In un San Paolo gremito all’inverosimile, oltre 60.000 spettatori e oltre 2, 5 milioni di euro di incasso, Il Napoli impatta 1-1 con il Bayern Monaco, con i Bavaresi subito in vantaggio con il talento Toni Kroos dopo appena 2 minuti di gioco ed il pareggio del Napoli sul finire del primo tempo con un autogol di Badstuber, che devia nella propria porta un cross dal fondo di Maggio. Il Napoli guadagna un punto in classifica, grazie soprattutto a un grandissimo De Sanctis, che para un rigore calciato dal bomber Gomez ( rigore un pò eccessivo, per non dire scandaloso concesso dall’arbitro con molto ritardo e su segnalazione dell’ “arbitro dell’area di rigore”, che esiste solo in Champions ed in altri tornei Internazionali, tentativo del Uefa di limitare gli errori in prossimità della zona decisiva del campo, mettendo altri due occhi umani, pur di non ricorrere ad una più moderna ed efficace tecnologia….mah ?!?)
Un pareggio che può essere considerato soddisfacente per il Napoli per quello che si è visto in campo, con un Bayern che per lunghi tratti ha dimostrato di essere squadra esperta e più pronta degli azzurri ad affrontare tale tipo di gare, un pò meno esaltante per la classifica del girone di Champions, in cui il Napoli mantiene il 2° posto con 5 punti, ma con un solo punto di vantaggio sul Manchester City, che insegue gli azzurri a quota 4 punti, in virtù del successo casalingo per 2-1 ottenuto quasi a tempo scaduto contro il Villareal sul proprio campo (di Aguero il gol della vittoria dei Citizens al 93° minuto che ha consentito alla compagine inglese di sbloccare il risultato di parità maturato con le precedenti reti di Cana per gli spagnoli ed autogo di Marchena per il City sul finire del primo tempo).
Un discreto Napoli, autore di una partita generosa, ma non certo della partita perfetta, che avrebbe potuto portare i tre punti. Anzi il Napoli questa partita l’avrebbe anche potuta perdere, e non solo se De Sanctis non avesse compiuto il prodigio di bloccare il penalty. Il Bayern è stato, per lunghi tratti della gara, padrone del campo, con un possesso palla prolugato dai suoi fini palleggiatori, giocatori dotati tutti ( o quasi) di una tecnica superiore alla media, come Schweinteiger, Ribery, Mueller e Kroos. Il Napoli ha dovuto rincorrere a lungo la sfera che girava nei piedi sapienti dei giocatori Bavaresi, che hanno avuto un costante possesso palla, consentendo al Napoli di ripartire senza quella continuità neccessaria ed abituale, imponendo agli azzurri cinicità e concretezza nelle poche occasioni concesse.
Cinicità e concretezza che il Napoli almeno stasera ha dimostrato di non possedere, venendo meno in due degli elementi fondamentali per lo “score” realizzativo di questa squadra, Hamsik e Cavani hanno di fatto disputato una gara ben al di sotto dei loro standards abituali, votati al sacrificio nell’interesse del collettivo, non hanno effettuato le loro proverbiali giocate, limitandosi a qualche sponda per i compagni, ma non risultando non solo pericolosi, ma per lunghi periodi della contesa del tutto fuori partita, sfornando una serie di errori nei passaggi e addirittura nel controllo di palla.
Ma veniamo alla partita.
Queste le formazioni in campo che non prevedono sorprese rispetto a quanto previsto alla vigilia del match:
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano, Zuniga; Hamsik, Lavezzi; Cavani. A disposizione: Rosati, Fernandez, Fideleff, Dzemaili, Dossena, Santana, Mascara. All. Mazzarri
BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Boateng, Van Buyten, Badstuber, Lahm; Tymoshchuk, Schweinsteiger; Müller, Kroos, Ribéry; Gomez. A disposizione: Butt, Contento, Rafinha, Alaba, Olic, Pranjic. All Heynckes
LA TATTICA della PARTITA
Mazzarri schiera tutti i titolari con Zuniga preferito a Dossena sulla corsia mancina per frenare Muller sulla suo lato , avendo il colombiano una miglior attitudine alla marcatura rispetto al terzino italiano e una velocità maggore adatta a frenare l’agile esterno tedesco.
Heynckes propone la difesa a 4, con Boateng preferito a Rafinha sulla destra, i mastodontici Van Buyten e Badstuber ceentrali e Lham a sinistra, un centrocampo con qualità e quantità, e attacco duttile nei suoi esterni e con Gomez punta centrale.
Cannavaro si occupa di Gomez, Campagnaro di Ribery in combutta con Maggio, che ha il compito di raddoppiare e ripartire sulla corsia destra attaccando Lham ( insieme ad Hamsik). Sulla corsia mancina Aronica e Zuniga si occupano di Muller, con il secondo deputato, come Maggio sulla corsia opposta, ad offendere dove agisce Boateng. In mezzo al campo Inler incrocia Schweinsteiger, con Gargano che raddopia sugli esterni di attacco del Bayern quando si accentrano e si occupa delle percussioni di Kroos e Tymoschuk con la scarsa collaborazione di Hamsik, che ripiega in difesa, ma contrasta e marca poco efficacemente. Lavezzi agisce a turno con Cavani da prima punta per cercare gli spazi con la sua velocità, tentando di sorprendere i due lenti centrali tedeschi. Tutto come avevo previsto in sede di presentazione della gara.
