Il Napoli, come da tradizione consolidatasi da un pò di anni a questa parte, comincia bene l’anno, battendo 2-1 al S.Paolo il Torino, con reti di Insigne e Hamsik (su rigore l’ex Quagliarella la rete del momentaneo pari granata) e resta in scia alla sempre più cinica (e inguardabile) Inter, passata con il solito 1-0 (nono in Campionato) sul campo del forte Empoli.
Come dicevo, sono un pò di anni che iniziamo bene nel turno dell’Epifania (3-1 a Palermo nel 2012, 4-1 alla Roma nel 2013, 2-0 alla Samp nel 2014, 4-1 a Cesena l’anno scorso), ma la vittoria di ieri è stata molto importante, non solo per le insidie insite nella sosta natalizia, che storicamente portano sorprese (ieri incluso, con la vittoria del Bologna a Milano col Milan, lo 0-0 imposto dal Carpi alla Lazio all’Olimpico e il 3-3 della Roma a Chievo), ma alla luce dei risultati delle dirette concorrenti per il podio, arrivati nel pomeriggio.
La Juventus, alla ottavia vittoria consecutiva, si è facilmente imposta a Torino, come da pronostico, sul derelitto Verona. L’Inter ha mantenuto con difficoltà la prima posizione, vincendo sul difficile campo dell’Empoli, pur giocando male (come capita spesso) e con un aiutino arbitrale (netto fallo su Pucciarelli in area non fischiato) e la Fiorentina che si è imposta 3-1 al Barbera contro un Palermo claudicante, con Zamparini in stato confusionale, che esonera e richiama Ballardini nel giro di poche ore sulla panchina rosanero (scene viste e riviste e alquanto stucchevoli).
La Roma perde ancora punti, facendosi rimontare per ben due volte a Verona dal Chievo (dallo 0-2 al 2-2 e poi sul 3-3 finale), orfana di Pjanic, Nanggolan e Dzeko, ma con tanti problemi interni da risolvere, con punti importanti persi che, almeno per il momento, la distaccano dalla vetta (6 punti e -5 dagli azzurri).
Insomma la classifica resta corta e aperta a tutte le possibilità, con 4 squadre a contendersi l’effimero (ma spesso statisticamente importante) titolo di Campione di inverno al giro di boa. La classifica recita così : Inter 39, Napoli e Fiorentina 38, Juventus 36.
Napoli con seconda miglior difesa (14 reti come la Juve, Inter 11) e terzo miglior attacco (33 reti, dietro Fiorentina e Roma con 36 e 35).
L’ultimo turno prevede : Frosinone-Napoli, Inter-Sassuolo, Fiorentina-Lazio e Sampdoria-Juventus….vediamo che succederà.
Quel che importa, in ogni caso, è la vittoria e proseguire il cammino, con gioia, come accaduto ieri con la consueta esultanza post gara ed il feeling tra squadra e tifosi, che è pura passione calcistica, l’essenza del pallone, che che ne pensino a Sky e nei salotti televisivi e contrariamente alla tristezza di gioco e sensazioni delle altre nordiche genti.
A Napoli ci si sveglia cantando con gioia”un giorno all’improvviso”… e non nella triste nebbia degli 1-0 risicati, ottenuti per pura casualità, o nella “flat” (che in gergo british vuol dire “piattezza”, un pò come una gomma bucata) di vittorie che passano inosservate e senza emozioni. Siamo fatti così…e fieri di avere questo spirito.
Ma veniamo alla gara col Torino :
Sarri, un pò preoccupato dalla sosta natalizia, aveva ben pronosticato il minutaggio nelle gambe del gruppo, 60 minuti, nei quali avremmo dovuto, se possibile, chiudere la gara, e, come spesso accade, ci ha azzeccato, visto che alcuni azzurri sono un pò calati dal punto di vista atletico nella mezz’ora finale, anche a causa di un richiamo di preparazione, confermato dall’allenatore tosco-napoletano nel post partita, in cui ha candidamente affermato che la gara andava chiusa con maggiore cinicità.
Gli azzurri ci hanno provato in effetti, finche’ le energie li hanno sostenuti, creando molto nel primo tempo (18 potenziali tentativi per andare a rete, tra tiri verso la porta e occasioni create) e andando al riposo con il minimo vantaggio, grazie ad un plateale svarione di Ghoulam (disattento in più di un’occasione), che ha procurato un evitabilissimo calcio di rigore.
Nella ripresa la traversa ha negato il 3-1 ad Insigne e l’inserimento di Mertens nel finale non è riuscito a produrre gli effetti sperati, sebbene il folletto belga, con le sue accelerazioni sia andato anche vicino alla rete (diagonale a fil di palo).
