Dopo la sbornia di adrenalina della gara infrasettimanale contro il Liverpool e il rischio appagamento, il Napoli mostra di avere le idee ben chiare e la testa sul collo, così come il suo allenatore, che ne cambia 8 (rivoluzione quasi totale) e domina la gara a Lecce.
4-1 con reti di un immenso e sempre decisivo Llorente (doppietta), gol di Insigne su rigore (prima sbagliato e poi ripetuto e messo a segno), il 3-0 con una stilettata di Fabian Ruiz, tiro dalla distanza con il suo goniometro messo a punto.
Una vittoria importante, una prova del 9 dopo la Champions (che spesso ti leva punti, ha rischiato di perderli in casa col Verona anche il Piemonte Calcio, ottenuti con uno striminzito e fortunoso 2-1, con rigore e autogol), superata a pieni voti e a suon di reti.
Il turn over totale è servito a far rifiatare e a smaltire le tossine di tanti elementi e ha confermato che la rosa azzurra è affidabile e che molti non titolari valgono gli 11 migliori e alcuni se la possono giocare tranquillamente, soprattutto contro avversari non di prima fascia come il Lecce, destinato a lottare per la retrocessione.
il Napoli resta nel gruppo delle prime, segnando più di tutti, ben 13 reti (15 in 5 gare, con le 2 in Champions), mostrando di avere un gioco d’attacco scintillante e produttivo, media di 3 gol a partita (due volte 2 reti, una volta 3 e due volte 4). Una vera macchina da gol in questo inizio, come si può notare anche da una già buona classifica di gol e assist stagionale, in cui sono presenti attaccanti, centrocampisti e difensori.
GOL e ASSIST stagionale
INSIGNE 3+2 =5
DRIES 4 gol = 4
LLORENTE 3+1 =4
JOSE 1+2 = 3
DI LORENZO 1+1 = 2
FABIAN-LOZANO-MANOLAS 1 gol PIOTR e MARIO RUI 1 assist
Llorente Man of the Match, decisivo anche alla prima da titolare, ottima prova del duo Maksimovic-KK (dopo la già buona prova contro la Sam della coppia), bravo anche Fabian Ruiz, alla 5^ gara consecutiva, sempre in posizione diversa in campo, che cresce sempre mei secondi tempi e stavolta trova anche il gol, molto importante, del 3-0.
FORMAZIONI e TATTICA
Ancelotti stravolge il Napoli. 8 i cambi.
Debutto per Ospina, Malcuit e Milik in coppia con Llorente (anche lui alla prima da titolare). Tornano Ghoulam, Maksimovic, Elmas e Piotr. Gli unici confermati sono KK e Insigne, con Fabian , che gioca in posizione-Callejon.
Fuori Manolas e Allan (come Tonelli), restano in panchina Meret, Di Lorenzo, Mario Rui, e il tridente titolare Mertens, Callejon e Lozano.
Liverani conferma la squadra che ha vinto a sorpresa in casa del Torino.
Gabriel in porta (migliore in campo con 6 parate, nonostante i 4 gol presi).
Linea a 4 difensiva con Rispoli a destra (che è andato in difficoltà con Insigne e Ghoulam dal suo lato). i difensori centrali Lucioni e Rossettini (sovrastati da Llorente), Calderoni a sinistra (come il suo opposto di fascia ha subito gli attacchi di Fabian e Malcuit dal suo lato).
In mezzo al campo Tachtsidis in cabina di regia (su cui scalava Milik), ai lati Tabanelli e Majer (ben contenuti da Elmas e Zielinski) e tridente senza una punta di ruolo con Falco e Mancosu a supportare Farias (falso nueve).
LA TATTICA
Ancelotti ha giocato stavolta in maniera leggermente diversa, proponendo (come fatto già in altre occasioni) 2 terzini molto più offensivi del solito, squadra molto alta e reparti molto stretti, una sorta di 2-2-4-2 (da leggere anche in alcune fasi come un 2-2-4-1-1). Sempre 4-4-2 in fase difensiiva.
Come sempre il modulo è relativo, uomini e compiti sono quel che conta.
I 2 centrocampisti (Elmas e Piotr) hanno coperto maggiormente la zona centrale, con Fabian e Insigne che dagli esterni si sono accentrati, lasciando ampio spazio ai terzini di spingere (Malcuit e Ghoulam altissimi sugli esterni). Milik ha fatto lavoro di raccordo tra centrocampo e Llorente.
Con questo schieramento Ancelotti è riuscito a creare superiorità sugli esterni, coprendo molto bene la zona centrale (talvolta lasciata scoperta nelle prime gare), con i 2 difensori centrali alti e i 2 centrocampisti centrali a protezione, stavolta in orizzontale, coadiuvati da Insigne a Fabian che si accentravano e Milik.
Ottimo il primo pressing e l’aggressività sulla seconde palle, che non hanno minimamente consentito al Lecce di impostare l’azione e di uscire palla al piede, tantissime le palle recuperate sulla trequarti avversaria e molti gli errori dei leccesi in disimpegno per la pressione azzurra. Unica valvola di sfogo per gli avversari il lancio lungo, nel 90% dei casi calibrati male o ben controllati dal lavoro difensivo di Koulibaly e Maksimovic.
LA GARA
Il Napoli comincia subito a gestire la gara con il possesso (anche oggi stravinto) e senza fretta. Lecce chiuso e pronto a tentare la ripartenza.