LA CRONACA della PARTITA
Rispetto ai piani iniziali, però cambia qualcosa, difatti dopo appena 2 minuti……
il Bayern passa in vantaggio con KROOS…..palla a Boateng sulla destra che fa partire un cross basso verso il limite dell’area, dove si inserisce Kroos, indisturbato, che in completa libertà si presenta davanti a De Sanctis e lo batte con un preciso rasoterra sul primo palo. Portiere azzurro incolpevole, ma non può dirsi lo stesso per Marek Hamsik, che in quel momento marcava Kroos a centrocampo, salvo lasciarlo correre libero verso l’area, ingenuamente sperando ad una successiva chiusura dei centrali partenopei, che in quel momento erano però intenti alla marcatura di Gomez, Muller e Ribery, tutti abbastanza larghi, tanto da lasciare spazio all’inserimento del giovane centrocampista che porta il Bayern in vantaggio.
Doccia fredda per i 60.000 del San Paolo e per i calcatori azzurri, che accusano il colpo e tentano di reagire dopo pochi minuti, riuscendo ad arrivare verso la porta avversaria solo con 2 cross di Zuniga e Lavezzi che non trovano compagni sul secondo palo e con un tiro da fuori di Campagnaro, deviato di testa da Cavani, appostato al centro dell’area, con il pallone che fisce fuori di oltre un metro dalla porta difesa da Neuer.
Il Bayern tiene palla e si fa di nuovo pericoloso al 10′ minuto con un cross di Schweinstwiger che pesca Kroos sul secondo palo, di nuovo solo, ma stavolta il tedesco non trova l’aggancio.
Cavani ed Hamsik perdono alcuni palloni in attacco, dove Lavezzi è l’unico a darsi da fare con le sue serpentine. Inler e Gargano lottano e corrono in mezzo contrastando i tedeschi, spesso in superiorità numerica nella zona centrale, soprattutto quando Kroos arretra e gli esterni Ribery e Gomez si accenttrano. Partita difficile da interpretare per gli uomini di Mazzarri, perchè il Bayern non dà tanti punti di riferimento e gli azzurri devono in continuazione scalare le marcature, con Gargano che si danna l’anima per cercare di colmare il “gap” a centrocampo, dove i tedeschi, rinfrancati dal gol iniziale , palleggiano con disinvoltura.
Maggio ( ottimo in fase difensiva) e Zuniga raddoppiano gli sforzi, ma è ancora il Bayern a sfiorare il gol con un bolide di Gomez da fuori che fa la barba al palo al 20′ minuto.
Cavani sembra proprio non essere in giornata, svagato e mai in partita, perde due buone occasioni per mettersi in mostra, ” arravogliandosi” sul pallone.
Il Napoli vive la fase centrale del tempo in perenne affanno e riesce raramente a ripartire, per propri errori di misura nei passaggi e per alcuni falli a centrocampo dei tedeschi, che mirano al possesso palla e che per nostra fortuna e bravura, non riescono a rendersi pericolosi.
Nel finale di tempo il Napoli si scuote e prima reclama giustamente un calcio di rigore, con Schweinsteiger che anticipa, con un braccio largo, Hamsik sul secondo palo su cross di Campagnaro, ma l’arbitro non vede…ed al 38′ minuto….
IL NAPOLI PAREGGIA con un autogol di Bastuber che devia nella propria porta un cross dal fondo di Maggio, dopo un’azione travolgente del terzino, imbeccato da un preciso assist di Inler.
Il San Paolo diventa una bolgia e il Napoli tenta di sfruttare l’onda d’urto del gol, spingendosi in avanti sospinto dalla folla festante, nel tentativo di trovare addirittura il gol del vantaggio alla fine del tempo, ma non vi riesce.
Un primo tempo con risultato riacciuffato per i capelli.
SECONDO TEMPO
Formazioni invariate. Il Bayern parte subito in attacco e su un tiro di Gomez da fuori area…
l’arbitro fischia un rigore per il Bayern per un fallo di mano di Cannavaro inesistente, o almeno il capitano, girato e con il braccio attaccanto al corpo ha la disavventura di impattare il pallone sotto l’avambraccio destro, l’arbitro non vede….ma l’uomo d’area si….segnala… e l’arbitro fischia.
Miracolo di De Sanctis che addirittura blocca il rigore calciato rasoterra da Gomez.
Dopo il raddoppio mancato, il Bayern si rende ancora pericoloso con Ribery e Muller, bravo De sanctis nella prima occasione e fortunato nella seconda con Muller che tira a pochi metri dalla porta alto sulla traversa.
Anche Lavezzi e Cavani hanno due buone occasioni, ma non riedìscono a concludere dopo due stop in area molto approssimativi, da ottima posizione.
Le squadre si avviano stanche verso la fine della partita, ma il Napoli rischia in altre 2-3 occasioni con ripartenze del Bayern su palle perse da Campagnaro, Cannavaro e Gargano sulla propria trequarti, che innescano gli avanti bavaresi, che per fortuna non sfruttano le occasioni e la gara termina 1-1, con Lavezzi che si propone in avanti più volte nel finale ed è l’ultimo ad arrendersi, anzi l’unico degli attaccanti a combattere, considerata la “latitanza” di Hamsik e Cavani per tutta la partita.
Un Napoli stanco e stremato dalle partite continue e ravvicinate, con questo pareggio continua ad essere in corsa e a sperare nel miracolo qualificazione. Agli azzurri sono riservate tre partite ad alta tensione e difficoltà massima , la prossima in trasferta a Monaco ( con Cannavaro squalificato, per la triplice ammonizione riportata nella altrettante partite disputate), poi ci toccherà il vero spareggio qualificazione, al San Paolo contro il City di Mancini…e l’ultima e speriamo decisiva traferta di Villareal.
IL SOGNO CONTINUA!!!