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Il Napoli non molla…la Juve non scappa…la Roma insegue

Il Napoli vince a Palermo, 1-0 con rigore di Higuain, e non consente alla Juventus di allungare il passo, nè alla Roma di accorciare le distanze, invariate tra le tre contendenti, che proseguono a suon di vittorie la volata finale.

Era una giornata sulla carta favorevole alla Juventus, impegnata, alla vigilia dello scontro col Bayern in Champions, contro l’”amico”Sassuolo allo Stadium, partita facilmente pronosticabile, con i bianconeri che hanno vinto di misura, 1-0. Una marcia inarrestabile con 18 vittorie e un pari nelle ultime 19 partite, con il Napoli che sta compiendo miracoli per restare incollato a 3 lunghezze.

Anche la Roma, impegnata a Udine, dopo l’eliminazione scontata (tranne che per i romanisti) contro il Real Madrid in Champions, ha mantenuto fede al pronostico, andando a vincere per 2-1, con la squadra friulana che ha giocato un primo tempo rinunciatario, chiuso in svantaggio per 1-0, punita da un gran gol di Florenzi nel momento di massimo sforzo nel secondo. Inutile la rete del 1-2 di Bruno Fernandes a pochi minuti dal termine. Anche la Roma di Spalletti è autrice di un filotto sorprendente, alla ottava vittoria consecutiva.

Dopo le vittorie delle due contendenti tutta la pressione era sul Napoli, impegnato in una gara delicata al Barbera contro il Palermo del “brucia allenatori”Zamparini (alla sesta sostituzione annuale) e dell’ex Novellino, arrivato in casa rosanero 48 ore prima del match, dopo una settimana tragi-comica e in un ambiente scosso, con la squadra ad un solo punto dal baratro della serie B.

Il Napoli è riuscito ad ottenere i 3 punti contro un Palermo, non solo più scarso degli azzurri, ma anche poco battagliero, impaurito ed evidentemente in difficoltà per l’ennesimo cambio dell’allenatore.

Il Napoli, passato in  vantaggio su rigore (per atterramento di Albiol) dopo 20 minuti di calcio piacevole, in cui ha dominato l’avversario, perdendosi negli ultimi metri, ha cercato di amministrare la gara, fallendo più volte in maniera anche un pò sciatta la rete del k.o., e tenendo la partita aperta sino al termine, con un pò di apprensione, più che paura, visto che i rosanero non hanno mai dato la sensazione di poter far male.

Gli azzurri hanno dato la sensazione di non voler infierire su una squadra allo sbando, in uno stadio poco gremito, in cui si respirava un’aria sommessa e, se non di contestazione, quantomeno di scoramento da parte dei tifosi rosanero, che invano hanno cercato di spronare i propri giocatori, i quali non hanno mai dato la sensazione di voler reagire alle avversità.

Sarebbe stato preferibile chiudere la contesa con il doppio vantaggio per non rischiare una “beffa”(sempre dietro l’angolo quando si tiene in vita l’avversario e non lo si punisce), ma i 3 punti e la vittoria sono arrivati e questo era l’obiettivo.

Tra l’altro non era semplice giocare in una situazione paradossale come quella che aleggiava sul Barbera, campo storicamente non certo alleato degli azzurri, che hanno ottenuto la ottava vittoria in trasferta, in un Campionato eccezionale, con record assoluto di punti sino ad ora, non solo nell’era De Laurentiis, ma in tutti i Campionati a 20 squadre disputati.

Il Napoli, tra l’altro, non subisce gol e non accadeva da tempo, e poco importa se gli attaccanti azzurri non hanno vissuto una serata di particolare vena, con Higuain al 27° sigillo in Campionato ed al 29° stagionale, rete che consente a Gonzalo di raggiungere Cristiano Ronaldo al primo posto nella classifica per l’assegnazione della “Scarpa d’Oro”.

Il Napoli si mantiene secondo sia nella classifica dei gol segnati 59, contro i 61 della Roma, che in quella dei gol subiti, 23, dietro i 15 della Juventus, che non prende gol da tempo immemorabile, con Buffon che ha battuto il record di imbattibilità di Zoff (903 minuti) e che ora insidia quello di Sebastiano Rossi, portiere del Milan ai tempi della difesa bunker di Capello, recordmen di sempre con 929 minuti di imbattibilità.

I record sono fatti per essere infranti ed ora si spera nella coppia Belotti-Immobile, che affronterà i bianconeri in un accesissimo derby della Mole nel prossimo fine settimana, una delle poche occasioni rimaste per sperare che la Juventus perda qualche punto.

Proprio il prossimo week end, con Napoli-Genoa, Torino-Juventus e Roma-Inter, potrebbe regalare qualche sorpresa agli azzurri, ed in vista del quale i 3 punti ottenuti col Palermo vanno letti come “vitali”e fondamentali.

Ma veniamo alla gara di ieri :

Sarri si affida ai soliti 11 titolari e, tranne un pò di apprensione per Hamsik febbricitante nelle ore precedenti il match, ma recuperato alla causa, nessun assente.

Novellino, alla prima panchina rosanero, abbozza un 4-4-1-1, con Vazquez alle spalle di Gilardino e con Quaison e Chochev esterni di centrocampo.

Il Napoli parte forte e Insigne va al tiro dopo pochi secondi (palla rasoterra fuori di alcuni metri) ed ha una buona occasione al 3° minuto tirando da posizione defilata su Sorrentino a terra, dopo deviazione del portiere su tiro cross di Allan.