Qualche imprecisione di troppo iniziale, Koulibaly sbaglia qualche lancio lungo (alla fine saranno ben 11 su 17 quelli positivi , tastissimi), Malcuit e Ghoulam sbagliano qualcosina e non calibrano bene i primi cross, anche Piotr e Insigne perdono un paio di palloni, come Fabian.
Bene il primo pressing, il Lecce non riesce a uscire.
Ci provano Llorente di testa e Insigne da fuori, ma concludono alto e fuori. Milik si libera in area, ma si fa ribattere il tiro.
Un paio di lanci lunghi ci mettono in difficoltà, ma Maksimovic e Koulibaly sono bravi a recuperare un’incertezza nella prima marcatura.
Primi 20 minuti non eccezionali con troppi errori di misura in una prima fase, poi nell’ultimo passaggio o nella conclusione, ma basterà un pò più di decisione con il Lecce che non mette apprensione, grazie un Napoli ben disposto.
Dopo 20 minuti il Napoli spinge sull’acceleratore.
Ci prova prima Insigne con un tiro sul primo palo deviato da Gabriel in corner. Poi un’altra otttima parata su incornata di Llorente su angolo, i tiri Fabian e Elmas vengono respinti.
Al 28° il Napoli passa in vantaggio : tiro di Milik respinto, sulla palla vagante in area si avventa come un falco Llorente che con freddezza batte Gabriel da pochi passi.
Il Napoli non si ferma, il Lecce non reagisce. Ci provano ancora Milik (tiro centrale da fuori) e Fabian (respinto).
Al 40°, fallo di mani in area su colpo di testa di Llorente. Il Var assegna il rigore. Insigne lo tira malissimo e lo sbaglia, ma l’arbitro nota che il portiere lascia in anticipo la linea di porta con entrambi i piedi e lo fa ripetere e stavolta Lorenzo lo tira bene (come avrebbe dovuto tirare il primo) e mette nel sacco il 2-0.
Ottimo il doppio vantaggio.
Primo tempo con il Napoli padrone del campo , anche se non molto preciso, (almeno nei primi 20 minuti iniziali).
Bene in fase difensiva con KK e Maksimovic alti che fanno buona guardia.
Ghoulam e Malcuit spingono molto, ma senza costrutto e con qualche errore, Piotr e Fabian non benissimo , meglio Elmas (bravo tatticamente e senza sbavature in entrambe le fasi). Lorenzo a corrente alternata, Milik con le difficoltà del rientro dopo mesi. Sempre bravo e decisivo Llorente, che sfiora il vantaggio, va a segno e si procura il rigore del 2-0.
SECONDO TEMPO
In campo Petriccione al posto di Tachtsidis.
Il Napoli controlla la gara (altro tiro di Fabian respinto), ci prova Lucioni su calcio d’angolo di testa, ma la palla va alta sulla traversa.
Al 52° il Napoli mette il sigillo alla gara. gran gol di Fabian Ruiz con un tiro precississimo a giro (e forte) a fil di palo. Una stilettata delle sue, accentrandosi da destra e bolide di sinistro.
Applausi.
Sul 3-0 il Napoli si rilassa un pò e da un episodio nasce il gol del 3-1 del Lecce.
Tiro dalla distanza di Majer all’angolino, gran parata di Ospina, che non resta in porta e va inseguire il pallone deviato, entrando a valanga su Farias, che lo salta e cade, non c’è contatto, ma l’uscita del portiere è scomposta e provoca danno.
Rigore per il Lecce. Lo batte e lo trasforma Mancosu.
Il pubblico si esalta e spinge all’assalto i padroni di casa, ma il Napoli si difende bene, forte del doppio vantaggio.
Arriva qualche angolo per i salentini, al 65°entra Lapadula al posto di un evanescente Falco.
Il Napoli controlla senza affanni gli attacchi del Lecce, migliorano molto Fabian e i 2 terzini (Malcuit compie anche qualche buon intervento difensivo). Anche Piotr tiene meglio.
Milik è in affanno, Insigne si incaponisce in qualche dribbling di troppo.
A 20 dalla fine entra Benzar per Rispoli.
Il Lecce ci prova più con generosità che con costrutto, bravi Maksimovc e KK a tenere botta in questa fase, ma tutta la fase difensiva è attenta.
Esce Milik a 20 dal termine per Lozano e Callejon per Elmas (calato alla distanza), Fabian va a fare il centrale.
Con Lozano in campo il Napoli è più pericoloso e va negli spazi, il Lecce è stanco per tentare l’assalto finale.
Ci provano Piotr e Llorente, bravo ancora Gabriel.
All’82° il gol della chiusura definitiva. Bravo Gabriel a respingere un tiro di Insigne, ma il falco Llorente non sbaglia e si fa trovare , come sempre , pronto al “tap in” sotto porta.
4-1
Nel finale un paio di occasioni a testa (ancora Gabriel su Lozano), Lapadula si mangia un gol a centro area e Ospina devia sul palo con una gran parata un colpo di testa ravvicinato di Tabanelli.
3 punti scontati solo sulla carta (considerando il gravoso impegno col Liverpool).
Ora doppia consecutiva al San Paolo contro Cagliari (ore 21 di mercoledì, turno infrasettimanale) e Brescia (domenica alle 12,30), 2 partite da vincere per mettere in cascina altri 6 punti preziosi in questo inizio di stagione.
#FNS