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GENOA – NAPOLI 2 – 4 : ESALTANTE e SOFFERTA VITTORIA a MARASSI

Dopo lo scoppiettante Napoli -Dniepr (4-2) in Europa League e le gesta di Cavani nella magica serata di Coppa, il Napoli si ripete in campionato andando a sbancare per la seconda volta il campo di Marassi (0-1 per gli azzurri con la Sampdoria di Ciro Ferrara), in una partita rocambolesca dai mille risvolti e colpi di scena, con gli azzurri che si sono imposti per 4 reti a 2, dopo essere passati due volte in svantaggio, ribaltando il risultato a 10 minuti dalla fine, quando i partenopei erano sotto per 2-1.

Una partita thrilling, con un finale da brividi (di gioia), che porta tre punti ad un certo punto della gara inaspettati, che consentono agli azzurri di tenere il passo della Juventus (di goleada a Pescara nell’anticipo di sabato, roboante 6-1 per i bianconeri con tripletta di Quagliarella) e giungere a solo un punto dal secondo posto, occupato dall’Inter (sconfitta a Bergamo nel posticipo serale per 3-2, con due reti decisive dell’ex Denis per bergamaschi).

La partita di Genova, tra le due squadre più gemellate d’Italia, correva seriamente il rischio di non disputarsi per il maltempo (pare che l’uragano “Sandy” dopo New York avesse deciso di fare tappa nel capoluogo ligure), ma un improvviso miglioramento delle condizioni atmosferiche ha decretato l’agibilità del campo e della struttura di Marassi.

Mazzarri, rinfrancato dalla vittoria sugli ucraini, porta in campo nuovamente i titolarissimi : in difesa ritornano Campagnaro, Cannavaro e il sempre più convincente Gamberini (tutti e tre assenti in Coppa), a centrocampo ritorna Berhami, mentre Dzemaili, impiegato in Coppa da vice Hamsik prende il posto di Inler (in diffida e a rischio squalifica per il successivo impegno contro il Milan), formando con Behrami l’inedita e non proprio convincente coppia di centrali vista contro il Toro. Maggio riprende il suo posto sulla fascia destra, mentre a sinistra l’infortunato e non ancora recuperato Zuniga cede per la quarta volta il posto a Dossena. In attacco il tridente titolare con Cavani, Hamsik e Pandev (preferito ancora una volta ad insigne, nonostante il periodo poco brillante di forma del macedone).

Del Neri, allenatore del Genoa da appena tre giornate, in sostituzione di De Canio, giunge alla gara numero quattro sulla panchina rossoblù dopo tre cocenti sconfitte, tutte per 1 a 0, riportate dal Milan, dalla Fiorentina e dalla diretta concorrente alla retrocessione, il Siena di Cosmi. Dunque, una sorta di partita della verità per l’ex allenatore del Chievo delle meraviglie, che dopo le tre sconfitte è costretto a giocarsi il tutto per tutto e, comunque a cominciare a far punti.

Il Genoa non è in un periodo brillante, nè fortunato, costretto a fare a meno di elementi importanti in una già deficitaria rosa : mancano difatti per infortunio, Borriello (in panchina, ma non del tutto recuperato dall’infortunio che lo ha tenuto quasi un mese fuorin dai giochi), il talentino sudamericano Jorquera, Bovo e l’ex viola Vargas (il peruviano non ha praticamente ancora iniziato la stagione).

De Neri schiera un elastico 4-3-3, con Immobile punta centrale, preso nella morsa Cannavaro-Gamberini, Bertolacci a destra, seguito da Campagnaro e Jankovic a sinistra, sul quale scala Dossena. Sulla fascia sinistra Antonelli se la vede con Maggio. In mezzo al campo Dzemaili e Berhami combattono con Kucka e Toszer. La difesa a quattro da destra verso sinistra, con Sampirisi, Canini, Granqvist e Moretti, tenta di fermare il tridente azzurro.

Ma veniamo alla rocambolesca ed emozionante gara:

Il Napoli parte forte, domina i primi 20 minuti, nei quali il Genoa appare impreciso ed esitante, ma sciupa almeno 4 o 5 occasioni per passare in vantaggio con Dossena, che tira alto da buona posizione su imbeccata di Pandev, con un cross dalla destra di Maggio, sul quale Granqvist anticipa di un soffio Pandev e Dossena, con un cross al bacio di Cavani per Maggio, che solo sul secondo palo non riesce ad inquadrare la porta sguarnita, mettendo sull’esterno della rete (altro gol mangiato da Maggio, che nelle ultime gare ha preso il vizio), con una incursione centrale di Hamsik, che da buona posizione cincischia e non riesce a coordinarsi per il tiro e serve male Maggio (solo a destra) anticipato da Frey.

Dopo tanto spreco, ecco che arriva la punizione per gli azzurri, alla prima occasione il Genoa passa in vantaggio : cross dalla trequarti in area azzurra, Campagnaro respinge corto e male di testa, fornendo un preciso assist per Kucka dentro l’area, il tiro del centrocampista viene ribattuto da Cannavaro proprio sui piedi di Immobile, che solo (Campagnaro non chiude su di lui), di collo batte l’incolpevole De Sanctis. 1-0 per i grifoni.

Dopo il gol subìto il Napoli accusa il colpo, si disunisce e non riesce a reagire, le azioni si susseguono frenetiche e troppi sono gli errori, Pandev perde troppi palloni e la lucidità, anche Cavani, che si sbraccia e rincorre tutto e tutti non sembra lucido (ci prova in rovesciata su cross di Maggio, ma non aggancia il pallone in piena area), come Hamsik che tenta la giocata senza riuscirvi. Berhami e Dzemaili non riescono a prendere in mano le chiavi del centrocampo e Maggio e Dossena restano rintanati nella loro metà campo.

