Dopo Milan e Fiorentina in traferta, il Napoli si ferma sullo 0-0 anche al San Paolo contro il Torino di Mazzari, dove prima dei granata i passi falsi erano stati solo 2, non riuscendo a mettere a segno neppure uno straccio di rete, dilapidando almeno una decina di palle gol create con buone trame di gioco.
Milik e Insigne, ben 15 conclusioni in 2, hanno sciupato almeno 5-6 palle gol clamorose, il che non ha consentito di portarci a casa i 3 punti, nonostante i progressi nel gioco, evidenti, secondo la nuova filosofia di Ancelotti, che sta prendendo sempre più corpo col passare del tempo.
Quando sbagli tanto può capitare (al netto di qualche conclusione sfortunata, come il palo di Insigne o di qualche miracolo del portiere avversario) di non riuscire a vincere ed è un bene ottenere almeno un punto, grazie a una fase difensiva che migliora di gara in gara e che per fortuna non ti fa prendere gol.
Sono solo 2 le reti subite in 6 gare dall’inizio dell’anno (fatta eccezione per la Coppa Italia, in cui Maksimovic ed anche Koulibaly non furono irreprensibuili, ma resta una parentesi).
Il periodo no dell’attacco azzurro è ormai conclamato.
Milik, tornato in auge dopo 2 anni di asenza forzata per la rottura del crociato di entrambe le ginocchia, è andato oltre le aspettatve, tenendo su la baracca nel periodo di magra di Insigne e Mertens. Ora vive un momento di difficoltà realizzativa, che può capitare. Ottimo attaccante, non è nè un Campione, nè tantomeno un brocco, ma ha bisogno di un’alternativa di spessore, che negli anni in cui non c’era è stato Mertens.
Dries non sta vivendo una stagione felice, non è più titolare fisso e non più unico attaccante centrale (ruolo in cui, finchè la forma fisica gliel’ha consentito, ha avuto medie realizzative da top player), e questo forse lo penalizza un pò. Le sue condizioni fisiche non sempre perfette, sta iniziando il girone di ritorno peggio di quello d’andata (dove era anche normale smaltire le tossine del post Mondiale), tra panchina e prestazioni negative.
Insigne lo conosciamo da anni, giocate strabilianti, periodi in cui sembra essere definitivamente esploso, alternati a black out improvvisi. Il suo periodo negativo è passato, ma continua l’alternanza tra ottime prestazioni con gol ad altre gare in cui si divora ghiottissime occasioni e non offre prestazioni all’altezza dei suoi giorni migliori. Non è mai stato un bomber e mai lo sarà, ma mancano all’appello i suoi assist anche.
Callejon e Zielinski hanno segnato con lo Zurigo e non possono sopperire sempre (con la loro posizione segnano poco, ma stanno imparando molto meglio i tempi di gioco e degli inserimenti), Ounas e Verdi risultano un pò degli ibridi in questo sistema di gioco e l’apporto soprattutto del fantasista del Bologna sino ad ora, per infortuni ed altro, non c’è stato minimamente.
Ancelotti al suo primo anno di appendistato al Napoli con questa rosa ha avuto sempre grandi bomber nelle sue squadre ed ha individuato in Lozano l’uomo da prendere, vedremo come e chi prenderemo in attacco la prossima stagione. Sta di fatto che un attaccante di spessore serve (anche dal punto di vista numerico, considerato che giochiamo con 2 punte e che gli attaccanti sono solo 3, di cui 2 adattati) e verrà acquistato,.
Anche a Zurigo (partita da considerare relativamente per la pochezza dell’avversario) nonostante 3 reti segnate (una da Insigne e 2 dagli esterni Callejon e Zielinski) il Napoli ha sciupato una miriade di occasioni, con Milik a secco.
Un vero peccato, perchè abbiamo perso 4-6 punti in Campionato abbastanza agevoli da conquistare per la mole di gioco prodotta.
Per fortuna la posizione in calassifica non fa pesare molto la perdita di punti in questa fase, considerato l’ampio vantaggio sulla terza (da +11 a +7 sull’Inter) e sul posto Champions (da +16 a +12 se la Roma stasera batterà il Bologna)
In questo periodo della stagione un pò balordo per i 3 passi falsi, causati dalla scarsa vena degli attaccanti, ci sono notevoli progressi dal punto di vista del gioco (oltre che dal punto di vista difensivo col consolidato 4-4-2 in fase passiva), con Ancelotti che sta ottenendo pian piano i frutti del suo lavoro.
Il gioco si sviluppa sempre di più secondo un canovaccio preciso e molto interessante, secondo le idee tacnico-tattiche del mister.
Il modulo è relativo, i movimenti in campo molto più importanti, si difende in 3 con una specie di con0 (KK, Maksimovic ed Allan davanti) e si attacca addirittura in 7, cosa mai vista al Napoli, con Ruiz in regia, Callejon e Piotr che si accentrano, lasciando ampio spazio alle discese sulle fasce dei terzini (spesso scendono entrambi), creando con Insigne, che arretra tra le linee, molte soluzioni offensive che danno pochi punti di riferimento agli avversari.
Insomma la macchina è stata vagliata, testata e ora messa a punto, il che lascia ben sperare (a condizione che gli attaccanti si sveglino dal sonno) per il prosieguo della stagione e per la costruzione della squadra a giugno, dove il Mister ha già capito dove intervenire.
Insomma il Campionato desta poche preoccupazioni, maggiori in EL dove a parte lo Zurigo serviranno i gol degli attaccanti e la presenza di KK e Maksimovic, gli unici 2 su cui contare allo stato.
Ad maiora….e in attesa dei gol
#FNS