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Altro pari 1-1 a Siena: IL NAPOLI chiude a 29 p. un GIRONE di ANDATA del Caxxo

Avevamo parlato di vittoria o “morte” per il Napoli, in sede di presentazione della gara contro il Siena, ed invece gli azzurri racimolano un altro inutile pareggio, gettando al vento ogni residua speranza di lotta per la classifica e allontanandosi ulteriormente dalle squadre di vertice, non solo da Milan e Juventus, entrambe vittoriose sui campi di Novara e Atalanta (dove il Napoli aveva solo pareggiato), ma anche dall’Udinese che ha battuto, facendo il proprio dovere, in Friuli il Catania di Montella. Si allontana di altri 2 punti, dunque, anche il terzo posto, utile alla qualificazione dei preliminari di Champions, ma non solo : l’ottimo momento di forma di Inter e Roma, senza dimenticare la Lazio, mettono in seria e “drammatica” discussione anche il 5° posto, ultimo utile per raggiungere l’”Europa minore”.

Il Napoli è solo 7°… sconsolato e solo… e guarda gli avversari con il capo all’insù, incredulo e penitente per le continue scellerate e  sfortunate prestazioni che lo relegano ai margini delle posizioni che contano e ne ridimensionano ambizioni e speranze.

Avevamo detto e pronosticato tutto quanto si è verificato puntualmente in corso di gara oggi nell’articolo quasi “premonitore” di presentazione della gara : dalle difficoltà che avrebbero incontrato gli azzurrri per la tenacia della squadra toscana,dalle scelte tattiche di Sannino (abbiamo indovinato il suo schieramento a 3 in difesa e il blocco delle fasce, che ha snaturato il modulo usuale e congeniale alla squadra senese ed al suo tecnico, il 4-4-2), avevamo invocato la presenza di Pandev in attacco, l’iniziale panchina di Lavezzi e il suo ingresso in corso di gara, nonchè il modulo offensivo con Hamsik a centrocampo, qualora le cose si fossero messe male o in caso di emergenza per sbloccare il risultato. Tutto questo lo abbiamo potuto verificare sul campo oggi, con la “fortuna” di averci azzeccato…purtroppo.

Mazzarri ripropone gli undici della gara contro il Bologna (nella speranza di un loro riscatto…?) e lascia inizialmente il Pocho in panchina.

 Sannino schiera la difesa a tre con Pesoli, Terzi e Contini centrali, Vitiello a destra per contenere Dossena, Del Grosso a sinistra per fermare Maggio, Bolzoni a centrocampo quasi a uomo su Hamsik, Vergassola a contrastare Gargano e D’Agostino ad impostare l’azione da regista arretrato. Brienza ad agire tra le linee partenopee e Calaiò unica punta.

La partita inizia con il Siena subito pericoloso , grazie a uno svarione di Campagnaro al 3′ minuto (il primo di una lunga serie per l’italo argentino) che si perde Calaiò su lancio lungo e lo atterra al limite dell’area, rimediando l’ammonizione. La conseguente punizione di D’Agostino esce di poco al lato.

Il Napoli risponde con una punizione di Pandev al 7′ minuto, da identica posizione centrale, concessa dall’arbitro per un fallo di mani di Vergassola al limite dell’area nel tentativo di fermare proprio il macedone. Pandev sceglie di far passare intelligentemente la palla sotto la barriera che salta, ma il tiro è centrale e Pegolo blocca.

Il Napoli tiene il pallino del gioco e il Siena è pronto a chiudersi e ripartire. L’azione degli azzurri non è veloce per gli spazi chiusi dagli uomini di Sannino. Al 10′ minuto ci prova Cavani di testa su ottimo cross di Dossena, ma il matadòr non impatta bene il pallone tentando la deviazione sul primo palo e la sfera va abbondantemente al lato.

Molti gli errori degli azzurri, che si disimpegnano bene sino alla trequarti, sbagliando l’ultimo passaggio e le iniziative offensive. Molti gli errori, soprattutto di Gargano in fase di impostazione e di Hamsik in rifinitura. Il Siena riparte sempre più di rado e si presenta dalle parti di De Sanctis una sola volta nella prima mezz’ora, dopo una palla persa in contrasto da Inler, con cross di Brienza, preda del portiere azzurro in uscita bassa.