La sofferenza finale è scaturita dall’apprensione, più che da effettive occasioni gol del Torino, che pur ci sono state in un paio di circostanze, grazie ad una palla persa da Koulibaly (c’era fallo evidente su di lui, ma non si rischia il dribbling da ultimo uomo) e da qualche scorribbanda sulla fascia di Zappacosta (sempre dal lato di Ghoulam) e qualche buon moviomento di Maxi Lopez, subentrati nella ripresa.
Sarri è stato buon profeta nella conferenza post gara, “preannunciando” e “chiamandosi” il gol di Hamsik (“vorrei più gol da Hamsik”con il nuovo anno), che ha subito risposto all’appello, mettendo in rete con decisione da posizione defilata la preziosa rete del 2-1.
Insomma un Sarri “in versione Cassandra”, espulso per andare a fumare nella”smoking area”della tribuna (si scherza), unica soluzione plausibile e spiegazione ipotizzabile del suo allontanamento (avvenuto in concomitanza con quello di Ventura…reo di aver visto il film di Zalone…la scena dei timbri…il pugno sulla panchina).
L’analisi della partita
Sarri propone due varianti all’11 titolare, quella scontata di Valdifiori per Jorginho (squalificato) e quella meno prevedibile di David Lopez per Allan, per dare un pò di fisicità al reparto, già orfano di Jorginho, utile anche a contrastare la potenza fisica di Baselli.
Ventura si affida al suo 3-5-2
- con Glik in marcatura a uomo su Higuain, con ai lati Bovo e Moretti, per prendere a turno Callejon e Insigne che si accentravano dagli esterni.
- Sulle corsie esterne Molinaro-Callejon, con Bruno Peres a destra a percorrere tutta la fascia, chiuso spesso da Ghoulam (sul quale si è spesso allargato Quagliarella, per mettere pressione all’esterno azzurro, anello debole in fase difensiva).
In mezzo al campo i duelli Acquah-Hamsik e Baselli-Lopez, con Vives e Valdifiori in cabina di regia e a debita distanza.
Le punte, il duo Quagliarella e Belotti, preso nella morsa Koulibaly-Albiol.
Il Napoli. come anticipato e chiesto da Sarri, parte fortissimo, il Pipita sembra avere gran voglia e buona forma, provando subito il tiro a volo dalla lunga distanza (blocca Padelli).
La palla scorre veloce ed è bravo Valdifiori nelle verticalizzazioni, al 7° minuto, imbeccato da una gran giocata di Hysaj, Callejon si trova da solo davanti a Padelli e sceglie la sorpresa “di punta” sotto le gambe del portiere, invece del tiro a botta sicura, ed è bravo l’estremo difensore granata a intercettare di piede...grande occasione sfumata.
Sullo sviluppo del corner Higuain gira a rete, ma la palla esce fuori di poco.
All’11° altra buona occasione con Callejon che tira dalla distanza, ma il suo collo esterno viene intercettato da Padelli, che devia in angolo, con una gran parata, vista la traiettoria ad uscire e la visuale poco ampia, coperta dal duo Higuain-Glik. Veramente bravo il portiere granata.
Un minuto dopo ci prova Hamsik che calcia al lato su sponda di Insigne di testa.
Ancora Hamsik tenta l’inserimento su perfetta verticalizzazione di Valdifiori, ma Acquah intercetta e devia in angolo.
Insomma un assedio, con il Torino che non esiste in campo, con rari lanci per Belotti e Quagliarella, contenuti con puntualità da Albiol e Koulibaly, che chiudono con facilità ogni varco.
Un’occasione creata ogni 2-3 minuti per i primi 15 minuti, preludio dello spettacolare vantaggio azzurro di Insigne : azione con 14 passaggi che si conclude con l’assist di Callejon per Lorenzo, che fa partire un pallonetto di(o.. di) collo esterno dal limite, con parabola perfetta che si insacca beffarda al sette della porta di Padelli (questa non poteva proprio prenderla).
Un’azione e un gol degni del tridente del Barca, com magia finale di Insigne, che suggella la spettacolare trama creata dai compagni. Applausi a scena aperta e Napoli in vantaggio !!! Non si poteva pretendere un inizio anno migliore…
Gli azzurri allentano la pressione e il Torino non sembra dare segni di risveglio, ma dopo 5 minuti, da una palla persa da Callejon in mezzo al campo nasce un contropiede di Baselli, che si conclude con un tiro dal limite, per fortuna centrale.
Il Napoli tenta di portarsi sul 2-0, Insigne (da posizione Roma, quella defilata e difficile), ben servito da Higuain, calcia anche stavolta di prima intenzione, ma fuori (difficile riescano due giocate così in pochi minuti, Insigne poteva fare meglio, passare o rientrare, ma fa niente).
Un paio di pericoli intorno al 26° minuto, frutto di 2 distrazioni di Ghoulam, che prima sbaglia la diagonale e poi lascia colpire Quagliarella di testa sul secondo palo su cross di Molinaro dalla sinistra (al quale Hysaj lascia un pò di spazio). Ci pensa Reina a smanacciare sulla linea di porta.
