Seppur in ritardo inizia il mercato azzurro che in gran parte non può prescindere da schemi e intendimenti dell’allenatore e che, almeno sulla carta, non dovrebbe prescindere dalle indicazioni del D.S., anche se il Presidente De Laurentiis ci ha abituati ad assistere ad acquisti trattati in prima persona direttamente con i Presidenti delle altre squadre, saltando il passaggio con gli agenti dei calciatori, che proprio non ama.
Questo passaggio diretto, bypassando gli Agenti, non è stato sempre proficuo, o almeno fonte di grandi ritardi, dal momento in cui un accordo per l’acquisto del cartellino lo puoi pure trovare, ma l’accordo economico con il calciatore passa giocoforza per il suo Agente, in qualche occasione forse anche un pò risentito del suo accantonamento in fase di trattativa “ab origine”.
La lungaggine eccessiva dei contratti del Napoli e le difficoltà insite nelle clausole e il tentativo di limare ogni dettaglio (spesso con trattative al ribasso) ha creato veri e propri tormentoni con trattative che si sono prolungate ben oltre il previsto e il prevedibile, che si sono arenate sui diritti di immagine, sui bonus, e che talvolta hanno pure avuto un ruolo decisivo nello sfumare di accordi ormai parsi ai più raggiunti, spiazzando anche gli addetti al mercato più seri e competenti (vedi Gonalons, Kramer, Fellaini per citarne alcuni solo l’anno scorso).
IL RUOLO del BILANCIO
Abbiamo detto del ruolo fondamentale del bilancio (nell’ articolo di venerdì) in ogni sessione di mercato, che condizionerà inevitabilmente anche la presente, ma vediamo di cosa dispone il Napoli.
Al 30 giugno 2014 72 milioni di riserve (di cui 42 di liquidità), parte delle quali serviranno per coprire il rosso a bilancio di quest’anno, determinato da un monte ingaggi ancora alto e da ammortamenti cospicui, conseguenze della presenza in rosa di calciatori con ingaggi alti, alcuni giustificati da prestigio e prestazioni, altri un pò meno (come ad esempio Zuniga, in pratica assente da 2 anni e con un ingaggio di 3,2 milioni netti, 6,4 lodi o come Gargano che ne percepisce 1,7 netti, pari a 3,4 lordi).
Apprezzabile il tentativo, anche per la presenza di Benitez, del Presidente di tenere i migliori nell’annata appena conclusasi e di accollarsi per la prima volta nella sua era un rosso cospicuo, anche se non certo drammatico per la presenza delle riserve e ben al di sotto dei parametri del Fair Play Finanziario, che stando alla accurata politica del Napoli per ora ci fanno il solletico.
Come detto, a fronte di entrate che si attesteranno intorno ai 140-150 milioni quest’anno e che saranno su per giù le stesse dell’anno precedente, monte ingaggi e ammortamenti subitanno un drastico e comunque sostanziale ribasso, per cui ci sono sufficienti risorse per operare bene sul mercato, anche non cedendo nessuno.
Ovviamente non sarà così e qualche cessione verrà effettuata, sia dal punto di vista tecnico (probabili le partenze di Rafael, Andujar, Mesto, Henrique) sia dal punto di vista economico per la riduzione del monte ingaggi (Zuniga, Inler, Gargano), con Callejon con ogni probabilità sul piede di partenza e dalla cui cessione potranno eventualmente arrivare danari freschi per effettuare un mercato ancora più cospicuo e produttivo.
Higuain merita un discorso a parte, e per il quale abbiamo già detto che qualora dovesse o volesse andare via non potrebbe che partire solo in caso di offerta superiore ai 60-70 milioni, perchè non è stato ammortizzato il suo costo se non al 70 % (quindi al prezzo per un’eventuale cessione sottraete almeno 12 milioni di minusvalenza nel caso). Cederlo a 40 milioni non è ipotizzabile, visto che De Laurentiis potrebbe scontentare la piazza, guadagnando solo 28 milioni, il che è lontano anni luce dagli intendimenti del Presidente e dal suo modo di concepire gli affari (ricordiamo che Cavani è stato ceduto a 70 milioni , di cui ben 64 di plusvalenza, ossia di attivo netto a bilancio).
Dedicherò al mercato ampio spazio, ruolo per ruolo, indicando sia il valore economico di ogni giocatore, sia la situazione contrattuale per capire meglio le strategie riguardanti ogni singola operazione in uscita e poi anche in entrata., in appositi articoli a partire da questa settimana.
GLI SCHEMI di SARRI
Oltre alla fattibilità economica è normale che gli acquisti vadano fatti in relazione a quelli che sono i dettami tecnico-tattici dell’allenatore.
