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L’ANALISI STATISTICA e le PAGELLE COMMENTATE di LECCE-NAPOLI

ANALISI STATISTICA della GARA

Il Napoli torna a giocare il Campionato, stavolta con squadra di caratura ineriore, il Lecce,  e domina di nuovo il possesso 63% a 37%.

Squadra corta, pressing alto e immediato recupero della palla con buone trame offensive e un discreto giro palla, con qualche errore di troppo nei primi 20 minuti di gara.

Il Lecce ci ha regalato spesso palla, attaccato nella propria metà campo dal Napoli e non è riuscito a tenerla per lunghi tratti (anzi), ricorrendo spesso al lancio lungo o liberandosi del pallone per non correre rischi.

LA PRECISIONE NEI PASSAGGI

è tornata alta col 90% (con la Samp 91% e 85% col Liverpool, gara in cui si è giocato a velocità doppia con spazi risteretti) a riprova di tanta qualità anche con il turno over, che ha penalizzato un pò la manovra solo nel primo tempo.

Difensori e centrocampisti hanno impostato con maggiore tranquillità, anche perchè il Lecce non ha alzato spesso il pressing, quindi le imprecisioni sono arrivate da qualche dribbling sbagliato e qualche passaggio fuori misura (Fabian e Insigne su tutti, che erano i 2 deputazi alla creazione tra le linee e hanno dovuto rischiare, con successo relativo, la giocata)

Davvero poche le palle perse, soprattutto in zona rossa. Il Napoli ha rischiato poco da questo punto di vista, migliorando un dato preoccupante nelle precedenti gare.

TIRI e AZIONI PERICOLOSE

il Napoli ne ha fatti ben 21 (record con la Samp 26) e Lecce 8.

Gli azzurri sono stati abbastanza precisi, centrando la porta in ben 10 occasioni, segnando 4 reti e impegnando 6 volte Gabriel (almeno 4 severamente, ottimo su Llorente e Insigne) l’altra metà sono per lo più tiri respinti dai difensori, 4 , invece, fuori lo specchio.

19% la percentuale realizzativa. 

Il Lecce è arrivato alla conclusione 8 volte, 3 volte in porta 3 le parate di Ospina (2 ottime e impegnative, dopo la prima ha commesso il rigore e poi ha ben deviato sul palo un colpo di testa ravvicinato di Tabanelli). Quasi tutti i tiri pericolosi sono arrivati col Napoli in vantaggio di 3 reti, sul 3-0 e poi sul 4-1.

Entrambe le squadre sono arrivate alla conclusione per lo più da azione manovrata, 16 il Napoli e 7 il Lecce.

AZIONE di ATTACCO

Il Napoli ha manovrato centralmente (a sorpresa), meno sugli esterni, dove ha trovato sbocco l’azione con ben 21 cross, ben 18 dai terzini, 12 Ghoulam e 6 Malcuit, non sempre precisi.

Il Napoli ha privilegiato il gioco centrale, ed è arrivato sugli  esterni solo per finalizzare col cross, stavolta non solo l’out di sinistra, ma ha alternato entrambe le fasce, 39% a sinistra (di solito siamo intorno al 45%) e si è poi diviso equamente tra centro e out di destra (30%).

7 le conclusioni dalla distanza, 1 gran gol di Fabian, ma anche il secondo gol di llorente, nasce da una conclusione di Insigne da fuori.

Ancelotti ha giocato stavolta in maniera leggermente diversa, proponendo (come fatto già in altre occasioni) 2 terzini molto più offensivi del solito, squadra molto alta e reparti molto stretti, una sorta di 2-2-4-2 (da leggere anche in alcune fasi come un 2-2-4-1-1). Sempre 4-4-2 in fase difensiiva.

Come sempre il modulo è relativo, uomini e compiti sono quel che conta.

I 2 centrocampisti (Elmas e Piotr) hanno coperto maggiormente la zona centrale, con Fabian e Insigne che dagli esterni si sono accentrati, lasciando ampio spazio ai terzini di spingere (Malcuit e Ghoulam altissimi sugli esterni). Milik ha fatto lavoro di raccordo tra centrocampo e Llorente.

Con questo schieramento Ancelotti è riuscito a creare superiorità sugli esterni, coprendo molto bene la zona centrale (talvolta lasciata scoperta nelle prime gare), con i 2 difensori centrali alti e i 2 centrocampisti centrali a protezione, stavolta in orizzontale, coadiuvati da Insigne a Fabian che si accentravano e Milik.

