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Gli eredi di Messi e Ronaldo

Leo Messi e Cristiano Ronaldo iniziano ad invecchiare, anche se 3 anni in favore di Re Leo non sono pochi, con i suoi 32 rispetto ai 35 del portoghese, ma continuano a segnare i loro gol con buona continuità nel Barcellona e nella Juventus e ad essere decisivi per le sorti delle loro squadre.

Ronaldo, grazie alla sua professionalità e al suo talento, riesce a mantenersi su ottimi livelli, 24 reti e 4 asist quest’anno non (ancora?) terminato e 28 reti e 10 assist la passata stagione, seppur lontano dalle 44 reti messe a segno nell’ultimo anno a Madrid (42 nella stagione precedente, 51 in quella ancora prima, 61 addirittura nel 2014-2015, in pratica mai sotto le 50 reti stagionali dal 2010 nei suoi 9 anni a Madrid, tranne che nell’ultima stagione).

Messi a 32 anni in questa stagione si è preso una pausa iniziale, ma ha prontamente recuperato il terreno perduto, mettendo a segno 24 reti in 31 partite, 50 nell’anno precedente, in quella ancora prima 54, e ancora 45-54-41-58-41-60- 73 (record nel 2011-2012)-53-45.

Numeri mostruosi dell’indiscusso n.1 al Mondo del nuovo millennio : 627 reti e 261 assist in 718 gare nella sua carriera, tutta con la maglia del Barca, di cui è indiscussa bandiera (oltre alle 70 reti in nazionale, con la quale non ha avuto gli stessi successi ottenuti col Barca).

Ma chi sono gli eredi di Messi e Ronaldo ? Ci sono?

Tralasciando i numeri 9 e le punte (Lewandowski, Aguero, Aubameyang, Benzema, Luis Suarez, Harry Kane, Cavani, Griezmann, tutti i migliori bomber degli ultimi anni, alcuni in età avanzata tra l’altro)., sono vermente pochi quelli che potrebbero avvicinarsi ai 2 TOP dell’ultimo decennio.

NEYMAR è rimasto sempre in coda ai 2 Campioni.

Il brasiliano ha 28 anni ed è ancora all’apice della sua carriera, ma non è mai stato, nonostante le qualità tecniche da globetrotter, decisivo e prolifico come i 2 fenomeni, spesso sul terzo gradino del podio per i media e per la maggior parte degli appassionati.

Quest’anno è stato frenato da qualche infortunio di troppo, disputando solo 22 partite con 18 reti e 10 assist, un buon bottino (in proporzione alle gare giocate).

Il passaggio dal Barcellona al Psg lo ha gratificato dal punto di vista economico, meno sul campo, sia per le poche difficoltà della Ligue 1 (giocata ancora troppo spesso a ritmi compassati), soprattutto per i parigini.

2 anni e mezzo con 69 reti e 39 assist in 80 partite, più o meno lo stesso score di inizio carriera in 3-4 anni al Santos (70 reti e 35 assist in 134 gare).

Giocare nel Barcellona con Suarez e Messi gli ha facilitato il compito, e il 10 brasliano nei suoi 4 anni in maglia blaugrana ha realizzato 105 reti e ben 77 assist (39 reti nel 2015 il miglior risultato). 61 reti  in Nazionale verdeoro.

MBAPPE a 21 anni, non solo è considerato un top player quasi al pari di Messi e Ronaldo, ma ha ancora una carriera intera davanti per dimostrare di poter essere tra i migliori del millennio…e perchè no, il migliore (difficile pareggiare Messi in ogni caso).

Grazie all’età, oltre alle indubbie qualità, Mbappe ha il valore più alto al Mondo, 180 milioni. Per 145M è passato dal Monaco (la squadra in cui è cresciuto calcisticamente e con cui ha messo a segno 27 reti, ancora  ) al Psg.

In 2 anni e mezzo col Psg (quando ci è andato non aveva ancora 19 anni), ha segnato ben 90 gol con la bellezza di 55 assist (39 reti l’anno scorso, con 33 ha vinto la classifica cannonieri della Ligue 1), facendo meglio di Neymar. Oltre ad essere stato una delle stelle di un Mondiale vinto.

SALAH è sicuramente il miglior talento africano (Pallone d’Oro davanti al suo compagno di squadra Mane, 28enne , altro con grandissime qualità), istrione del fantastico Liverpool di Klopp, a 27 anni, anche lui all’apice della carriera, dopo la trentina potrebbere perdere un pò di velocità nello spunto e negli spazii, una delle sue armi principali, oltre a una tecnica sopraffina e un sinistro chirurgico.

Scovato dal Basilea nel campionato egiziano e acquistato a 20 anni dagli svizzeri per 2,5 milioni, 2 anni nel Campionato svizzero e 20 reti.

Lo prende il Chelsea per 16,5 milioni, ma non lo sfrutta, poche apparizioni, in quella squadra con Fernando Torres centravanti, Schurrle, Oscar, Willian e un giovanissimo Hazard, che alla fine gli fu preferito e Momo dopo un anno e poche apparizioni andò in prestito alla Fiorentina.

Il Campionato italiano lo ha forgiato e fatto crescere, 9 reti in sei mesi in maglia viola e il prestito (oneroso di 5M ) alla Roma l’anno successivo, dove diventa subito beniamino e con suoi 15 gol e 7 assist la Roma va in Champions e lo riscatta per 15 milioni. Il secondo anno in giallorosso è da urlo : 19 reti e 15 assist.