Il Napoli è più pericoloso e crea qualche occasione tra il 20° e il 30° minuto. Buona trama Pandev- Cavani poco prima dell’area di rigore e tiro del matadòr che trova pronto Pegolo alla deviazione in corner (gran botta quella di Cavani). Al 24° il Napoli sfiora, o meglio si mangia il gol del vantaggio, con Campagnaro che colpisce a botta sicura, solo di testa in area sul secondo palo, ma la palla viene deviata miracolosamente col corpo da Bolzoni sulla linea di porta, a portiere battuto. Ci prova nuovamente Campagnaro di testa su angolo, ma la palla finisce alta.

Alla mezz’ora Inler si procura una preziosa punizione dal limite, Gargano calcia sulla barriera anticipando il tiro di Pandev, che si arrabbia non poco.

Il Napoli fatica a trovare gli spazi e non riesce a pungere, rallenta il ritmo e l’azione in attesa di trovare il varco giusto, ma gli errori di misura nei passaggi si susseguono. Inler appare più preciso del solito, ma stavolta è gargano a sfoderare il peggio del suo repertorio. Hamsik è nel vivo della manovra, ma troppo impreciso. Pandev prova la giocata senza fortuna e Cavani si agita, corre e rincorre, ma non incide. Maggio si limita a tenere la posizione sulla destra, dimostrando che la forma sta venendo meno definitivamente. mentre Dossena affonda di più, ma senza costrutto.

Negli ultimi 5 minuti del tempo il Siena sale in cattedra e si rende pericoloso, grazie soprattutto agli svarioni di Campagnaro e Cannavaro, che combinano un “frittatone”, il primo perdendo palla e il secondo lasciandosi superare da Calaiò, il quale solissimo davanti a De Sanctis, che gli chiude tutto lo specchio della porta, tenta il beffardo pallonetto che supera il portierone azzurro e si stampa sotto la traversa, rientrando clamorosamente in campo.

Si rientra negli spogliatoi con il Napoli che ha condotto la gara per tutto il primo tempo, pur non strabiliando, ma che ha rischiato per l’ennesima volta di subire il gol dello svantaggio, dopo essere stato incapace di realizzare quello del vantaggio.

Nella ripresa, un pò a sorpresa Mazzarri schiera la stessa formazione e il Napoli appare confuso, soprattuto nei primi minuti di gioco, con il Siena che prende coraggio e che, invece, rischia di subire il gol di Cavani al 7° minuto, che con un tiro al volo su cross lungo sul secondo palo impegna Pegolo sul primo palo, palla deviata con difficoltà e bravura in calcio d’angolo.

Dopo 10 minuti Mazzarri manda in campo Lavezzi e fa uscire uno stralunato e impreciso Gargano (veramente in giornata no). Hamsik viene arretrato a centrocampo al posto del trottolino uruguaiano e il Pocho si aggiunge a Cavani e Pandev in attacco.

Il Napoli, gasato dall’entrata del Pocho, sfiora subito il vantaggio con un’ azione impostata proprio da Lavezzi che scambia con Cavani, il cui cross trova Dossena libero in corsa sul secondo palo…il tiro del mancino partenopeo, che mal si coordina, finisce alto.

Poco prima del 20° minuto due buoni intuizioni di Pandev creano altrettante palle gol. Nella prima il macedone trova la verticalizzazione e il corridoio in area per Lavezzi, che scatta, ma sbaglia l’aggancio che lo avrebbe messo solo davanti al portiere avversario. Nella seconda la verticalizzazione è per Cavani, che si fa anticipare dall’ottimo Pegolo in uscita bassa. Un vivace Lavezzi crea loscompiglio nella difesa senese. 

Quando sembra che al Napoli manchi solo il gol, l’ennesimo svarione in fase difensiva consente al Siena di trovare l’inaspettato vantaggio : Inler perde ingenuamente palla a centrocampo, cross lungo  sul secondo palo di Brienza dal fondo che pesca Calaiò sul secondo palo, lasciato inspiegabilmente solo da Cannavaro, che vaga “per farfalle”nel’area di rigore, con De Sanctis e Aronica scavalcati dal cross e intenti a chiudere sul primo palo. L’ex bomber azzurro appoggia in rete con un preciso e facile colpo di testa.

