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Il Napoli si conferma in Campionato e la striscia di successi prosegue a Verona

Il Napoli non si rilassa dopo la vittoria in Coppa e i festeggiamenti, gioca una gara attenta e puntigliosa sul difficile campo del Verona e ne esce vincente, 2-0 con le reti di Milik nel primo tempo e addirittura di Lozano su cross di Ghoulam allo scadere (roba impensabile anche nei sogni).

Gattuso prosegue nel suo Magic Moment e la scia di vittorie continua, sebbene in Campionato l’impresa Champions non sia solo ardua, ma addirittura miracolosa, per l’importante gap che ci divide dal quarto posto (12 punti), occupato da un’Atalanta forte e in forma, per niente decisa a mollare e concedere speranze agli azzurri.

Certo i bergamaschi hanno un delicato incontro con la Lazio (a Bergamo) e in caso di vittoria, auspicata, della squadra di Lotito, gli azzurri dovranno poi vincere lo scontro diretto proprio in casa degli orobici per accendere una fiammella di speranza. Tutto ancora troppo aleatorio per nutrire possibilità concrete allo stato.

La vittoria della Coppa, da un lato ci ha consentito di arrivare in Europa anche in questa stagione tribolata (e a conquistare l’accesso in SuperCoppa Italia), dall’altro ci consente di giocare spensierati e con l’obiettivo di vincere tutte le restanti 12 gare (11 da ieri), o quantomeno finchè la matematica non ci dica altro.

In queste gare che restano Gattuso, favorito dalla regola dei 5 cambi, avrà la possibilità di far ruotare la rosa e di dare spazio a chi ha giocato meno, come iniziato ieri con Allan, Ghoulam e Lozano, con questi ultimi 2 autori della rete che ha chiuso la partita.

Fattore importante, non solo per non creare scontenti nel gruppo o per portare a termine le gare con successo (i 5 cambi indubbiamente favoriscono le squadre con rose qualitativamente più ampie), ma per testare la condizione e verificare le qualità di alcuni elementi sino ad ora poco impiegati, anche in ottica mercato (per valutarne la permanenza o meno).

LA GARA

Gattuso con il solo Manolas out, fa rifiatare alcuni elementi : restano fuori Mario Rui, Fabian, Callejon e Mertens, in campo Hysaj (di nuovo a sinistra), Allan, Politano e Milik. Torna Ospina tra i pali e la resa è sempre la stessa, con lui e Meret che si fanno sempre valere.

Juric propone il suo collaudato schema in stile Gasperini (di cui è allievo dai tempi del Genoa), con duelli rusticani e marcature quasi ad uomo in mezzo al campo.

Nel trio difensivo con Empereur al posto di Gunter ad affiancare il neo azzurro Rrahmani e il bravo Kumbulla.

Si affida ai suoi centrocampisti titolari. con Faraoni e Lazovic esterni e Amrabat e Veloso centrali. Dietro l’unica punta Di Carmine, Verre (con Pessina in non buone condizioni che inizia in panca) e Zaccagni, abili ad agire tra le linee.

Primi 15 minuti di rodaggio, col Napoli che palleggia dalle retrovie e cerca di fare la gara e il Verona molto aggressivo e pronto a rubare palla e a offendere.

Come nella fase iniziale della finale di Coppa, il Napoli riparte di rado e commette alcuni errori di troppo nei passaggi e in fase di ripartenza (imprecisi Hysaj e Di Lorenzo sugli esterni, anche le 2 mezzeali perdono qualche palla di troppo, in avanti arrivano pochi palloni, con Insigne e Politano poco incisivi e Milik “FranKumbullato”nelle rare occasioni in cui può tentare qualche giocata).

Per il resto, grazie a una buona tenuta difensiva, con KK e Maksimovic anche oggi insuperabili, il Napoli rischia poco e un pò di apprensione arriva solo sugli insidiosi calci d’angolo di Veloso, su uno dei quali Allan sfiora l’autogol di testa.

Ci prova Piotr con azione personale e tiro da fuori, su cui è bravo il portiere Silvestri a distendersi e a deviare la palla. Poi tocca ad Insigne scavalcare il portiere con un pallonetto e Kumbulla salva sulla linea di porta, ma l’arbitro ferma tutto per un millimetrico fuorigioco di Lorenzo.

Il Napoli perde palla sulla trequarti avversaria e ne scaturisce un contropiede micidiale, con un paio di deviazioni che consentono al Verona di arrivare a un passo dal gol con Verre, che di petto manda clamorosamente alto quasi sulla linea di porta. Grosso pericolo scampato.