Tutti si sono sbiizzarriti a fare ipotesi di acquisti (come sempre alcuni fantasiosi) e a decantare lo schema di Sarri, che in realtà è un allenatore eclettico e duttile, forse da questo punto di vista l’opposto di Benitez, accusato da molti di essere sin troppo integralista (soprattutto avendo a dispozizione alcuni elementi poco adatti al suo schema o che strada facendo si sono rivelati tali).
Ad Empoli ha praticato 2 schemi, con varianti a seconda dei giocatori a disposizione domenica per domenica e ovviamente senza tralasciare lo schema tatico dell’avversario :
il 4-4-2, con rombo a centrocampo, tanto da poter leggere lo schema con il 4-3-1-2 (con i 2 attaccanti con caratteristiche diverse, di seconda e prima punta), oppure il 4-3-2-1, con 2 trequartisti dietro una sola punta.
Sarri conosce a menadito tutti gli schemi possibili, non a caso è chiamato “Mister 33″ (per gli schemi che insegna,33) e non è escluso che a Napoli, avendo Insigne e Mertens che giocano larghi (e fino a prova contraria anche Callejon), non possa adottare anche un 4-3-3.
La squadra è schierata con 4 difensori in linea e gioca con baricentro molto alto, con i terzini che dovranno essere molto bravi in fase difensiva per sopperire a un centrocampo votato al gioco e in cui saranno presenti calciatori che sanno e dovranno saper giocare la palla.
Dalla parte del terzino più offensivo potrebbe giocare un centrocampista di maggiore copertura e viceversa, nel caso disponga di uno poco abile a difendere e uno più bravo ad offendere.
Una delle novità più consistenti è la presenza del mediano davanti alla difesa. Uno che sappia difendere, ma che sappia anche costruire e dettare i tempi di gioco. Un elemento tattico imprescindibile e poco visto a Napoli nell’era De Laurentiis.
Ad Empoli è stato Valdifiori, uno dei migliori del Campionato scorso nel ruolo in assoluto, quindi, nonostante la sua non più giovanissima età potrebbe anche arrivare a Napoli, come si vocifera con insistenza da un pò di tempo.
Il Napoli potrebbe anche trattenere Jorginho che, almeno sulla carta, possiede doti adatte al centrocampo e allla filosofia di gioco di Sarri, che prevede una fitta rete di passaggi in velocità, per cui la tecnica del brasiliano potrebbe essere adatta. Jorginho, tra l’altro che ha soli 23 anni, e pertanto non può essere giudicato per una stagione negativa in un ruolo non proprio congeniale ed in un centrocampo a 2, in cui ha dimostrato di non saper svolgere tutte e due le fasi.
La circostanza che mi induce a riflettere è il potenziamento muscolare del brasiliano, che, nel tentativo di venire strutturato per aumentarne la muscolatura per svolgere con profitto anche la fase difensiva, è stato snaturato ed ha modificato le sue condizioni fisiche in peggio, ha perso agilità, una delle sue doti principali, si è appesantito, perdendo fiducia anche nei suoi mezzi tecnici. Vedremo se il Napoli lo riscatterà e punterà su di lui come vice Valdifiori (se arriverà) o se lo lascerà al Verona, visto che vi è compartecipazione sul suo cartellino, che andrà risolta entro il 30 giugno prossimo.
Gli altri due centrocampisti a spalleggiare il regista, come detto, dovranno essere uno più interditore e uno più difensivo, ma entrambi dovranno saper giocare bene il pallone.
Hamsik potrebbe fare l’interno sinistro, partendo da posizione più arretrata rispetto allo schema di Benitez, ma potrebbe fare anche il trequartista all’occorrenza, come avvenuto spesso anche con Mazzarri (molti avversori di Benitez lo dimenticavano).
Probabile l’arrivo di almeno 2 centrocampisti quindi (si parla di Valdifiori, ma concretamente anche di Allan, buon elemento, che ben si adatterebbe alla filosofia di gioco di Sarri) e potrebbe partire qualcuno (su tutti Gargano e Inler, ma non è certo per ora).
In attacco gli uomini, tra trquartisti, seconde e prime punte saranno di sicuro 3 in campo, quindi ne servirebbero 6 in rosa e il Napoli attualmente ne ha 8, quindi anche in caso di partenza di 2 elementi non è detto che si intervenga sul mercato, dando per scontato che Hamsik giocherà a centrocampo, ci sarebbero : Mertens, Insigne, Gabbiadini, Higuain e Zapata, oltre a Callejon e De Guzman.
Fatte queste premesse generali vi rimando ai prossimi appuntamenti per entrare nei particolari e valutare ruolo per ruolo, reparto per reparto i singoli elementi da cedere e da acquistare, con le rispettive situazioni contrattuali, in rapporto anche al bilancio societario.
Tre mesi di mercato da vivere insieme come sempre.