Il Napoli non riesce ad espugnare Sassuolo, 2-2 il risultato finale, dopo il doppio vantaggio degli azzurri dopo 1 ora di gioco (in gol Fabian e Dries con doppio assist di Piotr), i neroverdi accorciano a 20 minuti dal termine e i partenopei, dopo aver subito 3 infortuni importanti, si trincerano in difesa e a un minuto dal termine, anche grazie a una svista arbitrale, subiscono la rete del pari a 1 minuto dalla fine.
Non è, purtroppo, la prima volta che accade su quel campo, 3-3 incredibile l’anno scorso con il Napoli in vantaggio a 30 secondi dal termine (frittatone su fallo laterale e ingenuo rigore di Manolas), che ci fece perdere 2 punti fondamentali per l’obiettivo Champions (oltre ai 2 pari casalinghi con Cagliari e Verona) ma anche 1-1 nel 2018 e 2019, 2-2 nel 2017, addirittura sconfitti 2-1 nel 2015 nella prima di Sarri.
Insomma un campo che non ci ha mai regalato soddisfazioni, anzi parecchie delusioni importanti, e anche quando siamo riusciti a vincere non è mai stata una passeggiata.
2 punti importanti gettati al vento.
Il Napoli, tra l’altro, con qualche difficoltà negli ultimi 30 metri, aveva giocato un buon primo tempo, riuscendo a punire per ben 2 volte nei primi 15 della ripresa.
Da quel momento molti gli episodi che hanno condizionato la gara, che gli azzurri conducevano con buon margine, a prescindere dall’infortunio di Insigne a fine primo tempo.
Li elenco :
- Spalletti pronto, a risultato abbastanza rassicurante, a sostituire Mertens e Lozano, fondamentali per la prossima e da centellinare senza Osimhen e con mezzo attacco non in forma (Ounas è appena rientrato e non è ancora pronto, Politano neppure, e si è visto negli ultimi 25 minuti), ma si fa male Fabian e Lozano non esce (lo farà qualche minuto dopo per Demme, dopo la rete del 1-2 Sassuolo però), ma solo Mertens per Petagna.
- al minuto 71 un pò inaspettato il gol del Sassuolo, con Scamacca lasciato libero in area di stoppare e tirare da Koulibaly, al primo errore della serata. Molto bravo l’attaccante, ma come successo a Mosca, KK si perde la marcatura.
- a 20 dal termine il Napoli subisce il gol, entra Demme per Lozano (come detto in ritardo) e si chiude in trincea e decide, un pò per inerzia, un pò per stanchezza, un pò per paura di non scoprirsi, di abbassare il baricentro a protezione dell’area di rigore (e nonostante Spalletti urli a più riprese, inutilmente, di uscire dal guado).
- Il Napoli si chiude e non riparte mai, ma non ci prova proprio, non è questione di difficoltà nel partire in contropiede
- Come se non bastasse a 10 minuti dal termine si fa male Koulibaly ed entra Juan Jesus.
- Il Napoli arriva quasi alla meta, ma a 1 minuto dal termine, l’arbitro non vede un chiaro fallo su Rrahmani e poi vede quello di Demme e assegna la punizione al Sassuolo. Svista abbastanza clamorosa, che risulterà decisiva.
- Sulla punizione Juan Jesus non prende bene le misure del cross, o quantomento consente, nella sua zona (perchè gli azzurri sui piazzati sappiamo che marcano a zona) a Ferrari di prendere il tempo, senza aggressione alcuna della palla da parte del difensore, e saltare indisturbato. Poi anche bravo il difensore a metterla nel sette, ma l’errore sta a monte.
Per fortuna il Var ribalta un’altra svista clamorosa dell’arbitro e ci evita la beffa della sconfitta finale, annullando il 3-2 del Sassuolo.
Insomma una gara che gli azzurri stavano ben conducendo in porto, 3 punti molto importanti, sia in vista della prossima partita con l’Atalanta, che in una giornata sulla carta molto favorevole agli avversari, che avevano tutti partite agevoli (vinte come da facile pronostico ).
Milan, Inter e la stessa Atalanta si avvicinano di 2 punti e sono ormai col fiato sul collo degli azzurri, che potevano gestire meglio la gara, ma anche penalizzati dagli infortuni, con la coperta già abbastanza corta, da alcune sviste arbitrali e da alcuni errori nella gestione della gara nel finale e in marcatura sui gol.
Sabato, a poche ore dal match contro il Sassuolo, affronteremo l’Atalanta al Maradona, con un giorno in meno di riposo (Atalanta con 11 riposato dopo ampio turnover con il Venezia, dove Gasp ha fatto riposare 8 titolari, possedendo rosa ampia), senza Osimhen, Anguissa, Koulibaly (un anticipo del Napoli e di Coppa d’Africa) e probabilmente senza Fabian, sperando di recuperare Insigne e Manolas.
Insomma una bella gatta pelare e Spalletti e quelli abili e arruolabili dovranno trovare la soluzione per venirne a capo e non farci superare in classifica, mantenendo quantomeno l’abbrivio.
La gara più complicata della stagione sino ad ora, sulla carta.
Spariamo che Spallettone trovi la soluzione e che la ciorta (almeno per una volta) ci assista
#FNS
Una volta tanto un po di buona sorte sarebbe da augurarselo. Gasperini non vede l’ora di affondare il colpo. Speriamo almeno di non perdere