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NAPOLI – CHIEVO 1-0 : LA GARA

Dopo gli orrori ucraini e la sconfitta contro la Juventus si torna ad essere il Napoli e alla vittoria nel bunker San Paolo contro l’ostico, ma non irresistibile Chievo (ex bestia nera degli azzurri).

Il gol della vittoria lo mette a segno Marek Hamsik, confermando la sua crescita esponenziale e  la sua attitudine e abilità in fase realizzativa.

Non bastavano le polemiche per le scellerate decisioni nei cambi contro la Juve e le cocenti delusioni per la partita disputata dall’evanescente e friabile “Napoli 2″, in mattinata anche l’ufficialità sul forfait del Matadòr Cavani, vittima di un affaticamento muscolare avvertito in allenamento…ma evidentemente riportato per quell’inutile secondo tempo contro il Dniepr…non nascondo la mia ira nell’aver visto Cavani e Pandev entrare nella ripresa in Ucraina…sul 2-0 per gli avversari a risultato ormai compromesso e mi sono chiesto : ” Ma siamo fuori di testa? Ma perchè rischiare un infortunio di Pandev e Cavani in un incontro simile??? Perchè schierare il Napoli 2 ed esporci a figuracce, dimostrando di non tenere affatto all’Europa League e poi smantellare un pur minimo di coerenza e far giocare quei due nel tentativo di recuperare una gara difficilmente raddrizzabile, anzi praticamente finita ???…segnali di confusione che non lasciavano presagire nulla di buono…

Ma veniamo alla gara:

come detto Mazzarri doveva rinunciare a Cavani e schiera al suo posto Insigne, con Pandev ad agire da prima punta. Assente il solito Britos, non ancora recuperato al 100%.

Corini (da 2 giornate sulla panchina clivense, 1 vittoria e un pareggio), viene a Napoli a chiudersi, schierando un 4-5-1, con Therau unico punto di riferimento avanzato, rinunciando totalmente all’offesa, lasciando in panchina tutti gli attaccanti (Pellissier, Moscardelli e Di Michele, oltre all’infortunato di lungo corso, Paloschi).

Queste le formazioni in campo :

NAPOLI (3-5-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Gamberini; Maggio, Behrami, Inler, Hamsik, Zuniga; Pandev, Insigne. A disposizione: Rosati, Colombo, Grava, Fernandez, Aronica, Mesto, Dzemaili, Donadel, El Kaddouri, Dossena, Vargas. All: Mazzarri.

CHIEVO (4-3-3): Sorrentino; Frey, Dainelli, Andreolli, Dramé; L.Rigoni, M. Rigoni, Hetemaj; Luciano, Thereau, Vacek. A disposizione: Puggioni, Viotti, Jokic, Papp, Cruzado, Cofie, Guana, Moscardelli, Samassa, Stoian, Di Michele, Pellissier. All: Corini.

Dopo un minuto di silenzio al San Paolo per il militare caduto in Afghanistan e per Pasquale Romano, vittima innocente della camorra, inizia la gara sotto una pioggia battente che piomba sul San Paolo.

Dopo qualche minuto di studio tattico, Inler spezza l’incantesimo con un bolide dalla lunga distanza che sbatte sotto la traversa e rimbalza sulla mano di Sorrentino proteso in volo : la palla, che sembrava ormai diretta in porta, rimbalza  prima della linea bianca e ritorna in campo, con Pandev che in scivolata non riesce a spingerla in rete.

Il Napoli tenta di aggirare la diga clivense agendo sulle corsie esterne, Maggio si propone con continuità a destra, attaccando Dramè, facilitato dal non avere incombenze difensive, ma commette molti errori in fase di rifinitura, sbagliando il cross più volte ed anche un clamoroso gol di testa su perfetto cross di Insigne…era più facile segnare che sbagliare..a porta vuota da due passi. Zuniga controlla Luciano e riparte sulla sinistra, dialogando con Hamsik e Insigne (un  pò come fece la Juventus contro gli azzurri, proponendo sulla fascia sinistra le azioni di Asamoah, Marchisio e Giovinco)

Il Napoli è padrone del campo, contiene senza esitazioni le poche folate offensive del Chievo, con i difensori partenopei precisi nelle chiusure difensive, coadiuvati dal gran lavoro a centrocampo di Inler e Berahmi, in gran spolvero e riparte., affidando le soluzioni offensive all’estro di hamsik ed alle giocate, intermittenti (e a volte inconcludenti) di Insigne. Pandev appare più spaesato nel ruolo di attaccante centrale, seppur di movimento, si impegna, ma con scarsi risultati.

