Il Napoli vive un momento magico in questo inizio di stagione, altra vittoria di prestigio in trasferta, stavolta in casa dei Campioni d’Italia del Milan, bissando la vittoria esterna a S.Siro dello scorso Campionato.
2-1 con reti di Politano su rigore (dopo quello messo a segno a Glasgow) e Simeone, match winner da subentrato nella ripresa.
Gli azzurri sono per il momento in testa al Campionato (in coabitazione con l’Atalanta) e al girone di Champions (dove hanno vinto ed esaltato con Liverpool e Rangers) e chiudono il primo mese di “tour de force” pre-Mondiale nel migliore dei modi.
22 reti segnate dagli azzurri e solo 5 subite (solo quella di Colombo, jolly dalla distanza, ci ha tolto punti).
Squadra solida, che difende bene sia col baricentro alto che basso, ha un palleggio sicuro e preciso e punge con i suoi attaccanti con discreta puntualità, forse sprecando troppo in alcune occasioni, ma per ora i gol sbagliati (tanti) sono quasi un di più.
2 soli pareggi, contro Fiorentina e Lecce, gare che gli azzurri potevano tranquillamente portare a casa, ma qualche gol sbagliato di troppo a Firenze e gli esperimenti col Lecce, hanno costretto gli azzurri a lasciare 4 punti per strada, recuperati però nelle trasferte all’Olimpico e S.Siro, in cui sono arrivati 6 punti non scontati, soprattutto nella gara di ieri.
Ma passiamo a Milan-Napoli.
LE SCELTE e LA TATTICA
2 grandi assenti, Leao (oltre il 50% del potenziale offensivo del Milan attuale) e Osimhen. 2 protagonisti assoluti delle 2 squadre.
Spalletti fa partire titolare Raspadori, per dare fiato a Simeone, che era il meno in forma dell’attacco azzurro per aver saltato gran parte della preparazione estiva e che aveva speso parecchio a Glasgow.
Per il resto si affida al solito 11, senza sorprese, con Politano che gioca di nuovo titolare, con Lozano convocato, ma a corto di allenamenti negli ultimi giorni.
Pioli ridisegna il Milan senza Leao.
Linea in difesa a 4 con Kjaer (per Kalulu), centrocampo rafforzato con Krunic che affianca Tonali e Bennacer, Saelemaekers e De Kataelere in appoggio all’unica punta Giroud.
Si attacca centralmente in superiorità numerica, si cerca spesso Giroud con palle centrali per le sue spizzate, con i centrocampisti rossoneri che a turno si ineriscono alle spalle dell’attaccante francese.
Il Napoli ha i terzini più liberi e la superiorità sulle fasce, sui quali in copertura si allargano i centrocampisti rossoneri.
LA GARA
Il Milan inizia con buon piglio e in pressione, il Napoli in difesa.
Arrivanno un paio di cross pericolosi per Giroud, un paio di calci d’angolo, ma il Napoli difende bene, nonostante l’aggressività dei rossoneri non consenta ripartenze in questa fase.
Inizia il duello rusticano tra Giroud e i 2 centrali azzurri, senza esclusione di colpi e con alterne fortune.
I 3 centrocampisti azzurri, molto impegnati a tamponare la prima sfuriata rossonera non riescono a far risalire la squadra, con Lobotka preso nel mezzo da Saelemaekers e De Kataelere, duelli Tonali-Anguissa e Piotr-Bennacer in mezzo al campo. Krunic a coprire le sfuriate di Theo, abbastanza ben contenuto da Politano e Di Lorenzo.
Il tridente azzurro ha poche palle buone per pungere e Raspadori, non proprio nelle condizioni di rendersi pericoloso, con la squadra col baricentro abbastanza basso per poter risalire il campo, senza poter scaricare su una punta di peso, ma di movimento e costruzione.
Il Milan si rende pericoloso 2 volte con Giroud tra il minuto 11 e il minuto 12, che prima colpisce di testa inserendosi tra Rrahmani e Kim (palla alta) e poi coglie la traversa con conclusione ravvicinata, con Meret che compie un mezzo miracolo deviando la palla sul legno.
Il Napoli, scampato il pericolo, cerca di allentare la pressione rossonera col palleggio, ma non riesce a risalire il campo e rendersi pericoloso.
Altri 2 cross per Giroud concessi da Di Lorenzo da sinistra, ma le deviazioni dell’attaccante non sono agevoli con la marcatura dei 2 centrali azzurri e finiscono fuori dai pali.
Poi ci prova Krunic di testa su angolo, che colpisce sul secondo palo con Rrahmani e Rui in ritardo sul pallone. Ci pensa di nuovo Meret ad alzare in corner l’incornata ravvicinata, ma alla portata del portiere azzurro.