Mazzarri si imbestialisce per l’assurda ingenuità, e a mò di punizione toglie dal campo Inler e Campagnaro (l’autore dellla scellerata palla persa e l’inguardabile Hugo di oggi, che viene accusato dal tecnico di non aver correttamente eseguito la diagonale sul gol), facendo entrare Dzemaili e Zuniga e schierando la difesa a 4, arretrando Maggio e Dossena sulla linea di Cannavaro e Aronica, a cui tocca fare i centrali. Con Dzemaili accanto ad hamsik al centro e Zuniga sulla destra in appoggio al tridente.

Il Napoli attacca a testa bassa e va all’arrembaggio. Pandev sfiora il gol (azione identica a quella contro il Bologna con Pandev che nonn sfrutta la deviazione di cavani sul primo palo su calcio d’angolo a pochi centimetri dalla porta).

A 15 dal termine Lavezzi si procura abilmente un rigore, costringendo al fallo D’Agostino, anticipato in velocità ostacola e fa volare il Pocho. Il Matadòr si porta sul dichetto, ma si fa parare il tiro da Pegolo.

Il Napoli non demorde e trova il pari al 40° con PANDEV, che con un gran colpo di testa a centro area trova l’agolino basso alla sinistra del portiere, su preciso cross di Dossena dal fondo.

Disperato il Napoli attacca e cerca il successo, ma la sfortuna nega la doppietta a Pandev al 49°. Grande aggancio del macedone al centro dell’area, che con un “sombrero” si libera di due marcatori, fa una vera e propria magìa, ma il suo tiro a volo viene intercettato da Pegolo con i piedi e finisce in calcio d’angolo.

L’urlo della vittoria rimane strozzato in gola ai tifosi azzurri, che vedono svanire nel nulla le speranze in Campionato della loro squadra del cuore. Amen!!!

Non ci resta che attendere la pronta riscossa contro l’Inter nella sfida di mercoledì 25 al San Paolo, una buona occasione per “vendicarci” dei nerazzurri per la sconfitta sempre ai quarti di finale della Coppa della scorsa stagione e per ritornare a gioire e gridare FORZA AZZURRI!!!!

Ecco il tabellino della partita:

Siena: Pegolo, Pesolo, Terzi, Contini, Vitiello, Bolzoni, D’Agostino (44′ st Angelo), Vergassola, Del Grosso, Brienza (40′ st Parravicini), Calaiò (35′ st Destro). A disp. Farelli, Belmonte, Reginaldo, Gonzalez. All. Sannino

Napoli: De Sanctis, Campagnaro (25′ st Zuniga), Cannavaro, Aronica, Maggio, Inler (25′ st Dzemaili), Gargano (11′ st Lavezzi), Dossena, Hamsik, Pandev, Cavani. A disp. Rosati, Fernandez, Britos, Vargas. All. Mazzarri

 
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7 Comments  comments 

7 Responses

  1. florianopolis

    gianlù se non se ne va a fan…. Walter Ferguson non faremo mai niente ma ti rendi conto che stronzate dice col fatto degli ingaggi

    • G.Torre

      ho scritto la cronaca della partita accuratamente per farti rivivere la partita….che ha segnato l’addio al Campionato definitivo….vedo che state a casa di Floriana…

  2. Carlo

    Ma che demenzialita’ dice Mazzarri?

    Siamo al settimo posto per tetto ingaggi e quindi in campionato siamo settimi…

    Questa e’ una bordata bella e buona a De Laurentiis.

    Ques’estate Mazzarri se ne va. E temo pure qualche “titolarissimo”.

    Vabbuo’ va…aggio capito!

  3. andrea

    Special one , è sul nù pover scem e come tutt e sciem e presuntuos e furtunat .

  4. andrea

    l’anno scorso con questi settimi ( e forse anche ottavi) se preso lui tutti i meriti , mò invece la colpa e di altri .
    Io giocatore , nello spogliatoio less abbufat e paccher a stu cafon , ma tanta cunverenzia chi cio dà.

  5. florianopolis

    gianlù allora con questa storia degli ingaggi cmq dovevamo vincere perchè quel cafone del nostro Ferguson piglia più sordi di tutti gli altri allenatori……..

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