Per il Napoli la Dea Bendata almeno per una volta è stata amica.
Nell’urna di Nyon ha pescato lo Zurigo, squadra svizzera (non la migliore del Campionato, visto che di recente ne ha presi 4 dallo Young Boys, che domina il Campionato elvetico), con una rosa del valore di appena 23 milioni (la metà della Stella Rossa, appena incontrata in Champions e 1/15esimo di quella azzurra).
In Europa non ci sono mai passeggiate, ma non ci si può certo lamentare stavolta.
Ma cerchiamo si scoprire l’avversaria che il Napoli affronterà giovedì nel doppio turno dei 16esimi di finale.
LA STORIA
Il Fussball Zurich nasce nel lontano 1896, coofondatore il mitico Hans Gamper, che di lì a breve fonderà una squadra molto più blasonata, il Barcellona.
Dopo soli 5 anni , nel 1901, vince il primo titolo nazionale svizzero (con bis l’anno successivo)
Il ventennio d’Oro tra il 1960 e 1980 :
– 7 titoli nazionali
5 Coppe Nazionali
Ben 2 semifinali di Coppa Campioni : la prima nel 63-64, persa contro il mitico Real Madrid, la seconda nel 1976-77, persa contro il Liverpool, edizione in cui l’attaccante italiano della squadra. Cucinotta, vinse la classifica dei cannonieri della Coppa, sul podio insieme a un tale Gerd Muller, con 5 reti.
Poi un perido di lungo buio (retrocessa nella B svizzera, vincendo in 25 anni appena 2 Coppe Nazionali), sino al 2005, anno in cui torna Campione di Svizzera con Lucien Favre allenatore.
L’ultimo Scudetto lo vince nel 2008-2009.
IL CAMMINO in EUROPA LEAGUE
Lo Zurigo vince la Coppa di Svizzera nel 2017-2018 e ciò gli vale la partecipazione all’Europa League, dove è inserita in un girone non semplicississimo con Leverkusen, Ludogorets e Aek Larnaca.
Riesce a qualificarsi con una giornata di anticipo, 2^con 10 punti dietro il Leverkusen, battendo i tedeschi 3-2 in casa e con un totale di 3 vittorie, 1 pari e 2 sconfitte (ormai ininfluenti).
In Campionato è 4° in classifica, si gioca un posto per il Preliminare di Champions con Thun, Lucerna, San Gallo e Basilea, considerato che lo Young Boys dista ben 24 punti ed ha in pratica già vinto il Campionato dopo 18 gare.
LO STADIO
Il Letzigrund Stadion, capienza intorno ai 25.000 posti (24.400 per la gare internazionali), è uno stadio moderno, costruito nel 2007, in erba naturale il terreno di gioco.
L’ALLENATORE e il MODULO di GIOCO
E’ il giovanissimo Ludovic Magnin, 39 anni. Lo ricordiamo con le maglie di Werder Brema e Stoccarda, oltre che della nazionale svizzera, da giocatore. Terzino di sostanza e di buona qualità.
Ha terminato la carriera da giocatore a Zurigo, diventando poi l’allenatore dei giovanissimi (under 18) e poi dell’under 21 della della squadra. Dal febbraio 2018 allenatore della prima squadra.
Magnin adotta di base il 4-2-3-1, trasformandolo in 4-4-2, ma non disdegnando la difesa a 3, che talvolta schiera e che potrebbe proporre contro gli azzurri.
Non a caso è lo schema che ha schierato nell’ultima gara di Campionato contro il Grassopphers, proprio in vista della gara contro il Napoli.
LA ROSA (dopo il mercato di gennaio)
Portieri
Il titolare è il 25enne Brecher, gigante di 1 metro e 96, che dopo tutta la trafila nelle nazionali giovanili della svizzera, non è riuscito ad arrivare alla nazionale maggiore.
In alcune gare importanti gioca il veterano Vanins, ormai 38 anni, ma di sicuro affidamento, capitano della nazionale lettone con 96 presenze.
Difesa
Abbiamo detto che viene schierata a 3 o a 4 (principalmente)
I difensori centrali
L’esperto Bangura (31), ne è il perno, roccioso centrale della Sierra Leone, nato calcisticamente nel Watford, con esperienze in Norvegia (Haugesund e Honefoss) e un trienno alla Dinamo Minsk.
Accanto a lui si alternano:
il 24enne danese Makso, 1,90, ex nazionale under 21, approdato allo Zurigo, proveniente dal Nordsjaelland, dopo un anno all’Osmanlispor in Turchia.
Il nazionale under 21 svizzero (di origini Kosovare) Kryeziu (21), che gioca anche da terzo a sinistra nella difesa a 3, e l’esperto Nef (36), che ricordiamo con le maglie di Triestina e Piacenza, di proprietà per lungo tempo dell’Udinese, da 3 anni a Zurigo, dopo la parentesi Young Boys.
E’ arrivato dall’Empoli il difensore destro Untersee (25 anni), ex Brescia e giovanili della Juventus. Per ora ancora non ha giocato.
I Terzini
A destra il Jolly Winter (32), che gioca anche da esterno di centrocampo all’occorrenza, anche se il terzino di ruolo è il giovane Ruegg (20), che si è rotto il collaterale a novembre e difficilmente sarà recuperabile per la sfida contro il Napoli.
A sinistra il gambiano Modou (28), attualmente infortunato, si alterna con il francesino Guenouche, appena 18 anni, prelevato dai giovanissimi del Nancy.
Il centrocampo spesso 2, più il trequartista (Marchesano), ma anche a 3.
L’islandese Palsson (27) è stata una perdita importante (ceduto al Darmstadt in Zweite Liga).
I mediani davanti alla difesa, Hekuran Kryeziu (25), e il talento nostrano Domgjoni, centrocampista svizzero di origini croate, made in Zurich.
L’attacco
Si gioca con 2 esterni offensivi, oltre al trequartista (Marchesano) dietro una sola punta.
Sugli esterni ci sono il kosovaro Kololli (26), talentino della squadra già a 6 reti e 4 assist, e lo svizzero di origini tunisine Khelifi (24), (ex Losanna e Braunschweig).
Come alternativa a destra, il Jolly Winter.
Dietro la punta, come detto, il trequartista Antonio Marchesano (27), svizzero di chiare origini italiane.
La punta centrale titolare è il nigeriano Odey, 20 anni, già 10 reti e 2 assist in stagione. L’alternativa è il gambiano Ceesay (24), 7 reti e 1 assist prima dello strappo muscolare patito a novembre, assente da 6 gare, in cui è stato convocato il 20enne Kasai (ex Primavera dell’Empoli e del Latina).
Questa l’ultima formazione schierata prima del Napoli. (3-4-1-2)
Come detto difesa a 3 con Makso e Nef ai lati di Bangoura.
Gli esterni di centrocampo Winter (a destra) e Kharabadze (a sinistra).
I 2 mediani davanti alla difesa, Hekuran Kryeziu (25), e il talento nostrano Domgjoni, com Marchesano trequartista, con Kololli da punta accanto a Odey (e Khelifi in panchina)
Una squadra che non può far paura al Napoli, che dovrà impegnarsi e rispettare l’avversario, ma nulla più.
Gli ottavi sono ampiamente alla portata e un dovere morale.
#FNS