l Napoli vince 1-0 la gara di ritorno contro il Trabzonspor al San Paolo, con rete di De Guzman, e si qualifica agli ottavi di finale dell’Europa League, dopo la sonante gara di andata, un 4-0 con cui aveva già messo al sicuro il passaggio del turno, rendendo una formalità la gara in casa.
Dopo aver rilanciato le proprie chances in campionato, arrivando a un tiro di schioppo dal secondo posto, soli tre punti separano gli azzurri dalla Roma, i partenopei eguagliano il posizionamento ottenuto l’anno scorso in Europa, approdando agli ottavi di finale della Coppa, dove furono eliminati dal Porto, in una sfortunatissima gara di ritorno, dominata per lunghi tratti, ma pareggiata per 2-2 al San Paolo, dopo la sconfitta di misura rimediata in Portogallo nell’andata (1-0 per i Dragoes ad Oporto).
Prima di Benitez, nell’era De Laurentiis, mai si erano raggiunti gli ottavi di finale della Coppa (anche se ottenuti quelli della Champions, nell’indimenticabile gara col Chelsea di Di Matteo), in cui il Napoli si giocherà le sue chances per approdare ai quarti contro la Dinamo Mosca, avversario forte e temibile, con giocatori di esperienza e tecnicamente validi (12 marzo-19 marzo le date in cui si disputeranno idue incontri, il primo al San Paolo ed il ritorno a Mosca).
LA GARA contro Il Trabzonspor
Benitez può applicare con relativa calma un ampio turn over in vista della decisiva sfida di Torino, sponda granata, di domenica (ore 20,45) e, forte del risultato ottenuto all’andata, schiera molti uomini impiegati di rado nelle ultime gare.
Ripropone Rafael tra i pali, dopo lo stop impostogli dalle non brillanti prestazioni, oltre a Mesto, Henrique, Britos, Inler e Jorginho. In attacco turno di riposo per Hamsik e Gabbiadini, dentro De Guzman, Callejon, Mertens (squalificato in campionato) e Higuain al posto di Zapata, per non far perdere fiato e forma al Pipita e concedergli uno sprazzo ulteriore di vetrina europea.
L’allenatore Aynal, che non crede nei miracoli, propone schieramento speculare, 4-2-3-1, sperando almeno di contenere il passivo.
NAPOLI (4-2-3-1) – Rafael; Mesto, Henrique, Britos, Ghoulam; Inler, Jorginho; Callejon, De Guzman, Mertens; Higuain
TRABZONSPOR (4-2-3-1): Hakan Arıkan; Salih Dursun, İshak Doğan, Aykut Demir, Bosingwa; Mehmet Ekici, Medjani, Fatih Atik; Özer Hurmacı, Óscar Cardozo, Erkan Zengin
Ritmi da amichevole estiva e poca enfasi, per una partita da gestire, che il Napoli affronta con la giusta dose di attenzione e di impegno.
Dopo una prima fase non certo elettrizzante è De Guzman al 18° minuto (sempre quello il minuto clou delle gare degli azzurri) a sbloccare il risultato, correggendo al volo in rete un tiro di Callejon deviato dal portiere turco a centro area.
Il Napoli non trova la reazione dei turchi e con estrema facilità cerca il raddoppio con Callejon, che proprio non riesce a segnare in questo periodo, sfortunato in almeno due conclusioni.
Ci provano anche Mesto e Higuain, ma si va negli spogliatoi sull’1-0, con Rafael inoperoso sino a due minuti dal termine, quando compie un buon intervento sull’ala sinistra Zengin, ribattendo la sua conclusione, sulla quale i turchi segnano anche, ma in fuorigioco.
Se il primo tempo non è stato esaltante, la ripresa è da vera e propria amichevole. Dopo 15 minuti esce Higuain e entra Zapata.
Il Napoli sfiora il raddoppio in numerose occasioni, soprattutto con Callejon, con il portiere turco abile a negargli la gioia del gol, al pari del palo alla sua destra, centrato in pieno dallo spagnolo con una conclusione dalla distanza.
I turchi ci provano di tanto in tanto, ma senza particolari problemi per Rafael, che para con facilità un paio di conclusioni.
I cambi ne finale di gara, Gabbadini per De Guzman e Hamsik per lo sfortunato Callejon, non cambiano la sostanza della gara, che si chiude sull’ 1-0 per gli azzurri.