Il Napoli riparte anche in Europa, vincendo una gara difficile e fondamentale contro l’avversaria più forte del Girone, espugnando il campo di San Sebastian, 1-0 con una rete di Politano, bolide di sinistro insaccatosi dopo deviazione sotto la traversa a inizio ripresa.
Una gara studiata e impostata da Gattuso alla perfezione, non spettacolare, ma tatticamente perfetta nello schieramento e nelle intenzioni.
Innanzitutto per non subire , almeno per un’ora, da sbloccare poi con l’iserimento contemporaneo di Mertens e Osimhen , che avrebbero dovuto infierire con i loro colpi e la loro velocità nell’ultima mezz’ora.
Per fortuna ci ha pensato Politano a sbloccarla prima del loro ingresso in campo.
Il gol ha reso triplice il cambio, sono entrati i 2 attaccanti con Di Lorenzo ala tattica per Politano, per ingolfare il lato più pericoloso con Oyarzabal e la spinta dell’esperto terzino Nacho Monreal.
Il Mister ha coniugato la necessità di far ruotare la rosa, di far riposare tanti elementi, senza perdere il filo logico, con quella di portare a casa il risultato, tanto meglio se una vittoria.
Ha studiato molto bene l’avversario e i singoli giocatori, ha inserito Bakayoko per Merino, si è inventato Lobotka pressatore alto, ha limitato David Silva con il pari stazza Demme, bene Hysaj su Oyarzabal (avversario molto scomodo), ha preferito accoppiare Rui con Portu, uno veloce.
Una partita sontuosa dei 2 centrali difensivi, in primis di un attento e concentrato KK, che quando resta sul pezzo è invalicabile, coadiuvato da un ottimo Maksimovic, che non hanno concesso spazi alla punta Isak, nè al compagno di attacco Willian Jose, entrato a metà ripresa.
Peccato per il nuovo problema muscolare di Lorenzo, che stava egregiamente svolgendo il suo ruolo di collante tra i reparti, sostituito da Lozano dopo nemmeno 25 minuti, sperando che l’infortunio non sia così grave come il precedente, ma non dovrebbe essere nulla di preoccupante.
Politano e Petagna hanno svolto il loro compito con sacrificio, dedizione e produttività, con l’ala premiata dal gol.
Insomma, non uno spettacolo (quello ce lo auguriamo con il Sassuolo domenica), ma una gara saggia, accorta, cinica, speculativa, che ci ha portato 3 punti fondamentali per il prosieguo del girone.
Un primo tempo che ci poteva inizialmente premiare , ma le conclusioni ravvicinate di Insigne (larga dopo pregevole spunto personale con tunnel all’avversario) e Rui (anche questa finita fuori sul secondo palo, dopo pregevole imbeccata di Petagna) nei primi 10 minuti, non sono state precise.
Poi un leggero arretramento del baricentro e qualche errore di misura ci hanno messo un pò di apprensione e la difesa è stata attenta a non far correre pericoli ad Ospina, soprattutto dopo l’uscita per infortunio di Lorenzo, che svolgeva opera di collante tra i reparti, mentre con Lozano, poco avvezzo al palleggio, l’attacco è diventato meno fraseggiato e più diretto, con un possesso (sebbene sterile) consegnato agli avversari.
Missione 0-0 comunque portata a termine alla fine dei primi 45 minuti.
Il Napoli regge a inizio ripresa e addirittura passa in vantaggio.
Nell’ultima mezz’ora si soffre un pò, Ospina deve compiere un miracolo e un altro paio di buoni interventi, Mertens e Osimhen non pungono come nelle intenzioni, ma il Napoli a 5 minuti dal termine l’avrebbe anche chiusa con Osimhen, ma il gol viene annullato per un doppio tocco della palla di Rui, che è scivolato calciando una punizione dal limite.
Altra nota stonata (con l’infortunio di Lorenzo) in una serata vincente è stata l’espulsione finale di Osimhen, per una doppia ammonizione (stupido il primo cartellino), che ha mostrato ancora un pò di nervosismo del giovane nigeriano, avvezzo da alcune gare a battibeccare con gli avversari e a regire alle provocazioni.
Gattuso lo deve far crescere da questo punto di vista e fargli mantenere la calma.
Nessun problema, i 3 punti arrivano ugualmente e con un gran KK chiudiamo ogni varco.
Importante adesso vincere il doppio confronto con il non irresistibile Rijeka, che ieri ha preso 4 gol da un AZ molto compatto e tatticamente preparato (ora a 6 punti con Napoli e Real Sociedad a 3 e Rijeka a zero), ma sempre senza punte centrali e decimato dal Covid.
2 gare e 6 punti da incamerare obbligatoriamente, impresa non certo impossibile se giochiamo da Napoli.
Az e Real Sociedad si leveranno giocoforza punti vicendevolmente nel loro scontro andata e ritorno e faranno luce su chi sarà l’avversaria più temibile e con più punti da qua al termine.
Ora testa al campionato, arriva il Sassuolo di De Zerbi al San Paolo, avversario ostico e gara trappola, in cui il nostro attacco dovrà essere letale con Dries e Osimhen chimati stavolta a fare la differenza e a colpire negli spazi che sicuramente l’avversario lascerà.
Gara che promette spettacolo e che il Napoli dovrà fare sua con la forza esplosiva del suo quadrilatero offensivo.
#FNS