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Il Napoli fa diluviare palloni su Maran : 6-0 al Genoa

Il Napoli continua col piede giusto, anzi riesce a rifilare un cappottone al Genoa di Maran alla seconda giornata, chiudendo la gara dopo pochi secondi all’inizio della ripresa e cominciando la girandola dei gol per il rotondo set finale, un perentorio 6-0.

Vantaggio dopo dieci minuti con Lozano, perfettamente imbeccato da un Dries che si è confermato vera mina vagante e ispiratore della manovra offeensiva con il suo svariare tra le linee. Taglio alla Jose del Messicano, che ribadisce in rete da pochi passi la pennellata del belga.

Spettacolare la seconda rete, propiziata e finalizzata da top player da Zielinski, dopo scambio con Elmas e sponda di tacco di Osimhen. Veramente pregevole il controllo con finta e tiro del centrocampista polacco, che lascia senza scampo Marchetti.

Poi ci pensa il Genoa a regalarci 2 reti, con Lerager e Pandev, che passano la palla prima a Piotr, che imbecca Mertens centralmente, con il belga che dal limite fulmina Marchetti (seconda rete di Dries in 2 gare), e poi il macedone regala palla proprio a Dries che imbecca Lozano che fulmina il portiere, mettendo a segno la doppietta personale, la prima in maglia azzurra.

C’è gloria anche per Elmas e Politano , serviti da Hysaj e Di Lorenzo, , si accentrano in area e con 2 perfette conclusioni sul secondo palo completano l’opera di atterramento dell’avversario.

Le uniche note stonate sono l’infortunio muscolare a Lorenzo (che per il probabile stiramento starà fuori qualche settimana, forse saltando il Piemonte alla prossima) e Manolas (che ha subito una botta alla schiena ed è stato sostituito nell’intervallo da Maksimovic, ma non dovrebbe essere nulla di serio).

LA TATTICA e LA GARA

Gattuso propone un pò a sorpresa il 4-2-4 dall’inizio,  quello che ha fatto faville nell’ultima mezz’ora a Parma e di Ancelottiana memoria per lo schema e per la presenza nei 2 a centrocampo di Fabian e Piotr, ma con un Osimhen che fa girare diversamente il gioco offensivo e un Lozano sull’esterno (Ancelotti fu costretto spesso e volentieri a schierarlo di punta o dietro la prima per la presenza contemporanea di Lorenzo e Jose, snaturando non poco gioco e caratteristiche del messicano, che ha nel suo Dna la partenza dall’esterno su entrambi i lati, per poi accentrarsi e creare la superiorità con la sua velocità).

Hysaj di nuovo a sinistra, un pò per copertura maggiore su Insigne, un pò per le condizioni ancora non ottimali di Mario Rui.

Maran propone un 3-5-1-1, con Pjaca in appoggio a Destro unica punta. 2 esterni provenienti dal mercato, Zappacosta a destra e Luca Pellegrini a sinistra e un centrocampo a 3 Lerager-Badelj e Zajc.

Il Napoli pressa alto con i 4 attaccanti, cercando l’immediato recupero palla e facendo salire il baricentro. Lozano e Insigne lasciano i terzini del Genoa ai nostri due terzini dopo la metà campo, contribuendo a creare densità in mezzo, per non lasciare buchi centrali, coperti inizialmente da Osimhen e Dries, con il belga che va a infastidire Badelj a inizio azione.

Gli azzurri, grazie a un ispiratissimo Dries e alla generosità, alla caparbietà e alla velocità di Osimhen, che si porta dietro i centrali rossoblu, passano in vantaggio e in 23 minuti creano 6 palle gol oltre alla rete di Lozano.

Osimhen va 4 volte alla conclusione, 2 di piede e 2 di testa, mostrando la sua predominanza fisica, onniprensente, ma non è preciso (altra occasione per Lozano, che si divora il 2-0 con un diagonale troppo largo da ottima posizione).

Cercato sempre dai compagni, non arriva in scivolata su 2 pregevoli assist di Lozano e Insigne.

Le uniche difficoltà si palesano sugli esterni, su cui Zappacosta e Pellegrini spingono e prendono campo, non seguiti, come detto, da Lorenzo e dal Chucky.

2 occasioni anche per il Genoa, sulla prima ci mette una pezza Manolas, nella seconda ci grazia Lerager, che cicca un rigore in movimento da 6 metri. Ci va bene.

Al 24° l’infortunio di Insigne, con Gattuso bravissimo a inserire Elmas, proponendo un 4-4-2  con un centrocampista  in più che si va a piazzare sul lato sinistro.

La squadra è più equilibrata, ma crea meno nella restante parte del tempo, che si chiude col Napoli in vantaggio per 1 rete a zero.

A inizio ripresa il 2-0 di Zielinski chiude la gara e apre alla goleada.

Entrano Maksimovic per Manolas nell’intervallo e poi nella ripresa Politano, Lobotka e Ghoulam.

Ma non c’è storia, non c’è partita.

Game set match 6-0.

All’asciutto un grande Osimhen (che si sarà “stipato” le reti per la prossima, “zitt a chi sape o juoc”) che fa girare tutto l’attacco, con la sua velocità, con i suoi movimenti, con le sue sponde e con un pregevole assist di tacco.

Ottimo e decisivo Dries tra le linee (2 assist e 1 gol) e in gran spolvero Lozano con la sua doppieta e tanto altro.

Elmas si fa triovare pronto e in forma, contribuendo alla goleada e dando maggior equilibrio alla squadra.

Resta il dubbio dei 2 centrali di centrocampo (Fabian e Piotr hanno dato il loro buon contributo) e dello schema (almeno in gare più probanti).

Altra prova di grande sostanza e attenzione del leader difensivo Koulibaly, che non pare abbia accusato distrazioni mercatali.

PARENTESI di MERCATO

Il Napoli con la ormai possibile (teniamo duro un’altra settimana) permanenza di KK (e speriamo di Maksimovic) è completo nel reparto arretrato. Almeno portieri e centrali di difesa, numericamente con i terzini, ma vediamo Hysaj, Ghoulam e Malcuit se verrano confermati da qui alla fine e si si farà un terzino sinistro.

Un centrocampista per completare il reparto è sempre nelle corde.

Poi cessione esuberi, dopo i prestiti di Gaetano, Palmiero e Tutino conclusi la settimana scorsa. Restano da piazzare Ciciretti, Machach, Llorente, Luperto e eventualmente uno tra Ounas e Younes, o entrambi se si vorrà fare un altro esterno offensivo.

 
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