Il Napoli torna alla vittoria dopo la sosta e la scoppola di Marassi con la Samp.
1-0 al San Paolo contro la Fiorentina di Pioli.
Una gara difficile, con Ancelotti che ha avuto solo 9 uomini a disposizione negli ultimi 15 giorni, non potendo preparare a dovere la gara con i viola, sempre ostica, con la Fiorentina che ha iniziato la stagione con 2 vittorie (tennistico 6-1 al Chievo e 1.0, sempre in casa, contro una buona Udinese).
La decide Insigne nella ripresa, al 10° tentativo. Un caparbio Lorenzo, stavolta più sfortunato che scellerato nelle conclusioni.
Gara condizionata dal gran caldo, con 30 gradi e tanta umidità(entrambe le squadre stremate nella ripresa), e con un San Paolo semivuoto per una politica dei prezzi non molto astuta e curve a prezzi poco popolari (35 euro), con la società che ha appreso e compreso la lezione e che per le prossime gare (esclusa la Champions), rivedrà i prezzi verso il basso, come è giusto che sia.
La Fiorentina evocava brutti ricordi della passata stagione, quando sconfisse 3-0 gli azzurri nel finale di Campionato, in una non gara, condizionata dalla precedente in anticipo, Inter-Juve, la partita farsa che chiuse virtualmente un Campionato che gli azzurri avrebbero meritato di vincere a giudizio di tutta l’Italia calcistica (eccetto avversari diretti) e che ci ha visto primeggiare e meritare sul campo.
Il Napoli di Ancelotti ancora non esprime un gioco arioso e fluido, come vorrebbe il tecnico, ma almeno riesce a conquistare i 3 punti, arrivando a quota 9 nelle prime 4 gare, contro avversari ostici, assegnatici da un Calendario poco amico nella prima metà del Campionato.
Di conforto i risultati delle dirette avversarie per il posto Champions, che perdono punti, mostrando non pochi problemi, in primis l’Inter, che ne raccoglie appena 4 contro compagini non certo di alto livello come Parma , Sassuolo e Torino, vincendo solo contro un modestissimo Bologna.
Anche Roma.Milan, Lazio non esaltano, in un Campionato dove il “ceto medio”sembra quello ad aver migliorato realmente le rose : La Samp di Giampaolo e il Sassuolo di De Zerbi, con buoni giocatori e la forza del gioco, l’ostico Torino di Mazzarri, rinforzatosi rispetto alla scorsa stagione, la Fiorentina di Pioli, ben costruita e con buoni elementi. L’Atalanta di Gasperini, che senza Coppe quest’anno è pronta ad infastidire anche le squadre più blasonate.
Insomma il Napoli vince, ma non convince ancora, ma come sappiamo all’inizio non solo di un’annata calcistica, ma di un nuovo ciclo, contano punti e risultati, meno il gioco e come ci si arriva.
Non dimentichiamo, con le debite differenze di filosofia e di gioco proposto, che anche Sarri incontrò difficoltà iniziali e che anche al Chelsea ancora non si vede il “Sarri ball”, ma per fortuna del Comandante arrivano i risultati (5 vittorie nelle prime 5 e primo posto condiviso con lo straripante Liverpool di Klopp).
Da rimarcare la prima “clean sheet” degli azzurri, che stavolta non prendono gol e non passano in svantaggio nella prima frazione, con la Fiorentina che non ha trovato eurogol e con Karnezis (ieri preferito a Ospina, tornato dalla Colombia a poche ore dal match), che ha effettuato la prima parata “vera” tra i pali della porta azzurra nelle prime 4 giornate, e questo per far comprendere che nelle prime 3 gare di tiri in porta ne abbiamo presi comunque pochi e tutti imparabili.
Buona la fase difensiva, meno quella offensiva, soprattutto nel primo tempo, con 6 occasioni (solo 2 realmente pericolose), meglio nella ripresa in cui i tiri verso la porta avversaria sono stati addirittura 16, per un totale di 22 conclusioni (10 solo di Insigne), solo 4 in porta, a riprova di una mira non proprio precisa.
Salgono a 6 le reti degli azzurri in Campionato. Ecco la classifica di gol e assist
INSIGNE 2 gol
PIOTR 2 gol
ALLAN 2 assist
MILIK 1 gol e 1 assist
MERTENS 1 gol
CALLEJON 2 assist
Una valutazione sui numeri :
il Napoli non domina il possesso palla /ieri 57%), divide equamente gli attacchi da tutte le zone del campo, non più con netta prevalenza a sinistra (nonostante resti quella la fascia più battuta, considerata la propensione di Rui a spingere sulla fascia, nettamente maggiore di quella di Hysaj).
Il “regista”, che sia Hamsik o Diawara, non è il metronomo del gioco, la mezzala offensiva (sempre Piotr), gioca meno palloni di quella difensiva, con Allan che gioca il doppio dei palloni dello scorso anno.
Ancora la punta centrale viene poco coinvolta nel gioco offensivo, appena 18 i palloni toccati da Milik con la Samp e Mertens ieri, oltre a venire poco servita in zona gol.
Importante aver ritrovato Insigne, ieri uomo partita e migliore in campo, dopo un inizio di stagione poco esaltante.
Ora ci attende il primo impegno infrasettimanale in Champions, contro la Stella Rossa nel catino del Marakanà di Belgrado, avversario non trascendentale, ma non certo scarso e ostico tra le mura amiche.
#FNS