Il Napoli non molla la presa e continua l’inseguimento alla Roma insieme alla Juventus (vincente 1-0 a Parma), battendo il Catania al San Paolo con reti dello stupefacente Callejon e del figliol prodigo Hamsik, che è tornato al gol (di pregevole fattura il suo bolide di sinistro dal limite dell’area) e a mostrare in parte qualche pezzo del suo repertorio.
Gli azzurri erano obbligati a vincere, come lo sono dall’inizio del campionato per stare dietro alla Roma dei record, e non hanno tradito le attese, disputando una buona gara, che si è messa subito in discesa grazie alle prodezze di Marek e Callejon, a segno nei primi 20 minuti.
Un brutto infortunio a Mesto dopo soli 5 minuti di gioco, oggi a controllo dal prof. Mariani per verificare la gravità dell’infortunio riportato al ginocchio, ha costretto Benitez a mandare in campo il debuttante Uvini, schierando il giovane brasiliano da terzino destro bloccato.
Proprio dal lato destro è partita l’azione del gol del Catania, che ha accorciato le distanze al 25° minuto, grazie ad una cattiva disposizione difensiva degli azzurri, che si sono fatti sorprendere da un tacco di Maxi Lopez dal limite dell’area che ha servito in profondità sulla destra per Biraghi, sul cui cross dal fondo Castro, non chiuso da Armero, colpiva di prima intenzione fulminando di collo piede l’incolpevole Reina.
Gli azzurri hanno creato palle gol a iosa durante tutta la gara, fallendo il bersaglio di centimetri e facendo fare un figurone al portiere catanese Andujar, autore di almeno 5-6 interventi decisivi, che non hanno consentito al Napoli di chiudere la gara e hanno permesso al Catania di restare in partita sino all’ultimo secondo, evitando un passivo che poteva essere decisamente più pesante.
Ma veniamo alla gara :
Benitez deve fare a meno degli infortunati Britos e Zuniga (ormai assenti già da 4 gare) e dello squalificato Maggio e decide di schierare la collaudata coppia di difensori centrali Albiol-Fernandez davanti a Reina, lasciando di nuovo in panchina Cannavaro. Scelta obbligata gli esterni difensivi con Mesto e Armero unici disponibili.
In mezzo al campo Inler finalmente a riposo (seconda gara sulle 14 disputate) e Dzemaili viene schierato accanto a Berahmi.
In attacco è per Mertens il turno di riposo, dopo 3 gare disputate a mille all’ora, con Insigne che riprende il posto sull’ala sinistra e gioca con Hamsik, Callejon e Higuain.
Il neo allenatore degli etnei De Canio non ha avuto una partenza esaltante (0-0 con il Sassuolo al debutto casalingo e travolto per 4 reti a 0 a Torino contro la Juve) e deve fare a meno del “toro” Bergessio, messo fuori causa per lungo tempo da un intervento killer di Chiellini nel turno infrasettimanale, schiera una difesa a 4 davanti al gigante argentino Andujar, con Alvarez a destra, Legrottaglie e il giovane Gyomber centrali e Capuano a sinistra, in mezzo al campo Izco, Tatchidis e Almiron e Biraghi, Castro sulla destra in appoggio all’unica punta Maxi Lopez.
Il Catania parte forte con un pressing alto che cogli un po’ di sorpresa gli azzurri e dopo 5 minuti si infortuna Mesto ed entra Uvini.
Al 9° minuto prima azione pericolosa degli azzurri con ottimo scambio Hamsik-Armero sulla fascia sinistra, cross al centro del colombiano e colpo di testa di Higuain, che anticipa tutti e manda di poco alto sulla traversa.
2 minuti dopo il Napoli passa in vantaggio con l’ennesima magìa di Callejon , che dal limite dell’area manda un tiro a giro forte e preciso nel sette alla destra del malcapitato Andujar, che può solo osservare la palla che toglie la ragnatela dall’incrocio dei pali. 1-0 Napoli !!!
