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L’AZ Alkmaar ai raggi x : storia, palmares, numeri, rosa e singoli

Il Napoli inizia la sua avventura europea in EL, girone alla portata con la Real Sociedad, l’Az Alkmaar e il Rjieka, 3 squadre abbordabili, con gli spagnoli più forti e pericolosi, dell’Az si ricorda blasone e ragazzi molto bravi, il Rijeka (ex Fiume in territorio italiano), una delle squadre importanti ai tempi del Campionato jugoslavo (che all’epoca gli appassionati seguivano su Tele Capodistria).

La prima avversaria è l’Az Alkmaar, giovedì al San Paolo alle 18.55.

Vi è un’incognita Covid, considerato che i casi erano già 9 la scorsa settimana  tra gli olandesi (4 della squadra), che pare siano aumentati a 13, con coinvolgimento di altri calciatori.

Ci sono contatti col Uefa per monitorare la situazione e valutare ogni eventuale decisione sullo svolgimento della gara (allo stato vale la regola del Uefa del limite di 13 giocatori negativi disponibili in rosa, meno di 13 non si giocherà, addirittura è previsto il 3-0 a tavolino).

LA STORIA

L’AZ Alkmaar, più conosciuta come AZ 67 per noi amanti e conoscitori del calcio anni 70-80, viene fondata nel 1967, il 10 maggio, data a noi molto cara.

In particolare il mio interesse per la squadra di Alkmaar nasce nel 1980, quando domina il Campionato olandese, vincendolo, e giunge in finale di Coppa Uefa contro l’Ipswich Town (altra squadra storica anni 80, con Brazil, Jhon Work, Paul Mariner, e anche gli olandesi Murhen e Thissen, oltre a Butcher, che perse il titolo all’epoca contro un fortissimo Aston Villa).

Quella finale di Uefa si giocò ovviamente andata e ritorno, 3-0 Ipswich in Inghilterra e 4-2 Az al ritorno ad Alkmaar.

In quella formazione figuravano numerosi giocatori noti e bravi, come i difensori Metgod, Spelbos, Hovenkamp, il centrompista Peters e la punta Kist (non tutti sanno che il biondo e riccioluto attaccante fu il primo obiettivo del Napoli alla riapertura delle frontiere nel 1980, prima che gli azzurri prendessero Ruud Krol).

Un ventennio buio per la squadra dopo i fasti dei primi anni 80 (in cui vinse anche 3 Coppe d’Olanda), retrocede nell’83 in Eerstedivisie (vincendo 3 volte il Campionato in B) e ritorna in auge solo nel 2003.

Va vicina al suo secondo titolo olandese nel 2007 (lo perde addirittura per differenza reti contro l’Ajax) e lo vince nel 2008-2009, con allenatore Louis Van Gaal e il record di 28 risultati utili consecutivi (dopo aver perso le prime 2 gare tra l’altro) e con porta inviolata per 957 minuti (tra i pali l’argentino Sergio Romero).

Da allora poche le soddisfazioni, fatta eccezione per la vittoria di una Coppa d’Olanda nel 2012-2013.

Ha partecipato negli ultimi 10 anni 5 volte alla fase a Gironi dell’Europa League , qualificandosi 3 volte (arrivando sino ai quarti in un’occasione).

IL CAMMINO EUROPEO e in Campionato

Inzia con la qualificazione ai Gironi di Champions, in cui l’Az ha superato ai tempi supplementari il Plzen (3-1) al 2° turno e poi ha perso 2-0 dalla Dinamo Kiev in trasferta, finendo ai Gironi di EL.

Il Cammino in Eredivisie è iniziato a tentoni, con 4 pareggi e molti gol subiti ben 10, contro squadre non eccelse come il Venlo, il Sittard, lo Sparta Rotterdam e lo Zwolle.

ALLENATORE e lo SCHEMA

E’ il giovane Arne Slot, 42 anni, una vita calcistica non blasonata con le maglie di Sparta Rotterdam, Nac e Zwolle, di cui è stato vice allenatore, come al Cambuur, prima di fare il vice al precedente allenatore dell’Az Van den Blom, di cui ha preso il posto a luglio 2019.

Gioca col 4-3-3, che si trasforma in 4-2-1-3 in funzione del posizionamento del regista (spesso si sposta lo stesso de Wit dietro la prima punta a fare il requartista)

IL MERCATO

E’ partita la stella della squadra Idrissi (24), andato al Siviglia per 12 milioni, sostituita dal Karlsson, anche lui ala sinistra ovviamente preso dall’Elfsborg per 2 milioni.

Pochi i movimenti, è partito il difensore centrale #Wuytens (30), andato al Lommel ed è arrivato al suo posto dall’Amburgo l’arcigno Letschert (27), oltre a Martins Indi dallo Stoke. Poi alcuni giovani in prestito, sugli esterni bassi 2 20enni, come il terzino sinistro del Chelsea Familia-Castillo e il terzino destro giapponese Sugawara dal Nagoya.

LA ROSA (valore 110,98 MILIONI)

Il portiere è l’alto (1 metro e 94) Bizot (29), nato nelle giovanili dell’Ajax, poi al Groningen, un triennio al Genk e dal 2017 a difendere la porta dell’AZ.

Il secondo è il 27enne Verhulst, preso a settembre dai Go Ahaed Eagles

Difesa a 4

I terzini destri sono il norvegense Svensson (arrivato 3 anni fa dal Rosenborg) e, come detto, dal mercato è arrivato il giovane giapponese Sugawara come riserva e alternativa.

I terzini sinistri il giovane tiolare Wijndal (appena 20 anni), cresciuto nelle giovanili, e un altro 20enne Familia Castillo, mai utilizzato e appena arrivato dal Chelsea.

Una buona batteria di centrali, almeno numericamente, ma tutti abbastanza lenti e tecnicamente non eccelsi.

Abbiamo detto di Martins Indi e Letschert, non certo due insuperabili, ma ci sono anche gli esperti Vlaar (33) e Leeuwin (33) e il greco nato e cresciuto calcisticamente ad Alkmaar Chatzidiakos (23).

Un reparto poco saracinesca, facilmente perforabile dai giocatori del Napoli.

In mezzo al campo il giovane , ma bravo Koopmeiners (22),difensore centrale prestato al centrocampo con buoni risultati (considerati i suoi 32 gol e 10 assist), perno delle nazionali giovanili olandesi.

Al suo fianco il norvegese Midtsjo (27), un vero e proprio jolly (ha giocato in qualsiasi posizione tranne che in porta), 32 reti e 55 assist in carriera, preso dal Rosenborg per poco più di 2 milioni nel 2017 (seguito anche dal Napoli in estate).

Il terzo titolare è il trequartista De Wit, 22 anni, cresciuto nelle giovanili dell’Ajax e arrivato nel 2019, con una buona propensione al gol.

Le alternative sono Jordi Clasie (29), un regista di ottime doti che non ha mostrato tutto il suo potenziale in carriera, anche grazie a causa di alcuni infortuni (lo ricordiamo al Feyenoord e al Southampton) e i giovani Evjen (20 anni, norvegese) e Reijnders , tornato dal prestito al Walwijk.

Per il tridente offensivo c’è l’imbarazzo della scelta, sono tutti giovani e bravi

Occhio al trio Stengs (l’ala destra 21)-Boadu (19, la punta)-Karlsson (22 l’ala sinistra), ma non mancano le alternative come l’ala Aboulhal (20), il più anziano è l’esterno offensivo Gudmundsson (23), col il vice Boadu che è l’olandese Druijf (22).

 

 

 

 

 

 
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