Il Napoli perde la sua prima partita stagionale, in maniera casuale e non tanto meritata, una gara giocata per 1 ora in 10 uomini, per un’espulsione di Rui dopo 30 minuti, che ha costretto gli azzurri ad alzare alla fine bandiera bianca e a profondere non poche energie per cercare di portare il risultato a casa, che purtroppo non è arrivato.
Gara condizionata dall’espulsione, che il Napoli aveva incanalato sui binari giusti dopo il vantaggio di Elmas , arrivato dopo pochi secondi e una partita giocata sui soliti buoni livelli sino a quel momento, in cui si era sfiorato anche il raddoppio in almeno 3 occasioni nitide, comandando gioco e spartito tattico.
Gara che sembrava come sempre essere in mano agli azzurri, anche brillanti e pericolosi, nonostante qualche assenza di rilievo in vista della difficile trasferta di firenze in Campionato, da disputare dopo nemmeno 72 ore.
Purtroppo se resti in 10 in Europa, nonostante un avversario non irresistibile, ma comunque pericoloso, può andare a finire anche con una sconfitta, sebbene immeritata e con arbitragggio discutibile.
FORMAZIONI e TATTICA
Spalletti cambia 4 elementi, 2 riposi pesanti come Anguissa e Osimhen in vista di Firenze, con Elmas e Petagna in campo, tornano Manolas e Meret (per Rahamani e Ospina), Gioca Politano e non Lozano, che sarà titolare a Firenze.
Rui Vitoria schiera il 3-4-2-1 , difesa a 3 titolare Caufriez-Gigot -Dzhikyia.
Moses a dx e Ayrton a sx esterni di centrocampo
In mezzo 2 assenze importanti come Hendrix e Zobnin, giocano Litvinov e Bakaev, messo sulla trequarti con Promes e Ponce unica punta.
Spalletti incarta lo Spartak, creando la superiorità sugli esterni con Di Lorenzo e Rui che spingono con Politano e Lorenzo, mettendo in mezzo Moses e Ayrton, in netta difficoltà.
La maggiore esperienza del trio Elmas-Fabian-Piotr ha la meglio sul giovane centrocampo dello Spartak.
Il Napoli va subito in vantaggio con Elmas.
Domina la gara, la gestisce come sempre, va 3 volte vicino al raddoppio con Petagna, grazie a 3 magie di Lorenzo che regala perle da sinistra, 2 assist dei suoi e una gran palla filtrante.
Di Lorenzo bravissimo nelle 2 fasi fornisce prima assist a Petagna di testa , poi va vicinissimo al gol in spaccata sul palo lungo (salva il portiere).
Petagna si muove bene con la squadra, ma è un pò macchinoso in area sulle conclusioni, che poteva sfruttare meglio.
Alla mezz’ora Rui si fa espellere, ma solo grazie al Var, che fa cambiare decisione all’arbitro, che lo aveva per me giustamente solo ammonito.
Il piede a martello c’è, ma inganna, perchè Mario commette entrata in ritardo, anche inutile, ma mette il piede a protezione nel contrasto e non lo affonda.
Intervento fuori tempo, per eccesso di foga, ma non cattivo.
Molto severo il rosso e non si dica che in Europa puniscono, perchè De Bruyne il giorno prima aveva fatto molto peggio in Psg-City e aveva preso solo ammonizione, come giustamente aveva comminato l’arbitro anche a Mario.
Chiuso il primo tempo in vantaggio, dopo che Piotr si era divorato ilgol del 2-0 ( e un rigore revocato dal Var ai russi, che non c’era) nella ripresa il Napoli è capitolato, pur non mollando mai e avendo le sue occasioni.
Giuste le sostituzioni tra prima e seconda frazione , entrano Osimhen per Petagna, per sfruttare le ripartenze in inferiorità e Anguissa per Piotr per rinsaldare il centrocampo in 10.
IL pari russo dopo 10 minuti della ripresa, una sfortunata autorete di KK, che non ha dato scampo a Meret, dopo casuale batti e ribatti in area, su cross di Moses, concesso da Politano e da una chiusura in ritardo di Malcuit. Il tentativo di KK di coprire la porta e di ribattere il tiro, su cui Meret c’era, si è trasformato in un autogol.
Nonostante la rete subita in maniera del tutto casuale, il Napoli ha provato a vincerla.
Il gol del vantaggio arrivava con Manolas di testa, ma purtroppo in posizione di fuorigioco.
Lo Spartak invece passava in vantaggio con la difesa azzurra che non ha scalato bene centralmente e con KK che non è riuscito a chiudere il tiro del subentrato Ignatov, che gli passa sotto le gambe, e sul quale Meret, anche per questo, non riesce ad arrivare, ma si sarebbe trattato di un miracolo.
Il Napoli sebbene sotto ha reagito e Osimhen e il subentrato Lozano non sono riusciti a infierire grazie ad alcuni fallacci dei russi, che li abbattevano in campo aperto.
LO Spartak dopo tanto randellare restava in 10 negli ultimi minuti per una sacrosanta doppia ammonizione di Caufriez.
Purtroppo Koulibaly in parità numerica, per troppa generosità e foga, anche stanco e poco lucido, perdeva banalmente palla in fase di inizio azione dalle retrovie, facendosi poi saltare facilmente e lo Spartak andava sul 3-1.
Errore che ci è costato caro, considerato che si era in parità numerica e che avremmo potuto almeno pareggiarla a quel punto.
Tra l’altro arrivava anche il gol di Osimhen del 2-3, ma non è bastato per evitare la sconfitta.
Una gara giocata bene per 30 minuti dal solito buon Napoli da inizio stagione, complicata e persa per un episodio, Cose che nel calcio capitano.
Purtroppo le situazione del Girone si complica con 1 punto su 6 nelle prime 2 gare, ma non è compromessa.
Decisiva adesso la doppia sfida con il Legia, capolista a sorpresa del Girone che ha fatto fuori con doppio 1.-0 sia Spartak che Leicester.
Urge il doppio successo.
Sapevamo che l’EL sarebbe stata un pò più complicata senza terzino di ruolo a sinistra in alternativa a Rui e con Malcuit non affidabile a destra, pecche che si sono manifestate sia a Leicester che ieri.
Ora è addirittura più complicata, abbiamo perso l’occasione di gestire e dosare le forze e il turnover nelle prossime gare del Girone, ma spero di vedere la squadra con lo stesso attegggiamento delle prime 2 gare, battgliero come visto poche volte in Europa League, che è la cosa che conta, onorare le prestazione europee, seppur non in Champions (dove invece abbiamo sempre dato l’anima).
Ora testa aalla difficile trasferta di Firenze, consapevoli delle insidie e della bravura dell’avversario, dopo nostro tiur de force.
Vedendo il bicchiere mezzo pieno e pensando positivo, possiamo trasformare la rabbia per ieri in energia positiva, con almeno 8 giocatori su 11 abbastanza riposati.
Rui deve farsi perdonare, come Piotr, mentre Rrahmani, Anguissa, Lozano, Osimhen, Lorenzo, saranno carichi e non troppo stanchi per il minutaggio ridotto in Coppa.
Fabian l’unico un pò oberato dalla fatica come KK e Di Lorenzo (più abituati a giocare sotto sforzo)
Fiduciosi nel Mister e nel gruppo.
Ultimo sforzo prima della sosta.
#FNS