Gli azzurri sono padroni del campo, con un Berahmi inarrestabile e danno l’impressione di poter affondare con facilità imbarazzante, triangolo Callejon-Hamsik, che fa sponda da dentro l’area per Higuain che impegna Andujar con un tiro sul primo palo, deviato miracolosamente dal portiere.
Al 20° il Napoli raddoppia con Hamsik, che inizia l’azione e va a raccogliere l’assist di Insigne al limite dell’area, fulminando con un bolide di sinistro il portiere etneo, che vede la palla insaccarsi, coperto da un nugolo di uomini in area.
La partita sembra poter essere chiusa, si attende il terzo gol (non arrivato contro il Torino), ma a sorpresa il Catania al 25° segna con Castro il gol del 2-1, con la difesa azzurra mal piazzata e con Armero che non marca l’attaccante etneo e si fa anticipare ingenuamente.
Doveva essere una passeggiata e l’occasione buona per far riposare qualcuno a risultato acquisito ed invece la gara si riapre.
Il Catania diventa uno spauracchio e gli azzurri devono stare attenti in difesa, con Uvini non proprio sereno che sbaglia qualche facile appoggio, ma con Albiol e Fernandez molto vigili e abili ad intervenire con chiusure efficaci e con Berahmi che raddoppia e recupera palloni in quantità industriale, proteggendo la linea difensiva ed impedendo al Catania di creare pericoli.
Qualche errore in fase di ultimo passaggio ed una strenua difesa etnea non consente gli azzurri di trovare il terzo gol per chiudere la gara nella prima frazione di gioco.
Bravo Higuain, ma sfortunato in fase di conclusione, Ottimo Callejon, volitivo, ma non sempre preciso Insigne, Hamsik in gol e autore di buone giocate alternate a qualche errore.
Nella ripresa nel Catania fuori Biraghi e dentro Keko, più offensivo all’ala sinistra.
Sarà un vero e proprio tiro a segno, con gli azzurri che sprecheranno almeno 7-8 palle gol, ad essere parchi, e con il portiere Andujar sugli scudi, autore di almeno 5 interventi decisivi.
Azzurri vicini al gol per ben 5 volte nel primo quarto d’ora : Higuain il più pericoloso, con 2 tiri (assist di Callejon e Insigne) abilmente parati da Andujar con due deviazioni miracolose.
Ci provano anche Hamsik da fuori (tiro forte e centrale deviato da Andujar oltre la traversa), Fernandez di testa su cross perfetto di Callejon, con la palla indirizzata sul secondo palo di un soffio al lato e con una punizione di higuain dal limite, deviata di spalla da un uomo in barriera, indirizzata all’angol alto dove Andujar difficilmente sarebbe arrivato.
Al 63° il Catania reclama un rigore per una trattenuta di Berahmi su Castro, l’arbitro lascia proseguire.
Gli azzurri rischiano poco, grazie ad un lavoro prezioso di Berahmi in mezzo al campo, che pressa e chiude tutte le falle, con Dzemaili che non aiuta molto in fase di interdizione, sempre bravi Albiol e Fernandez a fermare sul nascere le velleità offensive avversarie.
L’attacco non riesce a concretizzare le molte occasioni che crea e il Catania si salva sulle percussioni di Insigne e le puntate di Higuain, che al 70° calcia di centimetri al lato un diagonale rasoterra dopo essersi abilmente liberato al tiro.
Dopo 5 minuti è Callejon a sfiorare il palo con un tiro piazzato a giro e preparato con cura dal limite dell’area.
La palla non ne vuole sapere di entrare e il risultato resta clamorosamente in bilico.
A 10 minuti dal termine entra Zapata per uno sfortunato e impreciso Higuain, ma anche le ultime mischie in area catanese non portano al gol, sfiorato in almeno un altro paio di occasioni nel finale.
Per fortuna la partita termina sul 2-1, con il Catania non eccessivamente pericoloso, ma con il risultato in bilico che mette per l’ennesima volta in apprensione tutti sino al termine.
Ora appuntament con la Championso al San Paolo per la determinante sfida contro il Marsiglia, partita in cui vincere è obbligatorio e indispensabile !!!