Il Napoli torna a vincere in Campionato dopo la delusione Champions, 1-0 a Cagliari con tanta fatica, stavolta Milik non solo non sbaglia, ma inventa il gol su punizione al 90°.
Spesso Arek aveva sbagliato al minuto 90, facendoci perdere punti preziosi, stavolta allo scadere è decisivo.
Mai facile riprendere il cammino, sempre dietro l’angolo il contraccolpo per l’eliminazione europea, Cagliari sempre campo ostico per gli azzurri, ad eccezione del triennio sarriano in cui abbiamo spesso vinto di goleada in passerella, umiliando i padroni di casa.
FORMAZIONI e TATTICA
Ancelotti fa riposare 6 elementi rispetto ad Anfield, oltre agli acciaccati Albiol e Mario Rui, turno di riposo per Hamsik e addirittura per tutto il tridente titolare.
Ancora tra i pali Ospina, con Meret che ha accusato qualche problemino in settimana.
Per la prima volta Ancelotti schiera 2 terzini di spinta, Malcuit e Ghoulam, con Faouzi che deve recuperare pian piano il ritmo partita, gestendosi durante le gare, visto che è ancora al 50%, ma comunque utile alla causa con squadre meno probanti, sicuramente meglio di Hysaj a sinistra.
In mezzo al campo c’è il ritorno di Diawara accanto ad Allan, con Rog ancora una volta escluso dall’11 titolare.
Ounas invece ha un’altra occasione, quarta da titolare, la prima esterna, al posto di Callejon. Milik al centro dell’attacco.
Posizioni ibride per Piotr, che gioca sul centro sinistra con Ghoulam molto alto a sinistra, e Fabian che gioca a ridosso della prima punta.
Insomma l’ennesimo stravolgimento da parte di Ancelotti, con molte novità tattiche in fase offensiva.
Maran è privo di alcuni elementi chiave, su tutti il bomber Pavoletti, ma anche Ceppitelli e Srna (squalificati), sostituiti da Pisacane e Faragò.
Joao Pedro e Farias di punta con Barella più avanzato, coperto da Brdaric e supportato da Ionita.
LA GARA
Il Napoli con il nuovo assetto ci mette un pò di tempo per trovare i giusti meccanismi. La manovra non è fluida, azzurri un pò spaesati e poco precisi.
Piotr e Fabian non danno punti di riferimento, ma non incidono e sbagliano parecchio, Allan e Diawara, pensati da Ancelotti per dare protezione alla difesa, non offrono sempre buona copertura e offrono poca qualità in mezzo al campo.
La difesa, seppur con qualche sbavatura, tiene, ma è Ospina a salvare gli azzurri da 2 ripartenze del Cagliari, nate da errori di Piotr e Ounas, che sbagliano 2 palle sanguinose, favorendo i contropiedi cagliaritani, sui quali ci salviamo anche fortunosamente.
In attacco veramente poche le occasioni, Milik non brilla (ma sono poche le palle che riceve), Ounas vive di isolati spunti, ma è poco concreto nella finalizzazione e nell’ultimo passaggio.
I mecccanismi, con tante variazioni di uomini e schemi, non sono fluidi e l’azione risulta spesso imballata, ritmi lenti e poche accelerazioni.
Insomma una prima frazione di gara poco positiva, un tempo regalato al Cagliari, che per fortuna spreca le occasioni per passare in vantaggio.
Cagliari abbastanza scarso e privo di pedine importanti che, dal canto suo, non impressiona e sbaglia parecchio. Risultato che non si sblocca, primo tempo bruttino assai e 0-0.
Negli spogliatoi Ancelotti si sarà fatto sentire, con il Napoli che inizia la ripresa con ben altro piglio, sfiorando il vantaggio in almeno 3-4 occasioni.
Milik sbaglia un facile appoggio in area a Fabian e fa sfumare un’ottima occasione, poi è lo stesso Ruiz che si divora il gol dell’1-0 su pregevole cross di Malcuit, dopo percussione dalla destra.
Su assist di Piotr è ancora Milik a calciare fuori da buona posizione, poi è lo stesso Zielinski a tirare dopo buono spunto di Ruiz, ma la conclusione deviata finisce di pochissimo fuori, a Cragno spiazzato e ormai battuto.
Entra Mertens per Diawara, con Fabian che arretra a centrocampo.
La gara non si sblocca, il Cagliari fa ostruzionismo, perde tempo, cerca di spezzettare la partita e non dare punti di riferimento al Napoli.
Arrivano una serie di angoli, battuti da Ghoulam, quasi tutti in porta.
Milik ci prova di sinistro da posizione molto defilata e da lunga distanza, ma Cragno respinge, poi è lo stesso Arek a cogliere la traversa di testa, con la palla che rimbalza oltre la linea di porta.
Entrano nel finale anche Insigne e Callejon.
Al 90° Dries si guadagna una punizione dal limite, Milik si prende la responsabilità del tiro e sfodera una gran punizione dal limite, che scavalca la barriera e si infila all’angolo alto, rendendo vano il tuffo di Cragno.
Napoli in vantaggio, che passa indenne i 7 minuti di recupero concessi da un Doveri non impeccabile.
Restano 6 i punti di vanttaggio sull’Inter e 8 quelli di distanza dalla Juventus, che vince sempre e non sempre con le sole sue forze, ma ormai ci abbiamo fatto il callo e poco ci interessa.
Andiamo avanti per la nostra strada.
#FNS