Il Napoli espugna l’Olimpico per la seconda volta, sponda giallorossa dopo quella biancoceleste, portando a casa la 11^ vittoria consecutiva e mantenendo la testa della classifica in una giornata- trappola, in cui avevano vinto le milanesi, la Lazio, il Piemonte, con Udinese e Atalanta per la prima volta sconfitte entrambe.
Un grandissimo gol di Osimhen a 10 minuti dal termine ha ammutolitito l’Olimpico e fatto impazzire una piccola fetta di quello stadio colorata di azzurro.
Sugello di una grande gara della squadra di Spalletti, che ha provato a portare a casa i 3 punti per tutti i 90 minuti contro chi ha badato solo a difendersi ad oltranza, nella vana speranza di strappare un misero pareggio, come accadde la scorsa stagione.
Gol n. 43 in stagione in 15 gare, rovinata la media di 3 gol a gara, ma che è veramente pesante e consente agli azzurri di vincere il terzo scontro diretto, tutti disputati in trasferta, con 9 punti portati a casa.
Un Napoli concentrato, tatticamente irreprensibile, battagliero, che ha reagito come si deve a un ambiente ostile, dominando la gara sul piano del gioco e del palleggio e delle occasioni, cercando la vittoria e non accontentandosi mai del pari.
Una Roma votata solo alla difesa, che ha ammesso l’inferiorità sul campo, giocando rintanata e cercando il lancio lungo solo nella prima frazione, rinunciando del tutto a giocarsela nella ripresa, nell’intento nemmeno malcelato di strappare lo 0-0 allo squadrone azzurro.
Già nel primo tempo gli azzurri hanno sfiorato il gol del vantaggio e potevano farlo con un rigore assegnato e poi revocato con molti dubbi.
Nella ripresa si è giocato a una porta sola, con grandi occasioni per Lozano-Juan Jesus e Osimhen, che ha allargato troppo il diagonale in una occasione più che favorevole.
Per fortuna il nigeriano si è fatto perdonare con la stilettata intrisa di vaselina con cui ha sfondato la porta a 10 dal termine.
Juan Jesus non ha fatto rimpiangere l’assenza di Rrahmani, che ha chiuso ogni varco, grazie anche a un attentissimo e concreto Kim, che non ha concesso nemmeno le mosche prima ad Abraham e poi a Belotti.
Gran prova di Olivera, preferito a Rui per le palle in alte in area, sulle quali la Roma era pericolosa e per cadiuvare Juan Jesus sugli strappi di Zaniolo, che ha una velocità di base diversa dal brasiliano.
Bene come sempre Lobotka e Di Lorenzo, finalmente freschi e riposati senza turno infrasettimanale, coadiuvati da Piotr e Ndombele, in assenza di Anguissa, e nel finale di gara da Elmas e Gaetano, che li hanno sostituiti con profitto.
Gara di gran verve di Lozano, sempre una spina nel fianco della difesa giallorossa, nonostante il randellamento patito da Ibanez (ammonito solo a 20 dal termine).
Gran partita di Osimhen, match winner e Man of the Match, bravissimo nel tenere botta contro Smalling e gli altri 2 centrali della Roma, a far salire la squadra e combattere anche difensivamente, con 3 interventi pregevoli su corner e piazzati della Roma nella nostra area, spazzata con i suoi stacchi imperiosi.
Mourinho aveva studuato una triplice marcatura su Kvara per limitarlo, con Karsdorp a uomo fisso sul georgiano (terzino che non è mai sceso sulla fascia) e i raddoppi di Cristante e Mancini.
Kvara è stato limitato, ma anche stasera bravissimo a tenere palla, soprattutto dopo il gol del vantaggio.
Da non dimenticare Politano, che è entrato fornendo l’assist a Osimhen.
Per concludere un pò di numeri :
Napoli primo in classifica con 26 punti e unica squadra con ZERO sconfitte della serie A.
Miglior attacco con 26 reti.
Primo per tiri a partita con l’altissima media di 19,5 conclusioni a gara (secondo il Milan con 17,1) e per tiri nello specchio 6,5 a partita e per tiri in area 12,5 a partita.
Primo per duelli aerei vinti, 14,2 a gara (57,4%)
Primo per precisione di passaggi (86,5%), per passaggi chiave (16.1 a gara) e per rendimento (media di 6,85).
Insomma per ora vetta meritatissima, per una squadra che non dovrà mollare e restare sempre sul pezzo.
#FNS