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Si sfoglia la margherita per il centrocampo : Gonalons, Sandro e il Jefecito

E’ sicuramente questo il reparto dove il Napoli deve intervenire maggiormente, la protezione difensiva e la qualità della squadra risiedono nella mediana e Benitez sa perfettamente della necessità di rinforzarla per la crescita tecnica del progetto.

Bisogna aggiungere al reparto qualità, fisicità ed esperienza per ambire a traguardi prestigiosi, non a caso Rafa ha indicato in Mascherano il centrocampista ideale, capace di aggiungere tecnica e spessore ed esperienza, nonostante la sua non più giovane età (30 anni).

Ovviamente Mascherano non è il solo elemento nella lista stilata dal tecnico, considerate le non poche difficoltà derivanti dalla trattativa con il Barcellona e rappresentate soprattutto dall’ingaggio oneroso (5,5 milioni).

Confermatissimo Jorginho (per il quale bisognerà riscattare subito la metà dal Verona, soprattutto alla luce della nuova normativa che vieta le comproprietà da luglio 2015, con l’Italia che finalmente si adegua alla normativa europea, che non prevede questo tipo di soluzione), Inler è stimato ed apprezzato da Benitez e, nonostante i rumors di mercato su di lui (provenienti dalla madre patria Turchia) non si muoverà da Napoli, considerando i quasi certi partenti Berahmi e Dzemaili, con contratti prossimi alla scadenza e non del tutto adatti al centrocampo voluto da Benitez.

Dzemaili è una mezz’ala e non un mediano e non si è adattato allo schema di Rafa, nonostante qualche buona gara e il discreto score realizzativo (molte le richieste di mercato per lui, dalla Germania e dall’estero, ma con un buon mercato anche in Italia, lo cercano con insistenza Fiorentina e Milan). Il Napoli lo potrebbe utilizzare come pedina di scambio con la Lazio per Candreva o con il Tottenham nella trattativa per Sandro e Lamela.

Berahmi, il nostro guerriero, dopo un’annata in chiaro scuro (ci ha messo del suo anche l’infortunio al piede) ha capito che le sue doti tecniche, non eccelse, non gli assicurano per niente un posto fisso in squadra, in una mediana che ha il compito di costruire e creare il gioco, oltre che essere deputata all’interdizione. Di comune accordo le parti hanno deciso di separarsi e su Valon si è subito fiondato Mazzarri, che ovviamente lo reputa un perno fondamentale per il suo schema di gioco, come dimostrato a Napoli. Ancora divergenze tra domanda e offerta, con l’Inter che offre 6 milioni e il Napoli che non lo vuole cedere a meno di 10, tantomeno all’Inter. C’è anche il Tottenham sul giocatore, che potrebbe essere inserito come pedina di scambio in una trattativa con 2 calciatori degli Spurs che piacciono parecchio, il centrocampista brasiliano Sandro e il pallino di De laurentiis (e anche mio preferito) Lamela.

Il Napoli, oltre a questi 4 centrocampisti, ha in rosa (oltre a Henrique, che può svolgere il ruolo egregiamente all’occorrenza), anche Radosevic, che dopo 2 anni di apprendistato, tra panchina, primavera e qualche rara apparizione, dovrà trovare spazio altrove per giocare con continuità, molto probabilmente in prestito, per non bruciare sul nascere l’investimento fatto, sebbene non cospicuo (2,3 milioni). Lo cercano Chievo ed Empoli.

Cigarini e Gargano, in comproprietà con Atalanta e Parma, potrebbero riscattati dalle rispettive squadre e dalle loro cessioni il Napoli potrebbe ricavare 4-5 milioni (2,2 per il riscatto dell’Atalanta e circa 2,5 per Gargano dal Parma).

Non vanno dimenticati anche gli ex primavera Palma (in prestito in Lega pro prima al Vicenza, dove ha fatto solo panchina, e da gennaio alla Paganese, dove ha giocato l’intero girone di ritorno) e Fornito (in prestito al Pescara, dove non ha mai visto il campo di gioco, troppo alto il salto in B, per un giovane come lui, evidentemente). Entrambi dovranno trovare spazio per giocare e si profilano altri 2 prestiti in Lega pro.