FASE DIFENSIVA

Ottimo il primo pressing e l’aggressività sulla seconde palle, che non hanno minimamente consentito al Lecce di impostare l’azione e di uscire palla al piede, tantissime le palle recuperate sulla trequarti avversaria e molti gli errori dei leccesi in disimpegno per la pressione azzurra. Unica valvola di sfogo per gli avversari il lancio lungo, nel 90% dei casi calibrati male o ben controllati dal lavoro difensivo di Koulibaly e Maksimovic.

 

LE PAGELLE ANALITICHE

OSPINA 5,5

Prestazione da 7 per le 2 paratone e per l’ordinaria amministrazione. Pesano il rigore procurato e rinvii con i piedi non proprio precisi, un paio generano ripartenze immediate del Lecce, altre non riescono a far ripartire l’azione del Napoli.

MALCUIT 6+

Inizio poco convincente, con qualche errore di misura, un’intesa non proprio perfetta con Fabian su quel lato, che dà origine ad alcune incomprensioni nelle prime battutte del match.

Anche difensivamente non ineccepibile all’inizio, poi si riprende, val cross e al dribbling con successo nella ripresa e compie anche buone chiusure difensive.

75 tocchi, 42 passaggi con un buon 93% di precisione. 6 volte al cross, solo uno preciso (gli altri o bassi o troppo alti). 3 palle perse e 3 dribbling falliti, ma alcuni spunti pregevoli.2 aperture precise su 3.

Dietro tiene bene e non fa danni (solo una volta Farias dal suo lato si libera e va al tiro), sono 6 gli interventi difensivi positivi.

GHOULAM 6+

L’avversario non è dei più tenaci, lui gioca altissimo, sgrvato da compiti difensivi onerosi, commette qualche errore, non dinamicissimo, appoggia l’azione a sinistra con continuità sull’out mancino con l’asse KK-Elmas-Insigne.

Va ben 12 volte al cross, il 30% arrivano a destinazione (4) e sono ben calibrati.

Tocca molti palloni, 98, 70 i passaggi col 93% di precisione, 2 cambi di gioco precisi su 3. Sbaglia qualcosa all’inizio, ma rischia poco, gioca semplice e in appoggio, affonda di rado in dribbling, quasi tutti i cross sono messi in fase di corsa, ben servito dai compagni o con traversone da fermo.

4 passaggi chiave riusciti, il più prolifico di tutti. Solo 2 gli interventi difensivi positivi, mam, come detto, gli tocca spingere più che difendere.

Molto meglio che a Torino, ma l’avversario odierno fa poco testo, da rivedere e valutare più avanti nel tempo.

KOULIBALY 7

Gli basta poco per prevalere sugli attaccanti avversari, ci mette il fisico e basta e avanza.Gli bastano 4 chiusure a inizio gara, poi il pomeriggio , almeno difensivamente parlando, è di tutta tranquillità.

Si dedica alla prima impostazione, senza pressing tocca 98 palloni, ben 90 i passaggi con il 90% di precisione, sbaglia 3 lanci nei primi 20 minuti, poi solo 2 sballati dei restanti 14, ben 12 sono precisi.

Uno dei pochi in campo dopo le fatiche contro il Liverpool, ma lui è instancabile.

MAKSIMOVIC 7

Torna in campo dopo la buona prestazione con la Samp. Stavolta fa addirittura meglio.

Sempre preciso nelle chiusure e pulito e lineare nela ripartenza dell’azione : 73 tocchi, 60 passaggi col 95% di precisione.

6 interventi difensivi positivi. Non commette errori nè in chiusura, nè in fase di impostazione.

La gara non è delle più impegnative, ma fa benissimo il suo dovere

FABIAN RUIZ 7-

Un gran gol che pessa sul voto. Uno dei 3 reduci del Liverpool, Ancelotti lo schiera esterno per non fargli spendere troppo in mezzo al campo, dove farebbe fatica doppia.

Lui dà comunque il suo contributo, dopo un primo tempo non eccezionale trova l’eurogol e una buona prova nella ripresa.

Vero Jolly del centrocampo, torna centrale quando esce Elmas ed entra Callejon.

