Nessuna novità eclatante, si aspetta l’ufficialità di Cavani al Psg, si limano i dettagli di un contratto non certo semplice da assemblare e redigere, quello del Matador sarà principesco, da sceicco ed ogni giorno che passa si rinvia l’attesa firma.
Certo ciò non blocca il mercato azzurro, ormai la perdita del bomber è scontata, ma l’arrivo improvviso di soldi cash, quei maledetti o benedetti 63 milioni (oltre ai 7 che il Psg dovrà versare nelle casse di Palermo e Danubio, le squadre che hanno consentito la crescita di Edy), rappresentano una manna dal cielo per il Napoli, ma anche un ostacolo alla conclusione immediata di nuovi acquisti.
Se già in precedenza le squadre di tutto il mondo erano restìe a fare sconti al Napoli, ora conoscendo la disponibilità economica del club azzurro tutti cercano di speculare e accaparrarsi una piccola fetta dei soldi incassati dagli sceicchi del Psg, alzando in maniera spropositata costi e ingaggi dei calciatori richiesti dal Napoli.
Nel calcio la crisi economica è globale come nella società e l’”invidia” nei confronti di chi possiede liquidità in abbondanza (100 milioni circa in due anni per le cessioni di lavezzi e Cavani) rende avidi presidenti e procuratori, che vorrebbero approfittare dei soldi del Napoli.
Non voglio difendere per principio a spada tratta il presidente De Laurentiis, ma se il Napoli è attualmente una delle squadre più ricche al mondo e stabilmente tra le prime del campionato e d’Europa il merito è anche e soprattutto suo, poi i campioni nel calcio vanno e vengono, l’importante è trovare i validi sostituti ed avere un progetto di crescita della società, che i fatti dimostrano crescere di pari passo con i risultati sportivi.
Non dimentichiamo che se il Comune di Napoli possedesse in proporzione la ricchezza della Società e fosse amministrato con la competenza e la scaltrezza del suo presidente, forse non ci ritroveremmo con l’acqua alla gola, a volte la filosofia partenopea, quella del vivere alla giornata e del meglio un giorno da leoni che cento da pecora non è foriera di scelte azzeccate e vincenti…non a caso Massimo Troisi riteneva “meglio i 50 giorni da orsacchiotto”,…in attesa dell’eventuale colpo vincente aggiungo io.
Lo scudetto non arriva per caso e non è roba da tutti i giorni, come la storia ci ha insegnato, di Maradona per nostra sfortuna non ne nascono ogni giorno, ma l’organizzazione, la progettualità, la crescita esponenziale prima o poi portano i risultati.
Sino ad ora i risultati ci sono stati eccome, sempre graduali ed emozionanti, dalla promozione in B a quella in A, dalla conquista dell’Europa, prima attraverso la porticina Intertoto (Europa League), poi attraverso la porta principale (5° posto), sino al 3° posto e alla conquista della Champions (e non mi venite a dire che il boato del San paolo non è stato un momento di delirante e adrenalinica emozione), poi la felicità di vincere una Coppa Italia (una Coppa minore è vero…ma sconfiggere la Juventus in finale l’ha resa una grande e soddisfacente vittoria), sino al secondo posto di quest’anno (pur perdendo la lotta contro i bianconeri, ma conquistando ben 81 punti).
Tutto ciò non può essere dimenticato e cancellato dalla partenza di un calciatore, che ha dimostrato (come se ce ne fosse bisogno) che il calcio è un business e che i soldi comandano…cancellando ogni valore, sentimento, e legame…come spesso si cancellano i valori familiari per una “sbandata”…così come finisce l’amore, finiscono anche i rapporti professionali…così come il compagno deluso dall’altro si sente ferito e abbandonato e cerca un capro espiatorio…così i tifosi individuano in De Laurentiis il colpevole della dipartita di Cavani, dimenticandosi che dopo la partenza di Lavezzi, che tanto avevano criticato, il Napoli ha giocato la migliore annata dall’epoca di Maradona.
Ora c’è Benitez, allenatore serio, preparato e vincente, un condottiero, uno con le idee chiare e con tanta “buena suerte”, uno che diventerà un grande amico di Napoli e della napoletanità…e si spera un pezzo di storia della nostra amata Società. Mi ha colpito, anche se mediaticamente non oso fare paragoni con Mazzarri, la positività di Benitez e il messaggio di auguri per la nuova avventura in maglia azzurra. Dimostriamo almeno per una volta di essere tifosi uniti e innamorati della maglia, non solo nelle vittorie…e crediamo in lui e nel progetto, invece di saper solo criticare….
Allora non dimentichiamo che chiusa una porta si apre un portone, si assimila e si somatizza la perdita di Cavani, si mostra pazienza, si costruisce una grande squadra con i soldi della sua cessione…e si apre una nuova era, proseguendo la strada maestra della progettualità, dell’organizzazione e della crescita.
Presidente non dare retta a quella fetta di tifosi che ti contestano e che sono poi pronti a gioire alla prima vittoria, vai avanti, perché se “Papponi” (come ti definiscono) come te non ci fossero , per il Napoli dovrebbero inventarli…dimostralo con i fatti e facci sognare !!!