Lo prende il Liverpool, sfruttando le necessità economiche della Roma, per 42 MILIONI, un affare per quanto mostrato con i Reds in 2 anni e mezzo.

Perfetto per il gioco di Klopp, per le ripartenze negli spazi, ma anche per sbloccare le gare con le sue serpentine e il suo magico sinistro, le sue fantastiche giocate si concretizzano con 91 reti e 37 assist in 2 anni e mezzo e 144 gare giocate.

Una continuità e forma fisica mostruosa, gioca in pratica sempre, segnando e risultando decisivo in quasi tutte le gare. Un primo anno con grandi numeri : 32 reti in Premier, 10 in Champions e 16 assist.

Nella seconda vince la Champions e nella terza straccia tutti i record con il Liverpool in Premier (con cavalcata fermata bruscamente dal Coronavirus).

41 reti con l’Egitto.

STERLING a 25 anni è in piena maturazione e migliora stagione dopo stagione. Dribbling ubriacante, repentine sterzate, velocissimo, grande tecnica e, man mano che cresce,  maggiore visione dell’obiettivo e più concretezza sotto porta…sfuma la sua fumosità.

Dalla Primavera del Qpr a quella del Liverpool, cresce nelle giovanili dei Reds, debutta a 18 anni in Premier. L’anno successivo, a 19, ne gioca 36 (non tutte da titolare) con 2 reti e 56 assist.

A 20 anni è quasi titolare nei Reds, 33 gare in Premier, 9 reti e 7 assist, si ripete l’anno dopo, grandi numeri da giocoliere, gran talento, ma non sempre sostanza, 7 reti e 8 assist, ma chiude la sua esperienza con i Reds (che prendono Firmino e Benteke), con 23 reti e 25 assist, nel 2015 lo prende il City per 63 milioni.

11 reti e 10 assit nella sua prima stagione al City, fa il suo con crescita graduale (gioca 31 gare di premier), ma resta uno che vive di spunti, discontinuo e ancora non decisivo, alterna grandi cose a grandi errori sotto porta, segna ancora troppo poco rispetto al suo potenziale.

L’anno successivo si conferma grande assist-man, ne fa 20, ma i gol restano pochini, 10.

Il 2017-2018 con Guardiola è l’anno della sua esplosione in zona gol 23 reti (18 in Premier) e 17 assist, che aumentano l’anno successivo 25 reti e 17 assist, vince la sua seconda Premier e diventa giocatore dell’anno.

Quest’anno aveva già messo a segno 20 gol e fornito 8 assist vincenti.

Con ogni probabilità non diventerà del livello di Messi e Ronaldo, ma l’inglese di origini giamaicane ha grandi doti tecniche, tutto per essere considerato un Top Player.

LEROY SANE

Altro grandissimo talento del City. Ha perso questa stagione, in cui ha fatto 24 anni, per un infortunio al crociato, ma il suo sinistro, le sue cavalcate in dribbling, i suoi spunti superiori, lo collocano di diritto tra i top Mondiali, ancora in una fase e in un’età in cui i margini di miglioramento sono ancora ampi e possono renderlo uno dei più grandi.

Nasce nelle giovanili dello Schalke (e del Leverkusen per un breve periodo), dove debutta nel 2014-2015 a 19 anni, l’anno successivo diventa titolare, 9 reti e 7 assist a 20 anni, ma si mette in mostra soprattutto per le sue giocate e il suo enorme potenziale.

Punta su di lui il City che lo prende nel 2016 per ben 50,5 Milioni, 9 reti e 8 assist alla prima stagione in Premier (ma ha davanti Sterling e Guardiola punta ancora su Navas, Nolito, allargando spesso De Bruyne a sinistra).

L’anno successivo arriva la doppia cifra sia in termini di reti (14), che di assist (ben 19), confermata anche l’anno scorso, 16 reti e 18 assist (il Bayern in estate offre quasi 100M per lui, ma l’affare non si concretizza e lui si fa male, stagione saltata).

DELE ALLI

24 anni, classe cristallina, lo prende giovanissimo il Tottenham dal MK Dons per 6,63M nel 2015. Fa sembrare facili le sue giocate con la sua innata eleganza e la sua tecnica, gioca da fantasista, dietro la punta, facendo anche il secondo attaccante per caratteristiche e stazza fisica (considerato che è 1,88), ma come tutti i giocatori menzionati, può fare qualsiasi ruolo in attacco.

In 4 stagioni (e mezza) gioca 219 gare con gli Spurs segnando 62 reti e facendo 54 assist (sempre in doppia cifra di reti e assist 10/11 alla prima, 22/13 alla seconda, 14/17 alla terza, sino alla quarta, in cui gioca meno per un infortunio alla coscia 7/8).

Non dimentico altri giocatori di grandissimo talento, ma un pò avanti con l’età per diventare gli eredi di Messi e Ronaldo, sebbene abbiano qualità non inferiori in alcuni fondamentali, i quasi 30enni Eden Hazard (29), Griezmann (29)e gli ultratrentenni Di Maria (32), Gareth Bale (31)

Giovani potenziali eredi di Leo e Cristiano, crescono e ci provano, ma a loro dedicherò uno speciale a parte, gli appena ventenni (o su di lì) : Jadon Sancho, Joao Felix, Kai Havertz, Rashford, Gnabry, Dembele, Odegaard, Maddison, Mount.

 

 

 
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