. Poi il consueto cambio di modulo con Pandev che entra al posto di Gamberini, difesa a 4 e maggior peso offensivo.
Ci prova Insigne dalla distanza, ma ancora una volta (che jella !) il tiro a giro esce di centimetri.
Nel finale , quando la gara si apprestava a terminare in parità, il gol di Maggio, che stavolta non sbaglia e devia in rete un cross basso e potente di Hamsik dalla sinistra dal fondo del campo. 1-0 a 3 minuti dal termine. Ci pensa Cavani a chiudere la gara subito dopo, trasformando un rigore , conquistato da Pandev con un doppio dribbling in area senese.
Vittoria importante e fortunosa per la pochezza del gioco mostrato, che sia di buon auspicio per un mercato di gennaio in cui, giocoforza, si dovrà rafforzare l’organico, non solo con l’acquisto di un difensore (o di due in caso di partenza di Aronica, ormai in direzione Palermo), di un centrocampista (scandalosa la dichiarazione di Bigon nel post gara circa il recupero e l’apporto di Donadel, che può essere giustificata esclusivamente dal chiarire che si tratta un giocatore integro da offrire al miglior acquirente, ossia quello che vorrà, bontà sua, contribuire al pagamento dell’oneroso ingaggio), di un esterno (al posto di Dossena) e di un vice Cavani.
Se non sarà così…vuol dire che sarranno stati bravi a prenderci in giro….
Meno male che non l’ho vista…..
beato te !!! a noi è toccato lo strazio