Non è proprio annata, il Napoli non riesce a portare a casa tre punti importantissimi col Sassuolo, dopo aver dominato la gara dal punto di vista del gioco e delle occasioni, non riuscendo a chiudere la contesa e subendo la beffa nel finale con un gran gol di Defrel, con la difesa azzurra che non riesce a chiudere sulla velocissima punta neroverde.
Sapevamo della importanza della gara, da vincere assolutamente, dopo le beffe in Champions, sia sotto l’aspetto del morale che della classifica.
In attesa del mercato di gennaio si è complicato notevolmente il Girone di Champions (sarebbe bastato un pari in casa con il Besiktas per passare il turno) e in campionato, nonostante qualche passo falso comprensibile, si era ancora in scia al gruppone per il podio.
Le vittorie di tutte le contendenti nel fine settimana obbligavano il Napoli a fare altrettanto per non perdere l’abbrivio e tenere alta la tensione in quest’ultimo mese di sofferenza per l’assenza di un attaccante di ruolo.
Il Napoli ha giocato bene, come spesso accade di recente, ma come altrettanto frequentemente capita non riesce a spuntarla.
80 minuti di dominio dell’avversario, buone trame, possesso al 71% (alto), 88% di precisione nei passaggi, 24 palle perse (poche, il 70% nei primi 15 minuti), 20 tiri (6 in porta), 23 cross in area (9 angoli) non sono bastati e su 2 distrazioni difensive (il minimo sindacale) siamo stati puniti, non un buon segno.
Certo le soluzioni offensive non sono molte senza l’attaccante (il numero dei tiri da fuori area, 14 sui 20 tentativi, la dicono lunga sulla pochezza del potenziale offensivo), la sorte ci dice anche male in alcuni casi (mancata deviazione di testa a milimetri dalla porta di Callejon, deviazione di Insigne out di millimetri su cross di Callejon, tiro cross di Giaccherini smanacciato sulla linea da Consigli, palo di Callejon all’ultimo respiro).
Un primo tempo attento (il Sassuolo non tira mai in porta) e con il Napoli in vantaggio, la ripresa con gli azzurri che tengono botta e ci provano (anche se con un pizzico di cattiveria in meno, nonostante l’impegno profuso).
Gabbiadini non riesce a dare molto, Sarri lo sostituisce dopo un’ora (quasi concordata, visto l’infortunio recente di Manolo), con Mertens nel tentativo di colpire in ripartenza e negli spazi più ampi), ma le ripartenze non producono quanto sperato e non vengono finalizzate.
I pericoli per gli azzurri sono inesistenti (solo una traversa di Missiroli, con Allan che, come capita a volte, non lo segue, si ferma e lo lascia colpire di testa indisturnbato), Di Francesco prova il tutto per tutto e manda in campo Defrel a 20 dalla fine, schierando un 4-2-4 molto offensivo.
Sarri risponde dopo 7 minuti, sostituendo un Jorginho stanco , che non ha il ritmo gara per i 90 dopo 4 gare in panca, e cerca di schermare i 4 difensori in linea, uno contro uno con i 4 attaccanti neroverdi, inserendo Diawara.
Il gol beffa arriva a 8 dal termine, cross dalla trequarti di Gazzola, scatto portentoso di Defrel, che brucia Chiriches e la tardiva diagonale di Hysaj, si infila tra i due ed è bravissimo a segnare con un tiro a volo di piatto in corsa, non lasciando scampo a Reina.
Una distrazione e veniamo puniti, ci gira male anche stasera.
Un periodo che ci gira storto, anche per nostri demeriti, ma il gioco c’è, quindi inutili le accuse a Sarri, le punte latitano e si deve aspettare, sperando di vincere qualche gara in più, almeno per 1-0.
Ripeto, fino all’esaurimento, che il 4-3-3 di Sarri necessita di un terminale, che è il modulo e lo schema unico da attuare per gli elementi della rosa, nonchè l’unico provato e rodato da un anno e mezzo.
Lo avevo scritto dopo il 9 ottobre (infortunio di Arek) :
“Cerchiamo di stare vicini alla squadra, che senza terminale offensivo, avrà difficoltà e (ci auguriamo di no) potrebbe perdere altre partite, ma con la critica inutile potrebbe perdere proprio il filo del discorso. Tifiamo e accettiamo la realtà delle cose, sconfitte brucianti incluse.
Gli obiettivi perseguibili a inizio stagione e a rosa completa non sono più gli stessi”.
I cambi sono stati quelli giusti e dettati dall’andamento della partita.
Forza Mister—Forza ragazzi e #FNS