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Pesante sconfitta col Cagliari al San Paolo : 0-1

Sconfitta inaspettata, immeritata e pesante contro il Cagliari per gli azzurri alla 5^giornata.

Siamo appena all’inizio e il Campionato del Napoli, grazie a questo deleterio passo falso, comincia in salita, con Juve e Inter che, invece, vincono 2 match difficili e si portano rispettivamente a +4 e +6 dagli azzurri.

Non sono distanze irrecuperabili, ci mancherebbe, ma buttare questi punti per il Napoli non è un buon viatico, anche perchè poi li devi recuperare vincendo gli scontri diretti o su campi difficili, sperando che le avversarie compiano passi falsi e non è proprio un bel sentire e un bel vedere.

Battere il Liverpool e perdere contro il Cagliari, squadra di tutto rispetto, ma nettamente inferiore agli azzurri, non fa bene alla squadra e e soprattutto al tifoso.

Se è vero che nel calcio nulla è scontato e tutto può accadere (e ci sta), non si può parlare di gara solo sfortunata o di casualità, perchè quando non riesci a battere in casa una squadra che ti è nettamente inferiore, non riuscendo a segnare, pur avendo una media di oltre 3 reti a partita, non ci si può appellare alla Dea Bendata, all’arbitro o a chicchessia.

Un primo tempo regalato agli avversari, non giocato con il giusto piglio e la dovuta intelligenza tattica, ha inevitabilmente condizionato il resto della gara, in cui siamo stati anche pò sfortunati, in cui il portiere avversario è stato bravo, in cui non siamo stati precisi nelle conclusioni , anche per la fretta nelle battute finali.

Poi al danno si è aggiunta la beffa del gol allo scadere dei sardi, mai realmente pericolosi per 87 minuti, con il Napoli anche bravo in fase difensiva.

Il Cagliari, come tutte le altre squadre che vengono al San Paolo con umiltà e per difendersi, per ovvie ragioni di differenza di caratura (più che oer mentalità), vanno aggredite sin dai primi minuti e la gara va sbloccata e indirizzata sui binari giusti, per poi averla tutta in discesa.

Se avessimo disputato la prima frazione con la determinazione della seconda, non ci saremmo trovati qui a piangere sul latte versato o a discutere di errori o colpe ancestrali dell’allenatore o del singolo, o a jastemmare in esperanto.

Noi, come Ancelotti, conosciamo bene come va il calcio e sappiamo bene che queste gare comportano solo questo tipo di insidia, non affrontarle con la determinazione e la convinzione di portare subito la gara dalla tua parte.

Una storia che abbiamo visto e rivisto a Napoli, quanti passi falsi di questo genere, quanti primi tempi regalati  che sono poi sfociati in punti persi, soprattutto contro le squadre di media-bassa classifica al San Paolo.

Il Chievo più volte ne è stato esempio, a prescindere dall’allenatore, è successo con Mazzarri, con Benitez, con Ancelotti l’anno scorso, ve ne elenco pure alcune identiche, con primo tempo dove non si è spinto con decisione :

-Napoli -Chievo 0-1 con Benitez (32 conclusioni, ieri 30)

- Napoli-Palermo 1-1 con Sarri ( quella dell’alterco con Adl a fine gara negli spogliatoi)

- Napoli-Fiorentina 0-0 con Sarri

- Napoli-Chievo 0-0 con Ancelotti l’anno scorso, ma anche Napoli-Torino 0-0

Quando regali il primo tempo rischi di non vincerla o addirittura di perderla, poi ci sono casi in cui nella ripresa sei più fortunato e il golletto lo trovi, ma anche in questi casi lasci al caso quello che puoi indirizzare e non va bene (Napoli-Carpi 1-0 con Sarri, Napoli-Genoa 1-0 con Sarri, Napoli-Spal 1-0 con Sarri e con Ancelotti e via discorrendo).

Corsi e ricorsi storici, film già visti, che al tifoso resta indigesto dover rivedere e che tolgono puntualmente punti preziosi alla squadra per puntare in alto e competere per vincere in Campionato.

Insomma nulla è compromesso, ma come si dice in gergo “il fieto del miccio” già si sente, vediamo di regire subito innanzitutto (e su questo ho pochi dubbi) e di eliminare una volta per tutte questo atavico vizio di perdere punti ” a c….di cane”, scusatemi il francesismo.

#FNS

 
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