Proprio da una giocata di Insigne nasce un’altra occasione da gol, divorata dal Napoli : Lorenzo va sul fondo e crossa basso per Hamsik, la deviazione ravvicinata dello slovacco viene deviata miracolosamente con un piede da Sorrentino sulla linea di porta, palla che finisce a Pandev, al quale non riesce la comoda girata verso la porta sguarnita…la mira è sballata e il pallone si perde alto sulla traversa.

Ci prova Inler nuovamente dalla distanza, tiro centrale, ma effettato, che Sorrentino con un balzo devia sopra la traversa.

Il Napoli gioca e gli manca solo il gol, ci provano Hamsik e soprattutto Insigne, che fa tanto movimento, ma si intestardisce nel dribbling e nella giocata personale, sballando tutte le conclusioni e perdendo spesso il tempo per assist preziosi, vanificando le buone intenzioni..gli riesce poco del suo repertorio. 0-0 a tutti negli spogliatoi.

La ripresa non vede cambi da parte degli allenatori. Ci prova Insigne dalla distanza , ma è ancora una volta bravo Sorrentino ad opporsi, deviando in angolo. Lorenzo si intestardisce e prova altre due volte il tiro dopo azione personale, ma con scarsi risultati.

Il Napoli insiste e passa in vantaggio, palla filtrante di Zuniga per Hamsik, che si inserisce in area e con un secco e preciso diagonale fulmina il portiere clivense. Napoli 1 Chievo 0.

Corini cerca la reazione, sostituisce Luciano con il rumeno Papp sulla destra e il centrocampista Hatemaj con Pellissier, inserendo anche Moscardelli, accolto da un boato di fischi, al posto di M. Rigoni. Mazzarri sostituisce l’infortunato Zuniga (affaticamento muscolare anche per lui…unico titolare presente con il Dniepr…ci risiamo) con Dossena.

Poche le emozioni sino a 10 minuti dal termine, quando viene espulso Andreolli per doppia ammonizione.

Come spesso accade il Napoli soffre con l’avversario in 10 e, difatti, il Chievo, che sino a quel momento non aveva mai tirato in porta, si rende pericolosissimo e sfiora il pari con Therau e Pellissier.

Nel finale dentro anche Dzemaili per Insigne (che si arrende ai crampi) e Vargas per un Pandev in evidente debito d’ossigeno.

Il Napoli vince anche senza il Matadòr e rimane in scia della Rubbentus.

 

 

 

 
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2 Comments  comments 

2 Responses

  1. falco

    Ciao GianLù, ho un vago presentimento , ti ricordo l’epoca di Quagliarella al Napoli , quando sfociò in quella plateale contestazione nei confronti dei colleghi ( ma quann ma rate na sfaccimm e pall ) e che fu poi costretto a lasciare la città anche in seguito ad un diverbio litigioso con i colleghi , in primis Hamsik e Lavezzi?
    Osserva attentamente tutte le fasi di gioco ( dall’inizio del campionato ) ove sono Hamsik e Insigne , il primo non gli passa mai la palla,e se la passa è veloce in modo da farlo scattare ,oppure cerca il primo compagno lontano e Insigne in attesa della triangolazione va fuori zona .
    Non vorrei che lo scaltro slovacco giocasse sporco facendo il quagliarella Due.
    E’ anche vero però che nessun napoletano è stato profeta in patria , tranne eccezioni , ma stavolta non vorrei un altro emigrante in giro dalle lontane terre .

    • admin admin

      no no…guarda Insigne..e guarda quante volte ha preferito l’azione personale invece di servire Hamsik solo….lo slovacco non si discute..

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