Un pò di spazi lasciati in mezzo al campo al Torino, frutto di automatismi non perfetti con Valdifiori e Lopez in campo, ma è ancora il Napoli ad andare vicino al gol del 2-0, con Higuain, ben pescato da Koulibaly, che da posizione decentrata fa partire un gran tiro in diagonale, respinto da Padelli al centro area, ma nessun azzurro ha seguito l’azione per sfruttare la respinta del portiere.
Poco dopo la mezz’ora succede quello che non ti aspetti, Ghoulam stende Peres in area, entrando in scivolata, invece di accompagnarlo comodamente sul fondo (non era nemmeno in ritardo o saltato), ingenuità grave che ci riporta la mente il Ghoulam dell’era beniteziana, spesso incapace a difendere “in rerum natura” e avvezzo allo svarione, che ci costa il calcio di rigore contro : trasforma Quagliarella, che non esulta, con Reina che indovina l’angolo, ma non riesce a trovare la deviazione, con la palla che si infila tra le mani del portierone azzurro (sì proprio in mezzo, sarebbe bastato pochi centimetri più giù o più su per deviarla con la destra o con la sinistra).
Il Napoli reagisce d’impeto, prima Higuain calcia fuori di poco, poi al 41° il gol di Hamsik, che si inserisce con tempi perfetti in area, pescato da un assist magico di Insigne, che lo vede in un fazzoletto di uomini, Marek si avvicina alla porta e trafigge Padelli, scegliendo benissimo il tempo del tiro, deciso a segnare ed infilando il portiere sotto le gambe.
Napoli in vantaggio e primo tempo che si chiude sul 2-1.
Un vantaggio meritato e che sarebbe potuto essere più ampio, vista la mole di gioco e le occasioni create, un’infinità, vanificate da qualche errore di mira sottoporta e dall’errore di Ghoulam.
Molto bene i due centrali azzurri, meno gli esterni, con Ghoulam in giornata storta, autore di qualche distrazione di troppo. Utile Lopez, bravo Valdifiori (anche se copertura difensiva dei due non sempre perfetta). Finalmente il gol su azione del capitano.
Magico e decisivo Insigne, volitivo e propositivo Higuain, che gioca per la squadra e appare in buna forma, sempre prezioso Callejon, al quale manca solo il gol in campionato e nemmeno oggi è arrivato, ma assist e tanta corsa e copertura).
Nella ripresa il Napoli non parte fortissimo, ma contiene bene il Torino, senza rischiare nulla, aspettando l’occasione buona per colpire, che arriva al 60° con una punizione di Insigne che si abbassa sulla traversa.
Passano i minuti e gli azzurri sembrano essere meno brillanti, ma in controllo della gara, Sarri manda in campo Mertens per Insigne, nel tentativo di mettere la parola fine, Ventura sostituisce uno spento Belotti con un Maxi Lopez più pimpante e pericoloso.
Il Napoli abbassa un pò il baricentro e cala il pressing alto, sembra un pò in difficoltà in mezzo al campo e Sarri sostituisce Lopez con Allan per conferire maggiore dinamismo alla manovra e maggiore sicurezza alla fase difensiva. Ci prova dalla distanza un Higuain un pò stanco, ma il suo tiro è debole e Padelli blocca. Mertens non riesce ad avere la palla giusta per l’affondo vincente.
Nei minuti finali di apprensione con la doppia espulsione di Ventura e Sarri, che va a dirigere la squadra dalla tribuna, dove se ne va qualche sigaretta alla spicciolata. Sarà un caso, ma l’espulsione arriva dopo la palla persa da Koulibaly in mezzo al campo che porta un grosso pericolo, sventato da una chiusura da urlo di Hysaj, che salva partita e risultato.
Si soffre fino al termine, Mertens non la chiude di un soffio, Koulibaly respinge sull’ultimo assalto di Zappacosta (subentrato a Peres), sempre dal lato di Ghoulam, entra anche Chalobah, utile a tenere palla sino al termine.
Finisce 2-1 con altri 3 punti conquistati e canti e balli doverosi sotto le curve come da tradizione, con una sola parola “FROSINONE”.
Classifica gol+assist aggiornata. Siamo a 58 reti stagionali.
Hamsik torna al gol, Insigne fortifica il suo score di prestigio stagionale, Callejon non segna, ma fa l’assist.
Higuain 18+4= 22
Insigne 9+8 = 17
Mertens 7+3 = 10
Callejon 6+4= 10
Hamsik 4+5= 9
El Kaddouri 2+6= 8
Allan 3+5= 8
Gabbia 5+2= 7
Jorginho 0+4= 4
Valdifiori 0+2 = 2
Ghoulam 0+2 = 2
Chalobah = 1 +0= 1
Maggio 1+0 = 1
Lopez 0+1= 1
Chiriches 1 +0= 1
Albiol 0 +1 = 1