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IL Napoli serve il Poker al Livorno : 4-0 al San Paolo. E ora la Roma venerdì 18 ore 20,45.

Il Napoli vince la sua sesta gara in campionato sulle sette disputate, battendo facilmente il Livorno al San paolo per 4 reti a zero,  e sfiora l’ein plein (maledetto Sassuolo), quello centrato dalla sorprendente Roma di Garcia, che alla settima gara umilia l’Inter di Mazzarri a S.Siro (0-3), confermando di essere un rullo compressore ed un a seria candidata al titolo, anche se siamo appena all’inizio del girone di andata.

La Juventus tiene botta e batte quel che resta del Milan a Torino (3-2) e aggancia gli azzurri al secondo posto in classifica, mentre la Fiorentina, orfana di molti titolari in questo inizio di stagione, pareggia all’Olimpico con la Lazio (0-0) e si distacca dal terzetto di testa, come l’Inter di Mazzarri, quarta a 5 punti dal Napoli e a 7 dalla Roma.

Insomma un duello a tre per ora, che ricorda molto quello degli anni 80, con il Napoli di Krol e del compianto Musella, in lotta sino all’ultimo con le zebre e la lupa.

E all’ottava giornata c’è il derby del sud all’Olimpico, uno scontro diretto affascinante, anticipato a venerdì 18, ore 20,45, nell’imminenza delle qualificazioni ai Mondiali che si chiudono martedì 15 (al San paolo c’è Italia-Armenia), per ragioni di ordine pubblico (sabato a Roma è prevista la manifestazione dei No Tav).

Spetterà, dunque, agli azzurri interrompere la striscia positiva di vittorie dei giallorossi, cercando di evitare la ottava meraviglia degli uomini di Garcia, in un match che già si presenta come una delle partite dell’anno.

Ma veniamo alla gara di ieri.

Il Napoli, reduce dalla disfatta di Londra contro l’Arsenal, era obbligato a  ricominciare il cammino in campionato per non perdere altri punti dal vertice, evitando altre brutte figure come quella rimediata contro il neo promosso Sassuolo, affrontando un Livorno in palla, ma di caratura inferiore.

Non era facile sopperire alle assenze, con Higuain e Albiol alle prese con i fastidi muscolari, lievi infortuni da curare bene, preservando l’integrità di due calciatori fondamentali per il prosieguo della stagione (nelle stagioni Pondrelli, mai un’assenza per infortunio muscolare, bisogna dirlo), con Zuniga e Maggio fuori causa. Gli assenti, però, evitano la convocazione delle nazionali e resteranno a Napoli a curarsi e a preparare la trasferta nella Capitale.

Benitez non forza il turn over più di tanto ed evita la rivoluzione vista contro il Sassuolo, obbligato a proporre Mesto e Armero sulle fasce, non insiste sulla coppia Cannavaro-Fernandez e sceglie solo il secondo per affiancare Britos. In mezzo non si priva della cerniera Inler-Berahmi, con quest’ultimo troppo importante per la copertura dei difensori centrali. In attacco Callejon e Hamsik in campo, affiancati da Mertens (che prende il posto di Insigne dall’inizio) e da Pandev, che contro il Livorno può andare bene da finta prima punta (al posto di Higuain, fuori per la terza gara consecutiva).

Il Livorno di Nicola, autore di un discreto inizio di campionato, 8 punti in sei gare, si presenta al san paolo con la formazione tipo, difesa a tre con l’ex Rinaudo centrale, 5 centrocampisti e 2 punte, Emeghara e Paulinho. . Questo il tabellino della gara:

Napoli (4-2-3-1): Reina; Mesto, Fernandez, Britos, Armero; Inler, Behrami; Callejon (67′ Insigne), Hamsik (84′ Bariti), Mertens; Pandev (76′ Zapata). A disp.: Rafael, Colombo, Uvini, Cannavaro, Dzemaili. All.: Benitez

Livorno (3-5-1-1): Bardi; Coda, Rinaudo, Ceccherini; Schiattarella, Luci (65′ Siligardi), Mbaye, Duncan, Greco (52′ Piccini); Paulinho, Emeghara (69′ Belingheri). A disp.: Anania, Aldegani, Valentini, Gemiti, Emerson, Mosquera, Lambrughi, Benassi, Borja. All.: Nicola

Il Napoli parte forte e dopo 3 minuti va in vantaggio con una fuga coast to coast di Mertens dalla propria trequarti al limite dell’area avversaria, che allarga a Pandev sulla sinistra, il macedone sferra un diagonale di prima intenzione dal vertice dell’area, che prende in controtempo Bardi e si infila all’angolino opposto.

Napoli subito in vantaggio e Livorno che cerca di riprendersi, ma i tentativi offensivi degli amaranto, affidati alle percussioni di Emeghara e ai tiri da fuori di Duncan e Mbaye si fermano sul muro azzurro, con Berahmi che fa la diga avanti alla difesa, che rischia qualcosina, ma riesce a sbrogliare la matassa.

Gli azzurri agiscono di rimessa e sono pericolosi in contropiede, con Pandev che sfiora il raddoppio, dopo scambio con Mertens ed Hamsik, bella la finta a rientrare del macedone, che non trova l’angolino alto alla sinistra del portiere con un tiro da dentro l’area, poco preciso.

Il Napoli rallenta la manovra ed è pronto a colpire, anche se il Livorno sembra essere pericoloso.

Ci pensa Inler, con il determinante aiuto di Bardi a togliere le castagne deal fuoco agli azzurri e a spianare le porte per una facile e larga vittoria, tiro dalla lunga distanza dello svizzero e deviazione molle del portiere, che non trattiene il non certo irresistibile pallone, che si insacca alle sue spalle. 2-0 Napoli alla mezz’ora !!!

Il Livorno ha poi l’opportunità di accorciare le distanze, ma lo splendido tiro a volo di Emeghara dal vertice dell’area si infrange sull’incrocio dei pali (esterno).

Gli azzurri non disputano una gara eccellente, ma si ritrovano con un comodo vantaggio, nonostante Callejon e Hamsik sottotono, per quali sopperisce un grande Pandev e un ottimo Mertens, autore di alcuni spunti pregevoli.

Berahmi e Inler fanno un discreto filtro e sono abili a rallentare il gioco, mentre Armero e Mesto hanno le loro gatte da pelare con gli attaccanti del Livorno che si allargano spesso per favorire gli inserimenti dei centrocampisti, andandosi ad aggiungere agli esterni Mbaye e Schiattarella.

Nella ripresa gli azzurri trovano subito il gol che chiude definitivamente la gara con Callejon, imbeccato in area da un millimetrico assist filtrante di Pandev, lo spagnolo controlla e beffa Bardi con un tiro lento e preciso sul primo palo, rasoterra. 3-0 e match archiviato.

Sul 3-0 si gioca quasi un’amichevole con il Napoli che controlla agevolmente e di tanto in tanto tenta l’affondo (punizione di Mertens deviata magistralmente da Bardi, che toglie la gioia del primo gol al belga, poi ancora Callejon con un tiro di poco fuori), trovando il 4° gol con Hamsik, che ribadisce in rete un tiro di Insigne, subentrato a Callejon. Poker servito !!!

Nel finale entrano anche Zapata e Bariti (al debutto in A).

Insomma una gara non trascendentale per gli azzurri che nasce bene e finisce in gloria, una di quelle partite in cui tutto va liscio e che ci consente di tenere il passo in vista dello scontro dell’Olimpico.

 

 

 

 
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