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LE PAGELLE DI LAZIO – NAPOLI

DE SANCTIS 4  La sua prestazione odierna ha confermato in pieno il suo momento negativo. E’ ormai un mesetto che non offre sicurezza e garanzie in uscita ed ora anche fra i pali. Non è sereno e nemmeno concentrato e reattivo. Si fa passare sotto la pancia il tiro tutt’altro che irresistibile di Candreva, seppur insidioso, sporco e rimbalzante su un terreno viscido e bagnato, come quello dell’Olimpico questa sera. Bastava un pò di attenzione e determinazione per bloccare quel pallone. Va giù con lentezza e goffaggine e se lo lascia sfuggire…un errore grave e pesante. Non bloccca poco dopo un altro facile pallone, respingendolo pericolosamente sui piedi di un avversario in area. Salva la porta in un altro paio di occasioni. Morgan riprenditi in fretta!!!

CAMPAGNARO 5,5  Schierato terzino destro nella difesa a quattro, ruolo che secondo me gli si addice molto più di quello di centrale di destra nella difesa a tre, se non altro perchè lo tiene lontano dall’area di rigore, in cui diventa pericoloso per la sua consueta superficialità e svagatezza in marcatura. Non in condizioni fisiche perfette (in dubbio sino all’ultimo la sua presenza), sembra adattarsi e svolge il suo compito con sufficiente diligenza e convinzione, tamponando efficacemente Mauri nella prima frazione di gioco e accompagnando Dzemaili sulla fascia destra in fase offensiva. Cala alla distanza come tutta la squadra.

CANNAVARO 5 Si dedica alla marcatura di Rocchi, che lo mette in difficoltà con la sua velocità ed esperienza. Lo disinnesca, ma lo anticipa molto raramente, permettendo all’avversario di tenere palla e di far salire i compagni di squadra, ai quali smista sapienti palloni. Viene ammonito per un entrata in ritardo proprio sull’avversario diretto e, diffidato, sarà squalificato per la prossima gara interna contro l’Atalanta…in cui vedremo finalmente il tanto acclamato Fernandez…tanto nominato dai tifosi , soprattutto dopo le ultime sciagurate partite della difesa. Veramente credono che Fernandez sia capace di risolvere il problema difensivo degli azzurri?…ma perfavore…

BRITOS 4,5 Preferito a Fernandez nel ruolo di centrale accanto a Cannavaro, dopo un inizio di gara incerto, sembrava aver preso confiidenza con il campo di gioco e le misure agli avversari, che spesso anticipava con stacchi imperiosi di testa e perentori interventi di piede. Bravino anche nell’impostazione del gioco e nei disimpegni, la sua partita è stata indelebilmente macchiata da due errori che hanno segnato e sancito il risultato finale : un primo più veniale, quando liscia il pallone su calcio d’angolo, consentendo a Mauri di colpire il pallone in rovesciata e di inventare il gol della vita. Il secondo più grave, quando, in combutta con Inler, ragala il rigore alla Lazio, stendendo Rocchi area, giungendo in colpevole ritardo sul pallone (che non vede neppure). Mazzarri, che lo ha voluto fortemente al Napoli, ha dichiarato nel dopo partita che gli manca l’abitudine alla gara a causa della lunga assenza per l’infortunio, ma che Britos è un “signor giocatore”…..se lo dice lui!!!!….A mio modesto parere Britos ha delle buone qualità, ma spesso momenti di distrazione imbarazzante e commette errori decisivi, di quelli che incidono sul risultato finale…da sempre, sin dai tempi di Bologna… (chi ricorda l’argentino Ayala???…per me gli assomiglia…grandi doti e grandi e gravi disattenzioni)…ed è proprio su quest’aspetto che Mazzarri dovrà intervenire per correggere il difetto. Britos attento!!!

ARONICA 5 Quarto a destra, deve marcare Candreva, che perde di vista nell’azione del primo gol laziale, e proporsi in avanti, ma lo fa molto raramente. Una partita poco brillante, in un ruolo che non è più abituato a svolgere, nonostante la sua duttilità in tutte le zone della sinistra difensiva. Oggi non convince.

DOSSENA s.v. Entra nella ripresa. Ma chi se ne accorge?

