Il Napoli, anche stavolta come da pronostico, batte il Pescara 3-1 e prosegue la striscia da imbattuta, che dura ormai dal 29 ottobre.
Le reti tutte nella ripresa di Tonelli (al secondo centro decisivo consecutivo, in 2 gare da titolare), di Hamsik (alla rete n. 106, sesta in Campionato e ottava stagionale) e di Mertens (a quota 12 in A e 16 stagionali).
In una giornata in cui vincono le 2 romane. A Udine 1-0 i giallorossi, con Nainngolan decisivo e Dzeko che ritorna su medie congeniali, con 3 reti divorate e un rigore calciato verso Gorizia. La Lazio che si sbarazza dell’Atalanta all’Olimpico, 2-1 , grazie a 1 rigore di Immobile.
Perde la Juventus, 2-1 a Firenze, con una prova scialba e un Chiesa in formato papà. Quarta sconfitta per i bianconeri, ancora con la casella dei pari intonsa (chissà se arriverà con la Lazio nel prossimo turno il tanto atteso pareggio).
Guadagna terreno l’Inter, rinvigorita dalla cura Pioli e dai gol di Perisic e Icardi, alla quinta vittoria consecutiva. In attesa del Milan, che difficilmente nel posticipo riuscirà a portare via i 3 punti al Toro (almeno secondo me).
Ma torniamo a noi e a pensare a noi, senza guardare inutilmente la classifica, visto che il cammino è ancora lungo.
12 gare con 7 vittorie e 5 pareggi, 16 punti su 18 nelle ultime 6 di campionato.
Continuiamo a segnare con precisione svizzera (mai 59 reti a questo punto dei giochi nella storia) e anche a prendere gol (ben vengano quelli inutili per il risultato finale).
Sabato nell’anticipo serale ci attende finalmente una gara in cui potremo dimostrare se è tutto oro quello che luccica, impegnati a S.Siro col Milan, dove ci vorrà un super Napoli, che potrà capire un pò di più sul prosieguo del campionato. Una gara da vincere.
La gara col Pescara era uno step facile sulla carta, con gli abruzzesi privi di tanti uomini (difesa senza Bovo, Fornasier, Zampano, Biraghi, Campagnaro e Vitturini, oltre alle assenze di Brugman, Bahebeck, Pepe) e il Napoli lo ha passato non senza qualche difficoltà nella prima frazione, come già accaduto con la Sampdoria.
Gli azzurri hanno, come contro Giampaolo, un pò sofferto il pressing alto del Pescara (con Oddo che chiudeva tutte le linee di passaggio sul nascere agli azzurri, lasciando libero di impostare il solo Tonelli, il meno adatto e meno dotato tecnicamente), diventando però padroni del gioco, pur senza creare grosse occasioni.
Il Napoli ha sofferto per 3 minuti la tattica di Giampaolo in realtà, poi dopo i primi 15 minuti discreti è progressivamente calato di ritmo, mostrando un possesso palla alto, ma sterile e un pò fine a se stesso, producendo solo 6 tiri verso la porta di Bizzarri, 4 dei quali tra il 3° e il 18° minuto (Insigne alto di un soffio con deviazione, Hamsik da fuori con deviazione di Bizzarri in angolo, Callejon in estirada su cross di Insigne, Mertens ribattuto).
Il Pescara badava a difendersi e un Napoli, molto scolastico e poco preciso col passare del tempo, non ne ha approfittato.
Incerti nell’impostazione dalle retrovie Hysaj e Tonelli, bravo Albiol, bene Strinic nell’appoggio dell’azione offensiva.
Volitivo Marek, ai margini della sufficienza striminzita (e forse non raggiunta) Zielinski e Jorginho, autori del compitino, svolto nemmeno tanto bene.
Il Napoli ha attaccato molto, come sempre, sul lato sinistro, dove Insigne ha giocato tanti palloni, bravo nell’assist e nel fraseggio, meno al tiro e nel dribbling conclusivo, è tornato ad essere poco incisivo.
Mertens un primo tempo da dimenticare, movimenti mai precisi, dribbling forzati e spesso non riusciti.
Insomma una prima frazione che va dritta sul podio insieme al primo tempo con la Samp e quello di andata con lo stesso Pescara (il peggiore per dispersione).
Sarri avrà strigliato per bene i suoi, che entrano con uno spirito diverso, vivaci e battaglieri, favoriti dal gol di Tonelli di testa dopo appena 3 minuti, che trasforma in oro addirittura un calcio piazzato di Jorginho (al suo primo assist stagionale), schiacciando la palla in porta da pochi metri.
Nemmeno 1 minuto che il Napoli raddoppia e chiude per fortuna la gara, con Hamsik che segna di prima intenzione, trasformando e dando lustro ad un magico assist di Zielinski, perla della serata.
Il Napoli gioca in scioltezza sul 2-0, crea una decina di palle gol (miracoloso Bizzarri in almeno 3 occasioni), sino a 3.-0 cercato e voluto da Mertens, che batte con un tocco ravvicinato il portiere dopo scambio col neo entrato Allan.
Nel recupero il rigore di Caprari che fissa il risultato sul 3-1.
Non hanno giocato nemmeno un minuto sia Gabbiadini, sul piede di partenza, nè il nuovo arrivato Pavoletti, ancora a corto di condizione, seppur recuperato pienamente dall’infortunio.
Si va ora a Milano per confermare quanto di buono mostrato sino ad ora e per cercare di portare a casa 3 punti importanti per morale, classifica e per misurare le ambizioni stagionali degli azzurri. Una gara che conta e da vincere.
#FNS