Gara cruciale quella del turno infrasettimanale della 8° giornata di serie A, con gli azzurri che affronteranno la prima in classifica, l’Udinese di Guidolin, la vera sorpresa di inizio stagione ( nessuna sconfitta tra Campionato ed Europa League), che dopo aver conquistato il “pass” per i preliminari di Champions arrivando quarta nello scorso campionato, sta stupendo tutti con una partenza sprint che la vede primeggiare in Italia ed in Europa.
Sin dai preliminari di Champions persi contro l’Arsenal di Wenger si era capito che i bianconeri avrebbero disputato una stagione ad alti livelli, indimenticabile la partita di Londra, in cui l’Udinese ha dominato ( pur perdendo immeritatamente per 1-0) e soprattutto ha acquisito la consapevolezza di essere “squadra” e, come tale, di potersela giocare con tutti. Il ritorno è stato condizionato da un inaspettato ed improvviso gol dell’Arsenal e dall’errore dal dischetto di Di Natale, che avrebbe portato sul 2-1 i friulani, ma purtroppo proprio l’idolo dei tifosi ed il condottiero della squadra ha sbagliato dagli 11 metri segnando l’eliminazione degli uomini di Guidolin e spezzando il sogno di partecipazione alla Champions.
Nella prima parte della stagione l’allenatore Guidolin ha messo la squadra in campo con un modulo inedito, un 4-4-1-1, al quale è dovuto ricorrere per la mancanza di attaccanti ( fuori per infortunio Floro Flores e Barreto, il solo Di Natale restava disponibile come prima punta, mentre due erano i trequartisti, il rumeno Torije ed il giovane talento Fabbrini), schierando due centrocampisti esterni avanzati ( Isla e Armero,), anche per proteggere la difesa, giovane, ma soprattutto con tanti elementi nuovi come Danilo (centrale difensivo), Ekstrand (laterale destro), Neuton (laterale sinistro), con Domizzi inizialmente indisponibile e con Benatia unico superstite tra i difensori rimasti ad Udine. Centrali di centrocampo Pinzi e Asamoah ( in alternanza con i giovani Badu e Abdi).
Con il recupero di Domizzi e di Floro Flores, Guidolin ha mischiato le carte, ritornando alla difesa a tre con Benatia a destra, Danilo al centro e Domizzi a sinistra, centrocampo stile Napoli con due “frecce” esterne come Isla e Armero, Asamoha e Badu al centro per difendere e far ripartire l’azione, con Pinzi di raccordo tra centrocampo e attacco, dove i quasi sempre presenti sono stati Torjie e Di Natale, entrambi “piccoletti”, ma molto rapidi e tecnicamente dotati.
In ogni caso l’Udinese è una squadra duttile e malleabile, con una rosa vasta e varia e con calciatori che per qualità e quantità consentono al loro allenatore di poter adottare numerosi schemi di gioco, intercambiabili anche a gara in corso.
Guidolin riesce, in ogni caso, modulo a parte, a trovare la “quadratura del cerchio” e a tenere in campo sempre una suadra “equilibrata” tra i reparti, solida, ma allo stesso tempo prolifica in zona gol, grazie soprattutto alle magie e all’innato fiuto del bomber Di Natale, il Capocannoniere per eccellenza del calcio italiano degli ultimi anni, suo lo scettro di Bomber della serie A Italiana 2009/2010 e 2010/2011 con 29 e 28 gol.
Come detto l’Udinese è ancora imbattuta in quest’inizio di stagione in Campionato, che comanda con quattro vittorie ( ottenute in casa contro Fiorentina e Bologna per 2-0 e nell’ultimo turno un perentorio 3-0 al Novara di Tesser, mentre fuori dalle mura amiche alla vittoria per 2-0 sul campo del Lecce, sono seguiti tre pareggi su campi molto difficili, l’1-1 di San siro contro il Milan e gli 0-0 di Cagliari e Bergamo contro la sorprendente Atalanta). Ben 10 i gol segnati ( 6 di Di natale, 1 a testa per i difensori Basta, Domizzi, Benatia e per l’esterno Isla) e 1 solo subito ( tra l’altro a Milano).
In Europa League ha centrato 2 vittorie interne contro avversari di prestigio (2-1 contro il Rennes e 2-0 contro l’Atletico Madrid) e 1 pareggio di tutto rispetto a Glasgow contro la tradizione Celtic per 1-1 (tra l’altro in una formazione con un largo ed ampio “turnover”e senza Di Natale). Anche in europa l’Udinese comanda il suo girone con 7 punti, guardando dall’alto in basso le più blasonate ed accreditate avversarie.