Dopo la cocente delusione per il pareggio con il Sassuolo, il Napoli si riscatta e vince a Genova contro i “fratelli” rossoblù, 2-0 con doppietta d’autore per Pandev, che sostituisce degnamente Higuain (finalmente a riposo dall’inizio gara) e ritorna a farci vedere qualche pezzo pregiato del suo repertorio, dopo aver stupito nel precampionato ed essere rimasto a secco nelle prime gare, nonostante le occasioni avute nelle partite precedenti.
Era fondamentale portare a casa i tre punti e dimostrare che il pareggio contro il Sassuolo è stato solo un episodio dettato dal turn over sbagliato, e comunque eccessivo, che ha riguardato la difesa e il centrocampo, oltre che un paio di uomini in attacco come Insigne e Callejon, davvero indispensabili, il primo ai fini realizzativi ed il secondo per l’equilibrio in campo.
Torna soprattutto Berhami in mezzo al campo e la sua presenza da sola, o quasi, basta a colmare le lacune difensive, forse con lui in campo non avremmo preso i contropiedi del Sassuolo e avremmo evitato le ripartenze avversarie che hanno messo in crisi Cannavaro e Fernandez, che già da soli facevano paura.
Si è rivisto il solito Napoli, sicuro e padrone del campo per grandi tratti della gara, con un possesso palla ai limiti della perfezione e con manovra di nuovo fluida ed efficace.
Difesa registrata con Zuniga (per Armero) ed il ritorno di Albiol e Britos al centro e con Mesto che torna ad avere vitta facile giocando con Callejon davanti. Berahmi e Inler signori del centrocampo e attacco privo di Hamsik e Higuain, ma con un Pandev in grande spolvero e con Zapata al debutto stagionale, che ha fatto molto movimento, creando spazi per il macedone e ha conferito peso offensivo, battendosi almeno con 2 avversari alla volta, pur non combinando niente di trascendentale.
Il Genoa era privo di alcuni elementi importanti come Manfredini in difesa, Antonelli sulla fascia sinistra, Bertolacci e Lodi (due inventori di gioco) in mezzo al campo, oltre a Marchese.
Questa le formazioni iniziali:
GENOA (3-5-2): Perin, De Maio, Portanova, Gamberini, Vrsaljko, Biondini, Matuzalem, Kucka, Antonini, Gilardino, Calaiò
NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Mesto, Britos, Albiol, Zuniga; Inler, Behrami, Insigne, Pandev, Callejon, Zapata
Liverani cerca di imitare il Sassuolo e schiera lo stesso modulo tattico (3-5-2), ma con calciatori, almeno in mezzo al campo con caratteristiche diverse, con meno corsa di quelli del Sassuolo (Biondini e Matuzalem non hanno il passo per le ripartenze di Laribi e Kurtic),ma non fa i conti con i rientri in formazione da parte degli azzurri, la cui assenza contro il Sassuolo ha fatto la differenza aldilà della tattica e degli schemi di gioco.
Il Napoli parte forte come sempre e crea diversi pericoli alla difesa del Genoa nei primi 5 minuti : cross di Insigne su punizione e Zapata manca il colpo di testa in area, poi è Pandev a sbagliare il controllo in area su ottimo cross di Mesto, infine un doppio scambio Callejon-Pandev-Insigne e palla a Zapata in area, che viene anticipato di un soffio.
Il Genoa tenta di alleggerire la pressione con qualche cross in area, controllato da Britos e Albiol, ma sono ancora gli azzurri a rendersi pericolosi all’11° minuto con Pandev, che sbaglia un facile passaggio in area a Callejon solo davanti alla porta.
Il Napoli è padrone del campo con Berahmi e Inler che giostrano a piacimento, ottimo Callejon che si propone e chiude, ripiegando con efficacia, Mesto e Zuniga chiudono i varchi sulle fasce e favoriscono una buona difesa da parte di Britos e Albiol.
Al 15° il Napoli passa in vantaggio con Pandev, bravo a inserirsi su di un errore di Kucka, il cui tocco manda il macedone verso la porta. Pandev è abile a destreggiarsi al limite dell’area e a far partire un tiro incrociato rasoterra che si insacca all’angolino basso alla sinistra di Perin, che può solo osservare la palla. E dire che Pandev non era partito bene, ma è sempre pronto (almeno nelle fasi iniziali della gara, quando la salute lo assiste) ad inventare la magia decisiva. 1-0 Napoli !!!
Al 18° ci prova Inler dalla distanza, ma la palla termina di un soffio al lato.
