Debutti e ritorni.
Una serie di eventi da ricordare :
Il Frosinone ritorna al San Paolo e ne esce sconfitto con lo stesso punteggio, 4-0 (la gara del record di Higuain). I gol di Zielinski, Ounas e doppietta di Milik.
Ghoulam ritorna a macinare avversari e a sfornare cross sulla fascia sinistra, dei quali 2 assist vincenti per Milik (ripristinando un rodato asse sull’out mancino), dopo oltre 1 anno dall’infortunio, giorno in cui si infortunò contro il City e, casualmente, a lui viene restituito il campo dopo tanta sofferenza e a Sarri viene restituita la vittoria contro Guardiola (che stava battendo e dominando a San Paolo sino all’infortunio di Faouzi, come ci ricorda l’amica Marilisa).
Tutto torna, come nella vita anche nel calcio (che ne è specchio da ogni angolazione e con ogni riflesso). Si chiama contrappasso.
Come torna al gol Piotr, l’ultimo contro il Milan al S.Paolo ad agosto. quando ancora c’era il 4-3-3 e lui interpretava la mezzala, ruolo naturale in cui si trova a suo agio. L’esterno, il centrocampista (a 2), finanche il trequartista dietro la punta, li fa peggio, ha stentato a trovare spesso i giusti movimenti, risultando meno efficace alla conclusione e alla finalizzazione, forse un pò spazientito nel tentativo di trovare la giusta collocazione in campo.
Si apre col gol “made in Poland“, come si era chiusa la partita di Bergamo, ma a volte ritornano, si ripetono e susseguono anche i gol e i periodi, ora è quello di Arek Milik. Rete da 3 punti con l’Atalanta, oggi doppietta, la seconda (la prima nel 3-0 al Parma).
7 reti in Campionato per Arek. Le stesse di Mertens e Lorenzo, pur giocando di meno. Una signora alternativa. Chi lo ha messo in discussione o ne aveva valutato male il potenziale prima, credendo che si trattasse di un Campione, o ne valuta male il valore adesso, considerato che Milik, oltre ad essere un giocatore molto valido, è l’alternativa alla nostra prima punta, seppur atipica, che è Dries Mertens. Non sono molte le squadre in Europa ad avere 2 punte così (che, al limite, possono pure coesistere, creando un’alternativa offensiva importante).
Altro ritorno, quello di Luperto, in campo da titolare e nella sua posizione naturale, quella di difensore centrale, fa riposare Albiol e si accomoda (nel vero senso della parola) accanto all’onnipresente e imprescindibile KK.
Il ritorno di Ounas, si anche il suo. Aveva deluso a sinistra (posizione non congeniale) contro il Chievo, ha stupito oggi, trovando continuità nelle giocate (alcune ad effetto), che rende produttive, con alcuni magici assist e con un eurogol tanto bello quanto importante (consente al Napoli di mettere in cassaforte la gara nel primo tempo) per lui e per la squadra.
Olre ai ritorni i debutti, assoluti, quelli di Meret e Younes.
I veri enigmi di inizio stagione (e non solo)…ovviamente con il ginocchio di Faouzi.
Il giovane portiere, la scommessa principe, arrivato in prestito secco con obbligo di riscatto dall’Udinese, la frattura al braccio alla prima partitella in famiglia a Dimaro, l’operazione, il recupero più lento e complicato del previsto, l’incertezza su tempi e modalità del suo ritorno in campo ci hanno acompagnato per oltre 4 mesi, conditi da fake scoop e voci infondate in ordine sparso sulla data fatidica.
Il giorno è arrivato, lo vediamo finalmente tra i pali, in una giornata di assoluto relax (zero tiri in porta, nemmeno un’uscita, nè alta, nè bassa). Con il suo ritorno abbiamo una bella batteria. 3 portieri che si divertono, che giocano tutti e che, per ora, non ci hanno dato nessun grattacapo.
Amin Younes, la sua trattativa, tira e molla con l’Ajax, viene a gennaio con indennizzo, no a giugno a parametro zero, arriva, non arriva.
Tra Dries e Lorenzo, un altro piccoletto malefico, dribbling, gambe veloci, la testa anche, un affare.
C’è. Lo vediamo, 3 giorni e sparisce. Dov’è Younes ? Per poco non interviene anche la Sciarelli.
Il nonno, gomorra., la fuga, l’abbandono, si susseguono voci e notizie. Non manca niente. Nella tradizione del giallo napoletano.
Cavilli, clausole, regolamenti, dal gossip ai meandri del diritto sportivo (e non solo).
Younes accostato a squadre di mezza Europa, tranne che al Napoli, che è il legittimo proprietario del cartellino del giocatore.
Younes ovviamente torna, e invece no.
L’infortunio, rottura del tendine di Achille, possibile mai ? E quando e come? A casa?
Insomma il colpo di scena finale.
Tutto ha un lieto fine. Younes si è veramente fatto male, si impegna, recupera e finalmente si materializza in campo, anche lui dopo quasi un anno dall’acquisto. Una manciata di minuti, qualche dribbling, un grande assist per Milik, che decide di rimandare il giorno della tripletta, divorandosi il terzo gol.
Insomma più che il Frosinone, avversario poco probante e che si è limitato a svolgere un ruolo di sparring partner al San Paolo, è stata una giornata da ricordare, perchè tanti eventi in una sola giornata nemmeno il 1° novembre.
Per devozione ci appelliamo ad uno solo, “Gennaro, martedì andiamo ad Anfield, vieni pure tu”.
#FNS