30 minuti di pressione ad alti ritmi per il Milan, ma il Napoli si difende bene.
Nei 15 finali il Milan rallenta un pò e il Napoli può amministrare meglio col palleggio e non corre più pericoli.
Ci prova Politano di testa, pescato sul secondo palo da una sventagliata di Piotr, ma Maignan para senza problemi.
Poi Kvara, che ha tentato dribbling con poco costrutto, fa ammonire prima Kjaer e poi Calabria, condizionando le mosse di Pioli, che li sostituisce tra primo e secondo tempo con Dest e Kalulu.
Finisce 0-0 la prima frazione.
Partita difensiva e di fraseggio per gli azzurri che riescono a tenere la porta inviolata, grazie a una buona fase difensiva e una buona prestazione dei 4 in linea. Ovviamente ci pensa Meret a chiudere la porta in 2 occasioni.
Difficile risalire il campo con Raspadori che gioca una decina di palloni di sponda, con alterne fortune e senza avere nemmeno un’opportunità per rendersi pericoloso.
Kvara ci prova senza creare pericoli, ben marcato da Calabria, ma lo fa ammonire, come Kjaer, e in qualche modo incide.
Politano fa più copertura, con dedizione e sacrificio, cercando la giocata in un paio di occasioni, ma senza far male.
Ripresa.
Come detto, Pioli fa i 2 cambi, mentre l’11 azzurro resta invariato nella ripresa.
Il Napoli che aveva ripreso un pò le redini del gioco a fine primo tempo, inizia con buon piglio e nella metà campo avversaria, restandoci per 5 minuti, sino al rigore procuratosi da Kvara, in dribbling ripetuto su Dest.
Il Var richiama Mariani, che concede il rigore, lo batte Politano che non tira granchè , ma forse per questo beffa Maignan, con la palla ch si infila sotto la pancia del portierone rossonero.
Napoli in vantaggio !!!
Si perdono quasi 5 minuti dal fallo di Dest alla trasformazione, per le proteste, una rissa sfiorata e intervento del Var.
Il Milan reagisce d’impeto e con foga agonistica, il Napoli tiene botta con Kim e Rrahmani e con Mario Rui, che giocherà uno splendido secondo tempo.
Anguissa, non apparso in gran spolvero nella prima frazione, si riprende aiutando non poco Lobotka, con alcune chiusure preziose e la sua fisicità.
Scende un pò di tono Piotr, che Spalletti avrebbe poi potuto sostituire un pò prima con Ndombele, in campo solo nei minuti finali.
Il Napoli si salva in 2-3 occasioni sui cross che spiovono in area dalle fasce, dalla trequarti e sulle palle lunghe a cercare Giroud.
Al 65°fallo duro su Politano, che è costretto a uscire a causa della botta presa.
Doppia sostituizione per entrambe le squadre.
Entra Simeone per Raspadori e a sorpresa Zerbin per Politano (avrei scommesso su Elmas a destra in copertura su Theo).
Nel Milan dentro Diaz e Messias per Krunic e Saelemaekers.
Non buono l’impatto di Zerbin, che appena entrato sbaglia un passaggio in uscita, lanciando il Mian verso la porta. Ci pensa Meret a salvare su conclusione rapida e rasoterra di Messias.
Zerbin poi prima va in fuorigioco e poi si fa asfaltare da Theo che mette in mezzo rasoterra dal fondo, palla che filtra tra Di Lorenzo-Rrahmani e Kim, con Giroud che si avventa come un falco e la mette in porta a centro area.
1-1 e partita con inerzia in favore dei rossoneri, che spingono per trovare il gol vincente, ma il Napoli tiene botta.
Al minuto 77 Simeone gioca una palla dal limite, non trova spazio, la smista a Rui a sinistra e poi si catapulta in area. Perfetto il cross di Mario dalla sinistra e il Cholito anticipa Tomori di testa e la gira nell’angolo basso alla sinistra di Maignan.
Pennellata di Marione e gran gol del Cholito !!!
Napoli di nuovo in vantaggio 2-1.
Il Milan all’assalto finale, traversa di Kalulu a botta sicura, stavolta è San Gennaro a salvare gli azzurri.
Difesa strenua sino al termine, con Kim e Lobotka sugli scudi e 3 punti portati a casa per un Napoli mai domo, battagliero e vincente.
Ora la sosta capita a proposito per far riposare i più stanchi, per far acquisire la forma definitiva a chi ha saltato parte o tutto il ritiro pre campionato, sperando nel recupero importante di Osimhen e Demme.
Ci godiamo il riposo da doppi capolisti.
Non male come inizio.
Importante sarà tenere botta sino al Mondiale per poi saltare i mesi grigi di Spalletti (novembre e dicembre non li giocherà per fortuna quest’anno) sino alla ripresa di gennaio.
#FNS