Il Genoa non riesce a rendersi pericoloso, se non con il solito disimpegno sbagliato da Britos (un classico ormai), ma reina esce e ci mette una pezza.
Berahmi ed Inler vincono il duello in mezzo al campo con Matuzalem e Biondini, Callejon blocca Antonini sulla fascia ed è sempre pronto ad appoggiare con costrutto l’azione offensiva ed anche Zuniga e Mesto sono autoritari, con Insigne vivo ed ispirato.
Proprio un invenzione di Insigne sulla trequarti e palla deviata dalla difesa mette Pandev di nuovo in condizione di segnare , è bravo il macedone ad inserirsi in area e a battere Perin con un diagonale di destro.- 2-0 Napoli e gara che si mette sui giusti binari.
Il Genoa è tramortito e la reazione rossoblù si limita a qualche traversone in area su calcio da fermo (Gamberini non arriva sul secondo palo dopo spizzata di testa di Gilardino).
Impeccabile la difesa azzurra da destra a sinistra, con Albiol che non sbaglia un intervento (ma che sente un dolore all’adduttore che lo costringerà alla sostituzione con Cannavaro tra primo e secondo tempo).
Liverani alza bandiera bianca e decreta il fallimento del suo 3-5-2, passando alla difesa a 4 e sostituendo Gamberini con l’attaccante esterno Stoian, passando ad un 4-3 -3 offensivo, arretrando l’esterno Vrsaljko e Antonini sulla linea di difesa.
Il Napoli si assesta e aspetta il Genoa, abbassa il baricentro e controlla la gara senza correre rischi, con un gioco corale difensivo a di possesso palla al quale partecipano tutti gli 11 azzurri in campo, con difesa attenta, centrocampo perfetto e attacco che si sacrifica per la causa.
Anche il nuovo modulo genoano non sortisce gli effetti sperati e le squadre vanno negli spogliatoi con gli azzurri in vantaggio per 2 reti a zero.
Nella ripresa Cannavaro entra al posto di Albiol , che non rischia in vista dell’impegno di Champions di martedì a Londra contro l’Arsenal. Nel Genoa esce Antonini ed entra Santana, con i rossoblù ancora più offensivi, che passano al 3-4-3, con Santana e Kucka esterni.
Il Napoli accresce il suo possesso palla e rende inoffensivi e Grifoni (pericolosi, si fa per dire, solo con un tiro di Kucka dalla distanza, molto alto).Il Napoli ci prova 2 volte con Callejon (punizione bloccata da Perin e colpo di testa su perfetto lancio di Inler, che lo spagnolo non riesce a girare in porta di testa da buona posizione).
Dopo 15 minuti il Napoli sostituisce Zapata con Higuain per tentare di chiudere la gara, con Duvan (così si è deciso di chiamare Zapata) che si è impegnato molto, facendo pressing e i movimenti giusti, ma che non è riuscito a rendersi pericoloso.
Appena entrato Higuain ha la palla buona, ma sbaglia il facile assist per Callejon, solo davanti a Perin.
Anche il Genoa tenta il tutto per tutto e sostituisce Matuzalem con il più offensivo trequartista greco Feftaridis, un folletto raopido e tecnicamente abile (24 anni, scommessa di preziosi al debutto).
al 16° cross di Santana e Gilardino anticipa Britos, ma manda al lato.
Al 22° grossa ingenuità di Cannavaro, che si lascia sfuggire Gilardino e lo atterra in area, rigore ed espulsione ?!?…no l’arbitro fischia un fuorigioco iniziale all’attaccante e pericolo scampato.
Higuain al 28° scatta in profondità su lancio di Insigne, tunnel a De Maio, che è bravo a recuperare la posizione e a deviare in angolo il tiro dell’argentino dentro l’area.
Il Napoli serra le fila e si difende bene, gli unici pericoli li crea il mobile Feftaridis che impegna Reina in tuffo dalla distanza, per il resto il portiere spagnolo esce bene sulle traiettorie alte e sui cross disperati e prevedibili dei genoani.
Il Napoli non chiude la gara, ma è bravo a rendere inoffensivo l’avversario sino al termine e a portare a casa i tre punti, con Dzemaili che sostituisce Pandev nel finale di tempo ed Higuain che non concretizza il 3-0, tirando alto e fuori, dopo spunto personale.
Dunque gli azzurri vincono e dimostrano di non aver subito contraccolpi e di essere sempre quelli visti prima del Sassuolo e questo ci fa ben sperare in vista della storica partita di Londra di martedì…dove siamo pronti a compiere l’impresa.
11 leoni all’Emirates Stadium !!!