Bravo poi Ospina a deviare in corner un tiro di Di Carmine.

Negli ultimi 15 minuti il Napoli accelera e trova il gol con Milik al 38°, lasciato inspiegabilmente solo in area su corner battuto da Politano, che infila di testa sul palo opposto.

Napoli in vantaggio.

Il Verona tenta la reazione, ma è ancora bravo Ospina a deviare in angolo un tiro forte di Veloso dalla lunga distanza. Maksimovic e KK continuano a chuiudere ogni varco.

Gli azzurri chiudono in vantaggio un primo tempo non brillantissimo, ma giocato in maniera molto attenta e concreta contro un avversario agguerrito e battagliero, contro cui non è facile imporsi.

Molto bravi Amrabat e Veloso, ma anche il trio d’attacco è vivace e pericoloso, con Zaccagni e Verre che mettono in difficoltà Demme (sempre fondamentale ed anche oggi decisivo con la sua sapienza tattica e la sua copertura alla linea difensiva) e Allan, ma con la decisiva copertura dei 2 centrali difensivi azzurri, vera arma in più in questa ripresa delle ostilità.

Impegno ma poca resa per Politano, Insigne e Piotr, Allan corre molto a vuoto. Di Lorenzo un pò sotto tono e Hysaj sempre un pesce fuor d’acqua a sinistra, anche se non combina guai e cerca generosamente, ma con poco costrutto, di appoggiare l’azione offensiva.

Gara combattuta e ancor più vivace nella ripresa, giocata decisamente meglio dagli azzurri, che provano subito a chiuderla :

Politano protagonista di buon assist, con Milik prima e Allan poi che non riescono a segnare (grazie anche a una buona parata di Silvestri su conclusione ravvicinata del brasiliano), poi è lo stesso Politano, in azione personale, che va a concludere con un tiro insidioso, sul quale è ancora il portiere scaligero a salvare.

Il Napoli prende gol nel suo momento migliore con un colpo di testa ravvicinato di Faraoni, sul quale Hysaj non chiude la diagonale (considerato l’improbabile recupero di Insigne sul terzino del Verona), ma per fortuna il Var annulla per un precedente fallo di mani di Lazovic (autore poi del cross vincente).

L’arbitro applica alla lettera il regolamento, il fallo di mani c’è e inficia l’azione.

Decisione non scontata e va bene così, ci gira anche bene (come nell’azione del gol sbagliato da Verre), ma dopo 29 pali stagionali, ci sta alla grande.

Il Napoli regisce, la gara è equilibrata e può decidersi dall’una e dall’altra parte, bravo Ospina nelle uscite in questa frazione.

La gara dopo i cambi

Gattuso opera i primi 2 cambi al 66°, escono un Allan stremato e poco efficace e Hysaj, incerto nell’azione del gol annullato e poco reattivo, entrano Fabian e si rivede dopo tempo incalcolabile Ghoulam.

Anche Juric fa un doppio cambio, entrano Pazzini e Salcedo per Di Carmine e Zaccagni.

KK e Maksimovic continuano a spadroneggiare in area, Di Lorenzo cresce. Piotr e Insigne ci mettono anima e tecnica. Buon inizio ripresa anche per Politano.

Entrano anche Mertens e Lobotka per Demme e Milik a 20 dal termine. Pessina per Verre nel Verona.

Il Napoli gestisce bene la gara e tenta l’affondo decisivo, altra paratona di Silvestri su Insigne.

A 5 dal termine dentro Lozano per un ormai spento Politano e Stepinski e Di Marco fanno rifiatare un instancabile Amrabat e un non irreprensibile Lazovic, non proprio in giornata di grazia e ben contenuto da Di Lorenzo.

Insigne ci prova altre 2 volte, tiro a giro alto e conclusione con ennesima deviazione di Silvestri in angolo.

Corner battuto magistralmente da Ghoulam sul secondo palo, che supera il portiere e sul quale si avventa un rapace Lozano, che insacca di testa a pochi centimetri dalla porta.

2-0 Napoli

Apriti cielo : cross di Ghoulam e gol del Chucky, roba da risveglio con sussulto.

Il Napoli la chiude e sfiora il terzo gol con Lozano nel recupero, messo in porta a campo aperto da una geniale intuizione di Insigne.

Stavolta il messicano sbaglia un gol abbastanza clamoroso, ma va benissimo così.

Il Napoli vince, è sul pezzo e non mollerà.

Gattuso, no relax, il gruppo lo segue compatto.

#FNS

 

 

 

 
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