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Napoli ritorno al futuro : chiude a 24 punti come nel 2007-2008, il primo anno di A

Il Napoli perde anche all’Olimpico, 1-0, dopo aver resistito agli attacchi della Lazio nel primo tempo e aver condotto con discreta padronanza e qualche buona occasione la ripresa, sino al paperone di Ospina apochi minuti dal termine, inatteso e crudele, reso ancor più letale dalla maldestra e sfortunata deviazione di Di Lorenzo sulla linea di porta.

Quello il momento in cui il tifoso ha allargato le braccia, chidendosi se fosse possibile, se fosse un incubo o in una puntata di “Scherzi a parte”.

Si chiude in maniera tragicomica un Girone di andata disastroso che ha messo a dura prova la pazienza del tifoso azzurro, roba che Giobbe era un dilettante, sofferenze indicibili, mai mitigate da un singolo episodio favorevole.

Ma l’Esorcista serve più al tifoso che alla squadra.

Si sa che quando indirizzi la stagione (per tuoi errori) su binari sbagliati, poi diventa difficile raddrizzarla e si sommano sciagure su sciagure.

Conosciamo sin troppo bene alcune dinamiche del calcio per non comprendere che quando la notte si fa nera diventa lunga e vedere l’alba resta una lunga attesa di speranza, di Fede, di preghiera.

Si chiude a 24 punti, un lungo salto nel passato : il Napoli torna alla stagione 2007-2008, la prima euforica di serie A, in cui bisognava battagliare per raggiungere una tranquilla salvezza, in cui anche un pareggio, una giocata, un assist ,un gol ci facevano sobbalzare., in cui finalmente si poteva vedere felici un Napoli in serie A, senza prestese, ci bastava quello e restare finalmente tra le 20, ricchi di speranze per il futuro.

Il futuro poi è stato roseo, un Napoli poco vincente, ma man mano sempre più convincente, che ci ha regalato gioie ed emozioni, ma che a distanza di 13 anni, è incappato in una serie di errori e di scelte sbagliate, tirandosi la zappa sui piedi, ma che è anche falcidiato da episodi sfavorevoli.

Errori in sede di mercato, di costruzione della squadra, di scelte tecniche, di gestione dei contratti (rinnovi) e del materiale umano e tecnico a disposizione.

E ancora.

Errori comportamentali di tutte le parti in causa fuori dal campo, errori sul campo, di mira, di scarsa attenzione difensiva, tecnici ed anche tattici (a volte), scivoloni, autogol fantozziani, caterve di gol divorati, enormi topiche difensive.

Aggiungiamo in abbondanza, errori arbitrali, e una serie infinita di sciagurati episodi, non da ultimi un crociato e tanti infortuni (muscolari e non) : Non poche le vittime da Mario Rui a Hysaj, da KK a Manolas a Maksimovic, continuando con Allan e finendo con MIlik e Mertens, senza contare Tonelli, Ghoulam e Younes, 3 oggetti misteriosi.

Anche l’unica certezza che avevamo, i portieri, che mancavcano all’appello, sono diventati la ciliegina sulla torta, anzi l’amarena su un dolce, la cui ricetta nasce con dosi e proporzioni non rispettate, insomma riuscita una vera chiavica.

Gattuso ad esempio, arrivato da 4 giornate (ne ha perse 3 e per fortuna vinta una a tempo quasi scaduto), ha recuperato sicuramente un elemento importante, l’attenzione e la voglia dei giocatori, punito oltremisura da una serie di errori balordi e quasi non credibili.

Pur non avendo centrocampisti centrali ha forzato la mano, proponendo un 4-3-3 monco, senza un regista nè un metodista, provandoci una volta con Allan e 3 volte con Fabian, con riuìsultati alquanto scadenti.

Ieri la migliore gara, nonostante il peccato originale appena menzionato, ma dopo 3 scivolate e ripartenze in fase di possesso che hanno portato a 3 gol subiti e la papera di Meret, è arrivato anche il disgraziato gesto di Ospina, non potendo mancare lo svarione sulla linea, di quelli che vedi su sperduti campi di calcetto tra amici in alcuni video di Paperissima.

Il mercato di gennaio ha portato 2 pedine importanti, almeno per trovare la quadra del 4-3-3, Demme e Lobotka, che dovrebbero migliorare quantomeno i movimenti e il gioco del resto della squadra, anche se non nomi e calciatori di spessore elevato (onesti faticatori del centrocampo, ma importanti in serie A).

Inzia il Girone di ritorno e forse prenderà corpo il Napoli di Gattuso, che in attesa di trovare i giusti automatismi e di integrare i nuovi arrivi, deve cambiare in fretta marcia e raccogliere soprattutto punti.

La Coppa Italia (inizia martedì con gli ottavi col Perugia), potrebbe rappresentare l’ancora di salvezza stagionale, l’unica impervia via per portarci in Europa, per il resto si dovrà battagliare per il sesto posto, se si cambierà registro e se è vero che durante il campionato fortune e sfortune si compensano.

Incrociamo le dita e #ForzaNapoliSempre.

 
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