Resta l’enigma Donadel , rinato (si fa per dire) a Verona, dove ha giocato un pò di più, con il Napoli che gli ha pagato gran parte dell’oneroso ingaggio (di circa 1 milione), ha un altro anno di contratto espero che qualcuno se lo accolli.

Per quanto riguarda gli acquisti, veramente molti i nomi circolati : su tutti quelli di Mascherano e Gonalons, entrambi apprezzati da Benitez e compatibili (uno non esclude l’altro, anzi), ma arrivare a loro non è per niente facile e scontato, anche se non impossibile e così sono nati ormai da un anno due veri e propri tormentoni di mercato:

MASCHERANO E’ il preferito indiscusso di Benitez, ha 30 anni e le giuste caratteristiche tecnico tattiche. Esperto, duttile e leader (non a caso il suo soprannome è il “Jefecito”). Molte le difficoltà ad ingaggiarlo, non solo il costo 15-20 milioni, la principale è l’ingaggio di 5,5 milioni. Ha un contratto che lo lega al Barca sino al 30 giugno 2016 e lui ambisce ad un contratto, l’ultimo importante della carriera, sino al 2018. Ha un sogno nel cassetto, quello di tornare a giocare a centrocampo e Benitez, per convincerlo a trasferirsi a Napoli, ha usato proprio quest’arma, promettendogli di impiegarlo così e non più da difensore centrale, come ultimamente (da 2 anni a questa parte) si è ritrovato, per ragioni di necessità, a giocare nel Barcellona. Il cambio di allenatore nel Barca, con la partenza di un deludentissimo Tata Martino e l’arrivo del blaugrana Luis Enrique (dopo l’esperienza di Roma e la discreta annata al comando del Celta Vigo) ha complicato le cose e reso ancora più enigmatica la già impervia trattativa con gli azzurri. Il nuovo allenatore ha espresso (almeno come intenzione) la volontà di trattenerlo e di riportarlo in mezzo al campo, ma ciò sarà possibile solo attraverso la proroga del contratto sino al 2018. De Laurentiis, in attesa delle decisioni tra il giocatore eil suo club di appartenenza, si è detto possibilista sulla trattativa, ovviamente a determinate condizioni, che prevedono un a sostanziosa e cospicua riduzione dell’ingaggio del calciatore, spalmato in più annualità,(DeLa non avrebbe mai voluto spendere queste cifre per un 30enne, e lo ha dichiarato apertamente in più di un’occasione) e soprattutto il prestito (gratuito o leggermente oneroso che sia). Difficile e molto poco praticabile la soluzione del prestito e qusi impossibile che il Napoli investa 50 milioni, tra costo del cartellino e ingaggio lordo del calciatore, in un’operazione che potrebbe compromettere in questi termini il resto delle operazioni di mercato in entrata. Pertanto, si attende con speranza veramente flebile.

Sono spuntate le prime cifre, non credibili, di un’offerta di un quadriennale a 4,5 milioni, ma non credo proprio che il Napoli potrà spingersi oltre i 3,5 milioni per un contratto di 4 anni, che garantirebbe al calciatore ben 14 milioni netti (28 lordi), il che significherebbe oltre al costo, un investimento già di per sè molto oneroso, di quasi 50 milioni (uno sproposito per un 30enne, che tra 4 anni non avrà più mercato e che di sicuro non è un investimento). Chi vivrà vedrà.