Di contro il Genoa, sino a quel momento “sparring partner” degli azzurri prende coraggio dall’inaspettato vantaggio e ci prova in contropiede, sfiorando per ben 2 volte il gol del raddoppio : con Immobile (tiro respinto a mani aperte da De Sanctis) e Bertolacci che solo davanti a De Sanctis spara un diagonale a botta sicura che il portierone azzurro devia miracolosamente sulla traversa, salvando gli azzurri dalla capitolazione (la palla rimbalza sotto la traversa e ritorna in campo). Ci prova anche Kucka da buona posizione, ma il suo tiro viene per fortuna respinto da Campagnaro.

al 36° si infortuna Pandev (distorsione di primo grado alla caviglia e addio Milan) ed entra Insigne.

Il Napoli tenta il tutto per tutto nel finale di tempo e va due volte vicino al gol con Cavani, che prima ciabatta la conclusione in diagonale da buona posizione e poi ne sballa un’altra, dimostrando la sua poca lucidità, dovuta al suo costante e irrefrenabile incedere per tutto il campo. Troppa generosità toglie al matadòr la giusta precisione sotto porta (…glielo perdoniamo).

Primo tempo con il Napoli in svantaggio immeritatamente, ma se si sbaglia troppo sotto porta e si regala troppo in fase difensiva queste sono le conseguenze.

Come al solito creiamo tanto, sbagliamo tanto e facciamo le solite “cappellate”in difesa, con Campagnaro in “giornata no” (meno male che Gamberini e Cannavaro fanno la loro parte), a fasi alterne sulle fasce dove Maggio controlla bene Antonelli e cerca di spingere quando può e Dossena che si disimpegna bene nella marcatura di Jankovic, ma spinge poco. In mezzo al campo Berhami e Dzemaili soffrono e non riescono, nè a costruire, nè a frenare le ripartenze genoane. In attacco troppi errori nell’ultimo passaggio e nelle conclusioni vanificano quanto di buono si riesce a costruire.

La ripresa inizia con l’immediata ammonizione di Berahmi (in diffida salterà il Milan) e, dopo i canonici 7 minuti, Mazzarri sostituisce il distratto Campagnaro con Mesto, riproponendo la difesa a 4 e schierando quest’ultimo da esterno alto.

La mossa dell’allenatore si rivela vincente e Mesto segna il gol del pari dopo tre minuti dal suo ingresso in campo, servito splendidamente da un tocco di Insigne, controllo a seguire in area del terzino che va sul fondo e trafigge Frey con un tiro forte e preciso che si insacca tra palo e portiere. Gol dell’ex che non esulta e 1-1.

Il Napoli come sempre riserva sorprese, stavolta negative. Nemmeno il tempo di esultare ed il Genoa è nuovamente in vantaggio : palla ad Immobile, che serve in profondità sul fondo Antonelli (dimenticato da Maggio), cross del terzino sinistro radente nell’area piccola, dove Bertolacci anticipa Dzemaili, De Sanctis e Dossena, con quest’ultimo che chiude in ritardo la diagonale e mette la palla in porta, deviando sulla linea il traversone. 2-1 per il Genoa…

Sono passati solo 10 minuti della ripresa e siamo nuovamente sotto di un gol , altro regalo…altra  (rin)corsa.

Il Napoli sembra perdere nuovamente la bussola, la partita diventa alla Inglese, saltano gli schemi, il Napoli ci prova con Insigne (tiro a giro…alla Insigne e paratona di Frey), ma il Genoa (che sostituisce Toszer e Bertolacci con Seymour e Merkel) si rende pericolosissimo in contropiede (Gamberini e Cannavaro chiudono perentoriamente con dei miracoli i passaggi verso la porta dei rossoblù).

La svolta a 20 dal termine, entra Inler ed esce Berahmi (stanco ed in totale confusione..ha speso tanto)e il Napoli attacca a testa bassa:

ci prova Cavani su punizione (respinta da Frey) e Insigne da fuori (grandissimo tiro sotto la traversa e miracolone di Frey con palla che si stampa sul legno). Mesto tenta la doppietta su assist di Cavani, ma il suo tiro finisce alto sulla traversa.

Al 78° finalmente Cavani va in gol su perfetto assist filtrante di Hamsik, si presenta solo davanti a Frey, lo dribbla e appoggia in rete a porta sguarnita. 2-2 e partita RIAPERTISSIMA !!!

Il Napoli si spinge in massa in avanti per cercare il gol della vittoria, ma è il Genoa a sfiorarlo con Dossena che si immola a deviare un tiro a botta sicura di Immobile.

Sul cambio di fronte, mancano 2 minuti, Mesto dalla destra mette un cross forte e preciso, sul quale si inserisce Hamsik come un rapace ed in tuffo con la sua cresta batte Frey. Napoli in vantaggio 3-2 e delirio sugli spalti e davanti alla televisione !!!

Il Genoa tenta il tutto per tutto nel recupero, ma è il Napoli a segnare il 4° gol con Insigne in contropiede su perfetto assist di Cavani. 4 a 2 per gli azzurri e fischio finale !!!

Partita al cardiopalma….con buona pace del cuore e della grinta degli azzurri e quello di Mazzarri !!!

 

 

 
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5 Comments  comments 

5 Responses

  1. sawadee krap

    Pagelle 2° tempo di alcuni protagonisti:
    Cavani 8
    Hamsik 8
    Dossena 7 (solo per il salvataggio su tiro di Immobile)
    Mazzarri 10 e lode

  2. falco

    GianLù le quattro reti belle per esecuzione, tempistica e genialità non ti devono far dimenticare nu primm temp e merd !!!!!

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