Ha giocato da sottopunta (quando mancavano Milik, Lozano e LLorente), da centrocampista di destra e di sinistra, ora esterno alto a destra in fase passiva, mezzala in fase di costruzione.

Vero faro anche partendo alto a destra, si accentra per dar spazio alle discese di Malcuit e , come sempre , funge da scarico per i compagni toccando 98 palloni, i passaggi sono 83 con l’88% di precisione.

Lo vediamo ogni tanto perdere palla (circa 4-5 volte) ed impreciso in almeno altre 4-5 occasioni, ma se i compagni scaricano sempre su di te, qualcosa dovrai pur sbagliare. Stavolta da esterno, quasi mezzala destra, se sbaglia non lo fa nella zona nevralgica e non crea pericoli per la nostra difesa.

7 aperture su 9 sono precise, 3 volte al tiro, uno folgora Gabriel.

ZIELINSKI 6

Gioca centrale accanto ad Elmas, non benissimo il primo tempo, meglio nella ripresa.

In questo ruolo molte delle sue doti si dissolvono, a lui piace fare la mezzala (dove ha giocato contro la Samp, ma non è in gran momento).

Spesso a protezione dei centrali, smista circa 70 palle (90 i tocchi), gioca semplice, senza azzardare nulla, sbaglia poco infatti, 95% di precisione circa, un solo lancio lungo e una buona palla filtrante.

4-5 palle perse, ma senza fare danni, 3 interventi difensivi positivi.

Gara non esaltante, ma tutto sommato sufficiente.

ELMAS 6+

Seconda gara da titolare dopo la Samp, anche stavolta buono il rendimento.

Fa una partita più difensiva, dovendo badare anche a Falco, che si allarga dal suo lato, contenendolo bene.

Buona la prima frazione sia tatticamente che tecnicamente (sbaglia poco o nulla) : 73 tocchi e 60 passaggi col 94% di precisione. 2 ottime palle in verticale nello spazio nel primo tempo.

Recupera 3 palloni, ne perde 1 solo. In attacco fa poco, ma adempie al compito tattico, senza voler strafare.

In calo col passare del tempo nella ripresa, viene sostituito al 73°.

INSIGNE 6

il voto è la somma delle cose buone e di quelle meno buone.

Prima le buone

Discreta la partecipazione al gioco, tocca 78 palloni, 53 i passaggi con l’89% di precisione.

Va 4 volte al tiro, 3 in porta (ottimo il dato per lui, che tira di solito molto di più e mai con tanta precisione).

7 aperture precise su 8 e 2 buoni cross.

Poi le meno buone

Sbaglia il rigore, poi fa centro al secondo tentativo.

Si incaponisce nel dribbling, perde 8 palle tra contrasti subiti e dribbling sbagliati.

Non deve impegnarsi granchè in fase difensiva.

MILIK 5,5

Ha una grossa attenuante, torna dopo oltre un mese in campo e dopo circa 4 mesi in una gara ufficiale.

Ancelotti lo prova con Llorente, che resta in area, lui , invece, arretra un pò per giocare con la squadra : 35 tocchi, 21 passaggi, solo 3 sbagliati.

Va al tiro 3 volte in maniera non irresistibile, da una delle 3 conclusioni nasce la deviazione per il primo gol di LLorente.

Nella ripresa si vede molto poco e viene sostituito.

Ben tornato Arek, avrai il tempo di dimostrare il tuo valore e di far vibrare il tuo sinistro.

LLORENTE 8

Decisivo alla sua terza gara sulle 3 disputate.

Stavolta addirittura doppietta, si procura il rigore e impegna 2 volte Gabriel severamente. Dopo il gol col Liverpool e l’assist vincente con la Samp a Dries.

Alla prima da titolare conferma di essere in un momento magico.

Falco e rapace sotto porta, non si scompone e non soffre alcuna ansia, freddo e preciso mette in porta e fa bene tutto quel che deve.

Sono 6 i tiri, 4 in porta. Svetta di testa e vince 6 duelli aerei su 6.

34 i tocchi, 26 i passaggi col 78% di precisione, 1 passaggio chiave.

Gioca anche quasi tutta la gara. Non me lo aspettavo, al di là di ogni più rosea aspettativa.

LOZANO 6

20 minuti, tanto movimento e un tiro che impegna Gabriel.

CALLEJON e LUPERTO s.v.

 

 

 

 
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