GONALONS E’ un altro che Benitez ha messo in cima alla sua lista da un anno, dallo scorso mercato estivo e soprattutto da gennaio, quando Maxime sembrava ormai destinato a diventare il rinforzo invernale degli azzurri. Aulas, il presidente del Lione ha fatto saltare l’affare, bloccando un’operazione ormai già conclusa, con accordo già trovato tra il Napoli e il calciatore (con contratto di 1,6 milioni a stagione più bonus). Il veto posto da Aulas ebbe il duplice effetto di far saltare l’affare e di complicare anche il mercato azzurro (non tutti i mali vengono per nuocere, tant’è che il Napoli prese Henrique), facendo imbestialire De Laurentiis, che pure aveva aumentato l’offerta iniziale, spingendosi ad offrire quasi 12 milioni. La situazione attuale è in stand bye, anche se in molti danno per prossima la chiusura dell’affare, ma stavolta De laurentiis non scenderà a patti con Aulas, dopo lo sgarbo subito, e non aumenterà la sua offerta, ferma a circa 12 milioni, contro i 17-18 richiesti dal Lione. In molti ritengono che si chiuderà a 14 milioni e che ci sarebbe già l’accordo con il calciatore a 1,8 milioni a stagione, bonus inclusi. Intanto Gonalons, rimasto in patria a gennaio, anche per giocarsi un postio al Mondiale brasiliano, è stato escluso dalla lista definitiva della Francia e questo potrebbe esseere un altro indizio importante per il suo approdo a Napoli, visto che potrebbe iniziare subito il ritiro e ambientarsi in vista del preliminare di Champions. Anche per Gonalons si dovrà attendere, ma non molto, tutti lo danno come in prossimità, io ci posso anche credere, ma con le dovute cautele.

Terza scelta, ma solo in ordine temporale, è rappresentata da Sandro del Tottenham, il brasiliano, 25 anni, vero mastino del centrocampo, sarebbe l’alternativa a Mascherano e/o a Gonalons, Fisico possente (1,87), vale meno di 15 milioni e ci sono anche Inter (che offrirebbe Guarin in contropartita) e Chelsea su di lui. Il Napoli sembra averne offerti 10 e il Tottenham sarebbe propenso a cederlo per 14-15 (si era parlato di fantomatici 20, cifra fuori mercato e non veritiera). Gli azzurri hanno molte contropartite da offrire (si è parlato di Berahmi, Dzemaili, Pandev e addirittura di Vargas) e con il Tottenham potrebbero anche imbastire la trattativa Lamela. Molti credono che il nome di Sandro sia utilizzato per convincere Aulas ad abbassare le pretese per Gonalons, visto che i due hanno simile posizione in campo (anche se non incompatibili tra loro). Si potrebbe chiudere intorno ai 12 milioni, qualora venisse confermato l’interesse concreto per il centrocampista.

Ovviamente il Napoli ha già individuato le alternative ai 2 tormentoni e veramente infiniti i nomi circolati. Ecco quali :

Gundogan (il mio preferito), ha appena firmato il rinnovo col Dortmund sino al 2016, ma questo non esclude una sua cessione (non se ne parla da un pò e tutto lasciapresagire che non ci sarà una vera e propria trattativa, anche se io continnuo a sperare) Suarez dell’Atletico Madrid (grande qualità e acume tattico, gestito da Quilon il cartellino, è uno dei centrocampisti di cui Simeone si potrà privare, con l’Inter in agguato), Parolo del Parma (nome buono in ogni sessione di mercato, anche se è pronto per una squadra di alta classifica, che con ogni probabilità non sarà il Napoli, con la Lazio che è avanti nella trattativa per prenderlo), Javi Garcia del M.City (nome sempre in voga e stimato da Benitez per le sue indiscusse qualità tecniche. Anche lui seguito da Quillon, attenzione). Capoue era a gennaio, ora non più. Lucas Leiva, centrocampista del Liverpool, che a me non piace per niente, accostato da sempre agli azzurri, non è una soluzione valida. Javi Martinez del Bayern Monaco, sarebbe un acquisto eccezionale (poco impiegato da Guardiola quest’anno, che gli ha preferito spesso anche Lahm in mezzo al campo, costa uno sproposito, acquistato dal Bayern per 40 milioni, ne vale almeno 30 e ha un ingaggio alto di oltre 3 milioni, ma ha solo 24 anni). Song del Barcellona, di cui si è parlato a gennaio e che allo stato non rappresenta un obiettivo concreto.

Sfumato Fernando del Porto, che finirà al Mancheste City per circa 15 milioni.

Ma vediamo chi c’è, chi resta e chi parte.

