Il Napoli bissa il 4-0 rifilato alla Roma, vince con identico punteggio a Crotone (reti di Insigne, Lozano, Demme e Petagna) e torna tra le prime 4, riagganciando la zona Champions.
Le coinquiline sono un inarrestabile Milan (per ora con e senza Ibra), che guida la classifica da imbattuto e con un buon vantaggio, l‘Inter di Conte che finalmente ha ritrovato vittorie e continuità dopo un ottobre e un periodo nerissimo e il Piemonte, che è a pari punti con gli azzurri, nonostante i 3 punti a tavolino e il nostro -1 in classifica.
Subito dietro Roma-Sassuolo-Lazio e Atalanta.
Il Napoli disputa una gara seria e cazzuta, con qualche errore di troppo nellla prima frazione, che chiude comunque in vantaggio grazie a una prodezza di Insigne, con gran destro a giro all’angolino, dopo magica giocata e assist di Piotr..
Ripresa in discesa, grazie alla prematura espulsione di Petriccione (gamba a martello sul polpaccio di Demme), con il raddoppio di un indemoniato Lozano, servito nuovamente da un perfetto assist di Insigne (l’ennesimo per il messicano, a detta di alcuni inviso a Lorenzo…ci vien da sorridere) e il finale nobilitato da un bel gol di Demme (altra prestazione di ottimo livello con la ciliegina della rete) e finalmente di Petagna, che tra Az e primo tempo col Crotone aveva avuto parecchie occasioni, alcune sprecate in maniera maldestra e abbastanza clamorosa (2 assist di Mertens , entrato nel finale).
Gattuso ha riproposto i 3 centrocampisti, con Piotr a fare da collante tra centrocampo e attacco, stavolta con Demme e Bakayoko alle spalle.
Questa soluzione ci permette di tenere la squadra più corta ed equilibrata, consentendoci un maggior controllo del gioco e della gestione della palla e dei momenti della gara.
La difesa appare più adeguatamente protetta e meno esposta alle ripartenze avversarie, restando immutato il potenziale offensivo della squadra, come dimostrano le 8 reti rifilate a Crotone e Roma.
Una gara magistrale di Insigne, che ha il merito enorme di sbloccarla con un gran gol, fornendo anche il decisivo e preciso assist del 2-0 a Lozano.
Il messicano è stato un verio e proprio martello per la difesa del Crotone, ondeggiando tra Reca e Luperto, che non sono riusciti a contenerlo. Autore di decine di percussioni Lozano ha mostrato le sue caratteristiche migliori, risultando uno dei migliori da inizuio stagione, con prestazioni e score che hanno già detto molto di più di tutta la intera stagione scorsa, confermando la bontà di un acquisto che aveva fatto storcere il naso a troppi.
Sul podio finisce anche Demme, che dopo la eccezionale prestazione contro la Roma si ripete, abbinando qualità e quantità a centrocampo, dove con Bakayoko forma una discreta diga difensiva, senza tralasciare l’impostazione dalle retrovie, al netto di un gran bel gol.
Bravissimo anche Zielinski, che si è acceso a tratti, ma ha inciso con le sue accelerazioni e le sue giocate, alcune con cui ha mostrato la sua tecnica sopraffina.
Il Napoli ha retto anche grazie a una prestazione di sostanza della coppia difensiva , coadiuvato dai terzini, che hanno sbagliato qualcosa di troppo rispetto al resto della squadra, ma senza commettere errori decisivi.
Anzi darei una nota di merito per Di Lorenzo, che non è sempre lucido, ma che gioca sempre e qualcosa dal punto di vista psicofisico deve concedere. Nonostante qualche evidente svarione ha fatto la sua parte in entrambe le fasi, proponendo anche buone giocate.
Mertens, invece, sa come incidere anche in un periodo non brillantissimo, ieri in poco più di 20 minuti ha fornito 2 assist a Demme e soprattutto a Petagna, consentendo al robusto attaccante di sbloccarsi.
Certo il Crotone, fanalino di coda e unica squadra ancora senza vittorie, non era un avversario ostico e probante, ma non è mai facile giocare con compagini che combattono per non retrocedere e che ci mettono ardore agonistico e buona volontà.
Il Napoli, invece, è alla ricerca di quella continuità, fondamentale per raggiungere l’obiettivo Champions in Campionato e della quadra, dopo che Gattuso ha iniziato con il 4-2-4, trasormatosi poi in 4-2-3-1 (e in alcune fasi in 4-3-3) con un centrocampista in più, ma con l’arma delle 4 punte da sfoderare in corso di gara all’occorrenza.
Ora molto importante superare il primo scoglio e raggiungere il primo obiettivo stagionale con il passaggio del turno in Europa League, dove ci attende lo scontro verità contro la Real Sociedad, alla prima “ufficiale” al “Diego Armando Maradona” (ma per tutti lo è stato anche con Rijeka e Roma).
L’aver indossato nuovamente la maglia dell’ArgentiNapoli ha portato bene e si potrà continuare a farlo tranquillamente in Campionato.
Intanto l’AZ ha esonerato l’allenatore, con Arne Slot accusato dalla proprietà di essere già in contatto con il Feyenoord, ed è arrivata la prima sconfitta in Campionato (in casa 1-2 con il modesto Groningen) e chissà se ci saranno sorprese in negativo anche a Fiume, con la squadra di casa che ha già stupito a San sebastian e tenterà di vincerel aprima gara nel Girone.
Attenzione alla sorpresa.
#FNS