Il Napoli si ferma di nuovo in trasferta, altro 0-0 , stavolta a Firenze, con tantissime occasioni da gol sprecate dagli attaccanti.
Un buon Napoli, che ha saputo soffrire e ripartire, ma non punire gli avversari, pur avedo creato una decina di palle gol con azioni spettacolari e ficcanti, tutte incredibilmente fallite.
Una gara che si sarebbe potuta chiudere già nel primo tempo con Mertens (2 volte), Insigne e Callejon che hanno gettato alle ortiche delle occasioni clamorose, alcune palle gol da spingere facilmente in rete.
Nella ripresa il canovaccio non è cambiato con altre 5-6 palle gol puntualmente vanificate dal primo all’ultimissimo minuto, con Milik e Zielinski che si sono iscritti al Festival di SanSpreco.
INIZIO ANNO AVARO di SODDISFAZIONI
E con qualche dispiacere di troppo.
La finestra di mercato solo dannosa, il caso Allan, la partenza dolorosissima del Capitano, l’amara uscita dalla Coppa Italia, un Campionato giocato a buoni livelli e con obiettivo raggiunto in largo anticipo, che non alimenta sogni, casomai anche vani e inutili per aspetti che poco hanno a che vedere con il calcio emozionale.
Le speranze sono riposte nell’EL, con il fantasma che aleggia per il ginocchio di Albiol, che ci auguriamo torni presto per contenderci le gare di Coppa, dove la sua esperienza è sicuramente fondamentale.
Il suo recupero diventa imprescindibile per un finale di stagione in cui le uniche riseve di KK e Maksimovic sarebbero il giovane Luperto e il convalescente Chiriches (con tutte le incognite del post crociato).
DIFFICOLTA’ in TRASFERTA
Evidenti, dopo il secondo 0-0 consecutivo emergono nella loro concretezza.
L’andamento al San Paolo è ben altra cosa in Campionato e nelle Coppe.
32 i punti su 36 in casa ( poteva essere punteggio pieno, considerati gli immeritati pareggi contro Roma e Chievo), 3 vittorie (Liverpool, Stella Rossa e Sassuolo) e un pari (col psg) nelle Coppe.
I punti in trasferta sono solo 20 in A fuori casa, zero le vittorie nelle Coppe (2 sconfitte e 2 pareggi)
28 reti segnate al san Paolo e 7 nelle Coppe (in 4 gare casalinghe)
Solo 14 reti in trasferta e solo 2 nelle 4 gare esterne di Coppa.
Un Napoli a 2 volti, concreto e spettacolare al San paolo, raramente convincente fuori dalle mura amiche, anche quando ha vinto, questione di spinta emotiva e di personalità.
Ancelotti dovrà riflettere su questo dato, che non lascia spazio a fantasiose repliche, e cercare di comprendere i motivi di questo divario di punti e spesso di prestazioni.
MERTENS e l’ ATTACCO
Sicuramente sul banco degli imputati.
Dries manca in questo inizio anno, 2 panchine e 2 da titolare molto deludenti. Dopo un inizio di stagione in sordina per smaltire le tossine del post Mondiale, si è ripreso con buona continuità nei mesi di ottobre e novembre.
Spesso decisivo anche nelle gare non giocate bene è sino ad ora il più incisivo della rosa con 11 reti (al pari di Insigne, 11 reti e 5 assist) e 7 assist, anche se il più prolifico è Milik con 13 reti.
Il belga ci ha abituati a numeri importanti e deve tornare ai suoi livelli, altrimenti il potenziale offensivo del Napoli si riduce molto, come capitato nel finale di stagione lo scorso anno, quando finì stremato dopo le fatiche di un intero Campionato da titolare (con molte gare anche in Coppa…sappiamo che Milik l’anno scorso non c’era) e il Napoli si inceppò nel finale in fase realizzativa (costretto ai pareggi di Sassuolo e i 2 di San Siro).
Callejon (1 solo gol) e Zielinski (3 reti e zero assist vincenti) segnano poco (9 gli assist di Josè), in parte dovuto alla loro posizione da esterni, che gli fa sprecare molte energie in copertura e giocare più lontano dalla porta, ma spesso si sono divorati gol clamorosi, e hanno comunque 2-3 occasioni a partita a testa.
Milik croce e delizia nei finali di gara, ha nel Dna 20 reti stagionali (e ci può arrivare tranquillamente) Insigne ha avuto il suo periodo di black out di 2 mesi e mezzo, ma non è mai stato un bomber di razza.
Verranno momenti migliori.
#FNS