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Il Napoli soffre, ma batte anche il Bologna 3-2 : 10^vittoria consecutiva

Il Napoli dopo l’ennesima fatica di Coppa non molla la presa in Campionato, batte anche il Bologna al Maradona, 3-2 e porta a casa la decima vittoria di fila, che vale la permanenza in vetta alla classifica.

Avversario non irresistibile il Bologna di Thiago Motta, ma dopo il turno di Champions nessuna partita è mai facile, tanto più contro un allenatore che non aveva mai perso al Maradona e che ci ha rotto parecchio le scatole, soprattutto l’anno scorso con lo Spezia (o-1 che ancora infastidisce).

Il Napoli non solo ha portato a casa la decima vittoria di fila, ma ben 8 gare le ha chiuse mettendo a segno 3 o più gol, le uniche 2 chiuse con 2 reti sono state le esaltanti vittorie all’Olimpico e a S.Sro contro Lazio e Milan, entrambe vinte per 2-1.

Napoli primo a puntaggio pieno nel Girone di Champions e in serie A.

Ma veniamo alla gara :

Spalletti deve fare a meno di 2 pezzi da 90, Rrahmani e Anguissa, fermi ai box per problemi muscolari, sostituiti da Juan Jesus e Ndombele.

2 cambi e mezzo rispetto alla gara contro l’Ajax, ossia le consuete staffette tra Politano e Lozano e Rui e Olivera, con i primi in campo.

Gioca Raspadori dall’inizio di punta. Per il resto il solito 11.

Thiago Motta sta messo anche peggio in proporzione, dovendo fare a meno di Arnautovic, Schouten e Kasius.

Il tecnico del Bologna schiera una difesa a 4 da destra verso sinistra con Posch-Bonifazi-Lucumi-Cambiaso, Medel a protezione con ai lati Ferguson e Dominguez, Aebischer largo a destra e Barrow a sinistra, con Zirkzee unica punta.

Spalletti per non consentire cali di tensione post Champions ordina l’aggressione sin dal primo minuto sui portatori di palla del Bologna.

Il Napoli, quindi, non sbaglia l’approccio, nonostante qualche imprecisione di troppo nei primi 15 minuti, nei quali non riesce a creare pericoli.

L’azione comincia spesso sulla destra con Politano e Di Lorenzo, coadiuvati da un buon Ndombele in questa prima fase.

Gli azzurri cominciano anche a essere pericolosi dopo i 15 iniziali, grazie soprattutto a Kvara, che mette letteralmente in porta prima Raspadori (conclusione in diagonale di mezzo metro al lato rasoterra), poi Mario Rui (che finta il cross e invece tira da posizione defilata e coglie la traversa) e infine Politano, che si divora un gol nonostante l’occasione ghiotta proprio sul piede congeniale (era più difficile non centrare la porta).

Il Bologna si affaccia di rado nella metà campo azzurra e nelle rare volte sono bravissimi Kim e Jesus a chiudere ogni varco.

Alla prima indecisione sul finire del tempo il Napoli prende gol, molto inaspettatamente.

Errore di posizione di Juan jesus, disattenzione di Di Lorenzo e infine di Kim , che va a protezione della porta e non stringe su Zirkzee, la cui conclusione passa sotto le gambe del coreano e trafigge l’incolpevole Meret.

Per fortuna gli azzurri riescono a riprendere subito il risultato, prima che si chiuda il tempo (senza recupero) con Juan Jesus, che sfrutta un rimpallo in area su corner e con destrezza infila in rete da pochi passi.

7° gol stagionale che nasceda calcio da fermo.

Il primo tempo si conclude sull’1-1

La ripresa vede subito in campo Lozano per un fumoso Politano e Osimhen per Raspadori, per conferire un impatto più esplosivo all’attacco, con soluzioni diverse.

La mossa dà immediatamente i frutti sperati e il Napoli dopo 4 minuti si porta in vantaggio proprio con Lozano, dopo ennesima magia di Kvara, con tentativo di Osimhen che non riesce a deviare la palla dopo paratone del portiere sul tiro del georgiano (che si gira e tira in un fazzoletto in area) e il Chucky appostato sul secondo palo abile ad alzare la palla e infilarla in porta con Skorupski disteso.

Partita ribaltata tra fine primo tempo e inizio secondo, che potrebbe essere ormai in discesa, ma purtroppo Meret fa un paperone su un ti ro proveniente da casa Barrow dopo poco più di 1 minuto dal vantaggio ed è tutto da rifare.

Per fortuna questo Napoli non si perde mai d’animo e comincia a martellare il Bologna, sino all’ennesimo assist magico di Kvara e al gol di Osimhen del 3-2, arrivato al minuto 69.

Gli azzurri hanno poi numerose occasioni per il 4-2, compresa una traversa clamorosa di Zielinski, ma non riescono a chiuderla e soffrono sino al termine, con uscita a vuoto di Meret e brivido finale.

3-2 Napoli ed altri 3 punti in cascina.

Alla fine saranno addirittura 30 le conclusioni degli azzurri, nuovo record annuale per la serie A.

I SINGOLI

Giornata storta per Meret, al primo errore stagionale (ma marchiano e in un momento “sbagliato” della gara).

Instancabile Di Lorenzo sull’out di destra, con il Capitano che ha giocato più da attaccante aggiunto che da difensore, con qualche spazio di troppo lasciato dal suo lato a Barrow.

Buona prova dei 2 difensori centrali, Kim e Juan Jesus bravissimi nelle chiusure e puniti nell’unica distazione della partita. Il centrale brasiliano, tra l’altro, anche in gol, preziosissimo.

Marione una ripresa molto difensiva e non eccepibile, dopo un buon primo tempo.

Lobotka ha giustamente dosato le energie dopo tante gare consecutive e giocate a 1000 all’ora, anche per evitare noie muscolari, evitando gli strappi (non quelli muscolari, quelli palla al piede), ma ha fornito il suo decisivo apporto.

Ndombele bene la prima mezz’ora nel ruolo di Anguissa, ma con caratteristiche diverse ovviamente, più offensive, poi un calo con 3-4 palle perse a fine primo tempo e una ripresa meno brillante, sino alla sostituzione.

Piotr un pò timido nel primo tempo, è salito di livello nel secondo quando c’è stato da battagliare e prendere i 3 punti, peccato per la conclusione deviata sulla traversa.

Politano un tempo in campo, non proprio in giornata, un pò fumoso e scelte di giocata discutibili, oltre a un gol divorato.

Molto meglio Lozano che lo ha sostituito tra primo e secondo tempo, subito in gol e buona verve, anche con qualche errore di misura di troppo.

Raspadori ha fatto il suo (forse poteva conclude meglio, onorando la magia di Kvara), ma nella ripresa serviva più esplosività in attacco e Osimhen è stato determinante e adrenalinico.

Kvara meriterebbe un capitolo a parte, mostruoso anche stasera e in ognuna delle 14 gare disputate, l’arma in più, giocatore favoloso, sempre incisivo, ha messo 10 volte i compagni in porta (veramente sono 10), un talento purissimo.

Insomma per vincere 10 gare consecutive e primeggiare in A e in Champions un pò di sofferenza la devi sopportare, anche se questo Napoli ci sta abituando sin troppo bene e anche un minimo di pathos sembra l’eccezione.

Un bravo di cuore a Spalletti.

Mister non molliamo !!!

Facciamo questo step insieme !!!

#FNS

 
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