BERAHMI Confermato a furor di popolo l’anno scorso. Il terzo top player del Napoli dopo Cavani ed Hamsik, per rendimento e abnegazione nel Napoli di Mazzarri. Preziosissimo tatticamente e per gli equilibri della squadra. Arrivato con un certo scetticismo a Napoli (da parte di chi evidentemente non lo conosceva bene), voluto da Mazzarri (che lo porterebbe volentieri all’Inter, ma De Laurentiis e tutti noi non glielo daremo mai se non per cifre congrue e favorevoli) ha strabiliato tutti per il numero di palloni recuperati e per la grinta messa in campo in ogni gara .  Ingaggio di 1,4 milioni e contratto in scadenza nel 2016. Benitez ha avuto la possibilità di valutarlo ed ha compreso che le doti di lottatore e di recupera palloni non potevano bastare per il suo centrocampo, almeno per garantirgli un posto in prima fila. Per questo, di comune accordo, le parti hanno deciso di separarsi in caso di offerta congrua, ossia di 10 milioni. Mazzarri farebbe carte false per portarlo all’Inter, ma l’offerta di 6 milioni è bassina e penso che non si riuscirà a chiudere nemmeno a 8. Non è da scartare la pista Tottenham, ma al momento resta solo un’ipotesi razionale, ma fantasiosa. Quel che è certo è che partirà.

DZEMAILI Era diventato un titolare inamovible e un cecchino infallibile nelle ultime 10 giornate, quando Mazzarri l’ha spostato 5-10 metri più avanti, sulla linea di Hamsik, facendolo agire da mezz’ala a destra (con Marek a sinistra) e consentendogli, più vicino alla porta, di sfruttare le sue armi migliori : il tiro dalla media e lunga distanza, l’inserimento palla al piede (ha una accelerazione fulminante , ma partendo da dietro, spesso, vanificava il primo dribblig perdendo il pallone) e negli spazi e anche l’assist. Con Benitez è arretrato di nuovo a centrocampo e il mediano non è proprio il suo ruolo ideale. Ha segnato con discreta continuità, ma non basta per la riconferma. Contratto sino al 2015 e 1 milione di ingaggio. Ha molto mercato all’estero (lo vorrebbe il Borussia M.), ma anche in Italia ha molti estimatori, tra i quali la Fiorentina e il Milan (si è ipotizzato uno scambio con Pazzini, buono per il posto da vice Higuain, ma anche per giocare in coppia con il bomber argentino).  Ci dispiace un pò, ma è destinato a partire ed il Napoli potrà monetizzare, quantomeno racimolando 6 milioni, il suo valore minimo. Partirà.
Il Napoli lo potrebbe utilizzare come pedina di scambio con la Lazio per Candreva o con il Tottenham nella trattativa per Sandro e Lamela.

INLER Dopo una stagione grigia con Mazzarri, in azzurro non ha mai espresso tutte le potenzialità e ha giocato sprazzi di buon calcio, sempre alternando prestazioni negative ad altre più convincenti.. Un calo improvviso che ne ha messo in discussione la permanenza in azzurro. Benitez lo stima e lo ha fortemente voluto recuperare alla causa, avendolo chiesto quando era allenatore del Liverpool. Una stagione in chiaro scuro anche quella appena trascora, nella quale ha penato parecchio nel centrocampo a due, impegnandosi e meritando la fiducia dei Rafa, soprattutto nel periodo in cui, dopo l’nfortunio di Berahmi, ha dovuto tirare la carretta insieme a Dzemaili, quando ancora non c’erano jorginho e Henrique. Ingaggio di 1,4 milioni, come Berahmi, e contratto in scadenza nel 2016, resterà in azzurro, nonostante abbia mercato e le richieste per lui non manchino, anche perchè non si può smembrare l’intero centrocampo, con Berahmi e Dzemaili già sul piede di partenza.