Gli azzurri fanno girare a piacimento la palla, dominando da padroni assoluti del campo, guadagnano 3 angoli e vanno nuovamente vicini al vantaggio al 14°, con un cross di Insigne, sul quale Allan e Callejon non riescono a trovare il tocco sottoporta.

Il Palermo subisce e non riesce a trovare nemmeno una ripartenza, con gli azzurri che mantengono molto alto il baricentro, chiudendo ogni varco in pressing e favorendo i facili interventi difensivi della nostra linea, con Albiol, Koulibaly, Hysai e Ghoulam in totale controllo della situazione.

Al 22° la gara si sblocca e Albiol viene atterrato in area : tiro potente di collo esterno di Higuain dagli 11 metri e Napoli in meritato vantaggio.

Gli azzurri continuano a premere dopo l’1-0, anche se è il Palermo ad avere un’occasione in ripartenza, con Koulibaly bravissimo a chiudere su Hiljemark, lasciato libero sul secondo palo.

Il Napoli controlla la gara con un attento e preciso giro palla, ma sbaglia alcune verticalizzazioni con Insigne e Hamsik, non sempre precisi.

I partenopei allentano il forcing e per poco il Palermo non ne approfitta, con un tiro a giro di Vazquez sul finire del tempo, sul quale Reina è attento e reattivo e devia in angolo la palla destinata a spegnersi a fil di palo.

Discreto il primo tempo degli azzurri che tengono molto bene in difesa, sbagliando zero, e comandano a piacimento il gioco con un Jorginho in grande spolvero.

Molto bene Allan nella prima mezz’ora, un pò sottotono Hamsik, evidentemente non in splendida condizione per l’attacco febbrile. Attaccanti poco lucidi sottoporta, che sbagliano qualcosina di troppo in fase di conclusione ed ultimo passaggio.

Nella ripresa nessun cambio all’inizio ed il Napoli che potrebbe chiudere la contesa nei primi 15 minuti in più di un’occasione:

- ci prova il Pipita da posizione defilata, ma il suo bolide sul primo palo viene bloccato con qualche difficoltà da Sorrentino, poi è Callejon a servire Higuain con un cross a volo dal fondo, ma la conclusione a botta sicura di Gonzalo dal centro dell’area viene contrata da Gonzalez.

- l’occasione per dire la parola fine capita ad Insigne, pescato in area da un geniale pallone filtrante di Jorginho, che scavalca tutta la difesa e si spegne sui piedi di Lorenzo, il cui tiro di prima intenzione è svirgolato e non riesce a superare Sorrentino che si salva miracolosamente.

Al 60° entra la giovane punta Djurdjevic per uno spento Gilardino, che ne vede poche con Koulibaly e Albiol.

Il Napoli non perde il filo conduttore e va vicino al 2-0 con Insigne che tira di sinistro alto da ottima posizione. Poi nel giro di 2 minuti gli azzurri ci provano ancora con due tiri da fuori di Hamsik e Higuain centrali.

Al 65° entra Mertens per Callejon, con Dries che potrebbe fare sconquassi nelle maglie larghe della difesa di un Palermo per niente battagliero e sempre più scarico.

Il Napoli non affonda, verticalizza e rischia poco, lasciando qualche cross dalla trequarti e un paio di angoli al Palermo, che si rende quantomeno insidioso, con Reina incerto in un paio di uscite, che mettono apprensione.

Hamsik perde smalto con il passare dei minuti ed è impalpabile la sua presenza nella ripresa, sostituito da Lopez a 20 dal termine.

Nonostante il Napoli non cerchi con insistenza il gol del raddoppio, il Palermo non appare in grado di pungere, la squadra è stanca e poco aggressiva ed il pubblico comincia a spazientirsi con il lancio di alcuni fumogeni verso la porta di Sorrentino.

Al 75° il Napoli ha l’occasione buona per il definitivo 2-0, ma Higuain, servito in area da un ottimo lancio di Lopez, sceglie la via più difficile, optando per un pallonetto di fino, invece di badare alla sostanza, e la palla va oltre la traversa.

Al 79° la palla buona capita a Mertens, la cui girata volante di mezzo collo in area viene respinta dal portiere rosanero.

Il Napoli controlla negli ultimi minuti e con un pò di apprensione, dovuta al risultato in bilico, riesce a condurre in porto la partita e a portare a casa 3 punti importantissimi.

La partita, bruttina, soprattutto grazie alla pochezza dell’avversario, non ha visto un Napoli brillante, ma autoritario, quanto basta per ottenere il risultato.

Altra prestazione superba di Jorginho e della difesa, con Ghoulam in forma strepitosa ed Hysaj sempre sul pezzo, bravi ed attenti Albiol e Koulibaly, che non sbagliano un intervento.

Attaccanti poco concreti in fase di finalizzazione, ma anche disposti al sacrificio per la squadra.

Va bene così, il gioco resta ottimo, i gol verranno e non sono mai stati un problema.

Ora ci tocca battere i cugini del Genoa e sperare che il vecchio cuore granata torni a battere, visto che il filotto della Juventus è iniziato proprio col Toro, con vittoria  al 93°nel derby e chissà se l’incantesimo non si possa rompere nella stessa partita in cui è sorto.

Noi non molliamo e ci crediamo fermamente.

#FNS

 
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