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Il Napoli riparte a Benevento, vince la 4^ consecutiva in Campionato, ma con fatica

Il Napoli torna in campo a Benevento nel derby dopo 3 giorni dalla scialba e poco edificante gara di Coppa contro l’AZ, con l’intento di riscattare l’amara sconfitta e riprendere il cammino in Campionato.

Gli azzurri riescono a portare a casa i 3 punti, imponendosi per 2-1, dopo un primo tempo poco deciso e dopo essere passati in svantaggio alla mezz’ora per una rete di Insigne Jr.

La ribaltano nella ripresa dopo 2 reti annullate, tante occasioni e alla fine si conteranno anche 3 pali (uno esterno) e un paio di interventi dubbi in area, uno abbastanza netto su Lozano.

Le reti di un determinato Insigne, che ha pareggiato la rete del fratello con un gran tiro di sinistro sotto la traversa da fuori area e il raddoppio firmato dalla coppia di nuovi entrati Politano-Petagna, grande azione del primo con assist perfetto per il bomberone che la mette dentro a centro area di potenza, piegando le mani al portiere.

Minuti finali con il risultato in bilico e una punizione all’ultimo secondo deviata da Meret sopra la traversa ci fanno stare un pò in apprensione, ma alla fine usciamo con i 3 punti, che è quel che più conta in questa fase della stagione e dopo il passo falso.

Gattuso ha riproposto il 4-2-4, con il rientro di Bakayoko in mezzo al campo e di Insigne, che dal primo minuto prende il posto di Politano, con Lozano spostato a destra.

Torna Mario Rui sulla fascia di competenza (per Hysaj). In avanti sempre la coppia Dries-Osimhen.

Ancora assenti Piotr e Elmas, ma finalmente negativi ai test, gioca sempre Fabian (che oggi soprattutto ha pagato la stanchezza del triplo match ravvicinato).

Inzaghi propone un 4-3-3

Con Letizia e Foulon esterni di difesa a ingaggiare i duelli con Insigne e Lozano, Scozzarella davanti alla difesa su Dries (in fase passiva sono scalati su di lui a turno i 2 nostri attaccanti), duelli Bakayoko-Ionita e Fabian-Dabo in mezzo al campo.

In avanti tridente con le 2 ali Insigne Jr a sinistra a battagliare con Rui, Caprari a destra con Di Lorenzo e Lapadula nella morsa KK-Manolas.

Il Napoli inizia come con l’Az con un palleggio un pò troppo articolato e sterile, grazie anche al poco movimento degli esterni offensivi, che giocano troppo larghi e statici, non favorendo le linee di passaggio, con la manovra che ristagna.

Anzi corriamo qualche brivido per qualche palla persa soprattutto sull’out di sinistra.

Osimhen la mette dentro su l’unico spunto di Mertens di tutta la gara (altra prestazione opaca la sua), Lozano ci prova con alcuni spunti dalla destra, riuscendo a guadagnare qualche corner.

Le 2 occasioni migliori capitano proprio al messicano che , grazie ad alcune scelte e controlli non proprio ortodossi, non riesce ad incidere, anche se su di lui frana Foulon, ma l’arbitro non ritiene da rigore il tamponamento.

Insomma un Napoli non brillante, manovra poco fluida e Benevento che prima ci spaventa con un colpo di testa di Roberto Insigne, alto sulla traversa, e poi ci punisce :

discesa di Foulon sulla fascia non contenuto nè da Lozano nè da Fabian, superati in velocità, esce a chiudere KK, ma il terzino riesce a metterla al centro, corta respinta di Manolas e palla che arriva a Insigne Jr, lasciato libero di battere a rete da distanza ravvicinata.

Il Napoli reagisce, ma riesce ad essere pericoloso solo nei 5 minuti finali, un vero e proprio assedio con una gran parata del portiere su Lorenzo (oggi bravo anche nelle conclusioni), un palo esterno di Lozano, una traversa clamorosa di Manolas di testa, una conclusione su corner di KK, un paio di tiri sballati di Fabian, con Osimhen che non riesce a buttarla dentro in un paio di occasioni sotto porta.

Nella ripresa il Napoli riparte da dove aveva finito, assalto d’impeto e anche lucido alla porta avversaria.

Dopo un paio di occasioni la butta dentro Insigne, ma la rete viene annullata per fuorigioco sul tocco di Fabian per il Capitano (in pochi se ne erano accorti in campo).

Il Benevento è in sofferenza e Inzaghi sostituisce Caprari con Tuia, per rinforzare la mediana.

Al 58° escono Mertens e Lozano e entrano Politano e Petagna.

La svolta.

Dopo un altro miracolo del portiere, Insigne con caparbietà ci riprova e azzecca la conclusione nel sette dopo traversa e palla che rimbalza dentro la linea di porta.

1-1

Inzaghi inserisce forze fresche, escono Dabo, Foulon  e Lapadula rimpiazzati da Improta, Maggio e Sau.

Ma arriva il raddoppio del Napoli con Petagna, grazie allo spunto pregevole e splendido assist di Politano, dopo che Insigne aveva sfiorato il gol addiritttura di testa.

Entrano Demme per Bakayoko (infortunato) e Di Serio (un attaccante) per Roberto Insigne.

Il Benevento abbozza una reazione, ma è il Napoli a poter colpire di rimessa grazie a 2 conclusioni di Politano, una che sfiora il palo dopo deviazione e un’altra che coglie l’incrocio.

Ci prova Maggio di testa su corner, ma per fortuna non arriva il gol dell’ex.

Entrano Lobotka e Ghoulam per Fabian e Lorenzo.

Tiriamo un sospiro di sollievo dopo la punizione di Sau deviata da Meret e il triplice fischio che ne segue, al 97°.

Partita sofferta, ma produttiva.

Alcune considerazioni su tattica e singoli, con una premessa iniziale basilare :

- La differenza la fa come sempre la testa e l’applicazione, il Napoli non può calare di ritmo e intensità, ma deve pensare di aggredire l’avversario con determinazione, paghiamo ogni forma di rilassamento.

- Un gran ritorno di Lorenzo e la conferma della bontà dei sostituti Politano e Petagna, che ci hanno regalato i 3 punti.

- Il 4-2-4 pare possibile solo con Bakayoko in campo, soprattutto se i 4 davanti non fanno la differenza.

Per essere più produttivi in zona gol e per dare concretezza e ariosità al gioco gli esterni offensivi, almeno a turno si devono accentrare, dando spazio al terzino di salire e soprattutto per favorire gli scambi con i 2 attaccanti, non lasciandoli imbottigliati tra 3 uomini.

Non devono restare entrambi larghi e statici, altrimenti non si creano spazi e linee di passaggio.

- Dries un pò scarico , il più deludente in questo momento, nel trittico di gare appena concluso.

Lui e Osimhen avranno bisogno di rifiatare ogni tanto e Petagna si è dimostrato una valida alternativa, sia da prima punta che da sottopunta, considerato che sa giocare con la squadra e soprattutto sa proteggere il pallone, oltre che finalizzare.

Apro e chiudo una parentesi, un Koopmeiners ci andrebbe benissimo a gennaio, al posto di uno tra Demme e Lobotka, alzerebbe il tasso a centrocampo, con maggiore utilità per lo schema, dando un’alternativa fisica e tattica a Bakayoko.

Ora alta gara relativamente ravvicinata, già importante per il Girone di EL a San Sebastian con una Real Sociedad forte e in grande forma, che per il momento comanda la LIGA.

Ne parlerò domani in approfondito articolo.

#FNS

 

 
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