JORGINHO rivelazione del Verona di inizio campionato, centrocampista tecnico e geometrico (nasce trequartista), ma anche di buona corsa e dinamismo, ha stupito tutti gli addetti ai lavori, risultando uno dei più forti centrocampisti della serie A, a dispetto della sua giovane età, 21 anni, acquisto ottimo per il presente e in prospettiva futura. Nonostante gli scettici di turno ha convinto anche nel centrocampo a 2, mostrando una maturità tattica e uno spessore tecnico notevole, considerati, altresì, gli ampi margini di miglioramento. In comproprietà con il Verona, pagato 5 milioni per la metà, come detto, il Napoli dovrà acquisirne subito l’intero cartellino e ha già proposto di rilevarlo cedendo Maggio al Verona in cambio della metà del brasiliano. Ha un contratto quinquennale a meno di 1 milione a scalare. Confermatissimo, sarà con noi a lungo.

RADOSEVIC Arrivato dall’Hajduk Spalato a gennaio 2012 per 2,3 milioni di euro , croato, appena 20 anni, Mazzarri che non dà spazio ai giovani, lo ha fatto aggregare alla Primavera, portandolo anche in panchina talvolta , lui che conta anche già qualche presenza con la nazionale croata. Centrocampista tutto muscoli e grinta, con geometrie semplici e gran tiro da fuori. E’ ancora acerbo e tutta da scoprire la sua evoluzione.Benitez ha preferito tenerlo in rosa per farlo crescere, ma è arrivato il momento di calcare i campi da gioco. Per questo sarà ceduto in prestito. Su di lui rumors per Empoli e Chievo.

DONADEL Un grave infortunio muscolare nella prima stagione lo ha messo out per tutto l’anno, ma nelle rare volte in cui è stato impiegato è stato a dir poco inguardabile. Nessuno se l’è accollato ed è andato in prestito al Verona all’ultimo minuto del mercato a costo zero per gli scaligeri. Il Napoli si è accollato il suo stipendio (o in parte) di ben 900mila euro. Ora si dovrà capire dove andrà.

GARGANO In prestito oneroso (1,5 milioni) all’Inter e diritto di riscatto in favore dei nerazzurri per altri 5,5 milioni. Ha deluso e l’Inter non lo ha riscattato, quest’anno. Fischiato spesso dai suoi tifosi per i suoi consueti passaggi fuori misura. dopo aver fatto ritorno a Napoli, dove non aveva spazio, fischiato dai tifosi e accusato di “alto tradimento” per le sua dichiarazioni d’amore non tanto velate all’Inter (sicuro di essere diventato nerazzurro a vita…invece…). E’ stato ceduto al Parma ed il Napoli ha scongiurato la possibilità di una difficile convivenza, risparmiando l’ingaggio di ben 1,7 milioni annui. Il Parma ha già dichiarato di essere pronto a riscattarlo per circa 2,5 milioni.

CIGARINI Ormai da due anni all’Atalanta, prima in prestito, poi in comproprietà con diritto di riscatto a favore degli orobici per 2,2 milioni di euro. L’Atalanta ha mentenuto le promesse e lo ha riscatterà , versando quanto dovuto per l’altra metà o il Napoli preferirà riprenderselo per poi cederlo altrove ???

MAIELLO Una delle promesse del centrocampo, al Crotone per 2 stagioni, proveniente dalla Primavera azzurra, il primo anno in prestito (26 presenze), il secondo in comproprietà (36 gare e 5 gol in B con la maglia dei calabresi).  Napoli e Crotone hanno rotto ogni trattativa per il rinnovo della comproprietà ed il Crotone non ha riscattato la metà del calciatore che, rientrato, quindi, a Napoli è stato ceduto in prestito alla Ternana, dove ha giocato un buon campionato. Di certo non tornerà in azzurro. Vedremo quale sarà il suo destino.

PALMA e FORNITO Sono i due centrocampisti centrali della primavera azzurra, 20 anni il primo, centrocampista di quantità dai piedi buoni , maggior talento e tecnica per il secondo, entrambi sono stati nella nazionale under 20. Il primo è andato in prestito al Vicenza in lega pro, il secondo al Pescara in B alla corte di Marino, ma non hanno giocato mai, tant’è che palma da gennaio è andato alla Paganese.

 
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