INLER 4,5 Senza Gargano al suo fianco ed anche senza Dzemaili, che Mazzarri tiene in posizione defilata sulla destra, il suo rendimento cala alla distanza, dovendo sacrificarsi in marcatura su Hernanes nella prima frazione di gioco e su Mauri nella seconda, oltre che a dover tamponare da solo in mezzo al campo, poco coadiuvato dal solo Hamsik e da Cavani, che spesso si occupa di Ledesma (nella fase di impostazione in zona arretrata del campo). Inler, da generoso qual’è, cerca di alternarsi nelle due fasi di interdizione  e di impostazione, con scarsi risultati. Preso in mezzo dal centrocampo laziale, esce stremato alla distanza e commente un classico errore “da annebbiamento”, sbagliando il facile appoggio per Britos in occasione del rigore concesso alla Lazio. Errore grave che scrive la parola “fine” sulla gara e forse sul campionato degli azzurri in prospettiva Champions.

DZEMAILI 5,5 Mazzarri lo propone defilato sulla destra, invece che al centro, quasi come se avesse nostalgia delle fasce e come se qualcuno in quella zona dovesse pur operare. Lo piazza a guardia di Radu, che offendere non sa, ma che non  fatica a contenere lo svizzero. Lui con abnegazione cerca di seguire i dettami tattici assegnatigli da tecnico azzurro, si impegna , esegue i movimenti suggeriti, ma ciò non toglie che in quella posizione appare spaesato e come un pesce fuor d’acqua e non riesce ad incidere sulla gara.

HAMSIK 4,5 Lo rivediamo a centrocampo dall’inizio, dopo la deludente prestazione di Novara, e anche stavolta lo slovacco delude in questa posizione. Cerca di essere tatticamente utile alla squadra, tenendo la posizione e opponendosi sul centro sinistra, talvolta a Konko, quando quest’ultimo si propone sulla fascia, più frequentemente a Cana, ma non è efficace in fase di contrasto, dove in più di un’occasione “tira indietro la gamba”, non essendo proprio un “cuor di leone”, poco propenso alla battaglia e poco dotato di “animus pugnandi”. Questa la caratteristica fondamentale che gli manca, che lo tiene un pò ai margini durante la gara e che ne compromette il valore di centrocampista puro. Si limita a far girare palla in fase di impostazione, senza invenzione alcuna, senza lampi e anche con parecchi errori di misura. Prestazione molto negativa.

LAVEZZI 6+ Stenta ad entrare in partita per circa mezz’ora, poi si riprende e crea quei 3-4 spunti che ti possono permettere di vincere la gara. Si libera due volte alla perfezione e sbaglia la conclusione. Meglio quando cerca l’assist (lui ne è il re), di tacco mette Pandev davanti alla porta, consentendo al macedone di siglare il gol dell’1-1. Ad inizio ripresa si beve due avversari sulla fascia e serve un gran pallone a Pandev. al quale sarebbe bastato toccare la palla per segnare, ma stavolta il compagno liscia, sbagliando la favorevole occasione. Il Pocho si accende a tratti, ma è devastante nelle occasioni in cui crea. Non possiamo permetterci di sbagliare quando Lavezzi costruisce, anche perchè la forma attuale dell’argentino non gli consente di trovare lo spunto dieci volte, ma solo la metà, durante la gara.

PANDEV 6+ Sembra il solo ad essere ispirato ad inizio gara, poi anche lui comincia a sbagliare e a perdere palloni. Si riscatta subito nell’occasione del gol, quando con freddezza e precisione batte Marchetti. Si procura un calcio di rigore nel finale di tempo, ma l’arbitro esita con il fischietto in bocca e decide di non dare fiato allo strumento.Si divora il gol del vantaggio ad inizio ripresa, lisciando malamente l’assist perfetto del Pocho. Si eclissa, come tutto il Napoli in fase offensiva, dopo un’ora di gara e viene sostituitiìo nel finale da Vargas.

CAVANI 5 Il Matadòr anche oggi non incide con i suoi gol nella gara. Anzi per lui sempre prediposto al sacrificio difensivo, toccano i compiti più ingrati e dispendiosi in fase di copertura. Deve scalare su Ledesma, impedendo all’argentino di impostare l’azione dalle retrovie e fare da sponda per gli inserimenti di Pandev e Lavezzi, che gli agiscono ai lati in posizione leggermente più avanzata. Tutto ciò non gli consente di essere sempre vicino alla porta..anzi..e lo costringe a corse e ricorse per il campo, in in momento in cui i gol e la presenza sotto porta del matadòr dovrebbero fare la differenza per gli azzurri. Vagando per il campo si smarrisce e non colpisce. Ha una buona occasione ad inizio gara, ma si fa respingere il tiro da Marchetti, solo davanti a lui. Viene colto in inesistente fuorigioco nel finale di gara sul 2-1 per la Lazio…altra ottima occasione.

VARGAS s.v. Entra a 10-15 minuti dalla fine, giusto per assistere al terzo gol della Lazio ed alla fine della gara.

 

 
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