Il Napoli fa il suo dovere, aggredisce la Stella Rossa e chiude la partita in meno di 1 ora, 3-0 con ritorno al gol del Capitano, autore di una gara sontuosa, e doppietta di Mertens , che raggiunge 100 gol con la maglia azzurra.
Purtroppo nel rilassamento generale della mezz’ora finale ci scappa il gol del 3-1 che ci priva della possibilità di perdere 1-0 a Liverpool, un vantaggio in più che non ci sarà e che speriamo non sia deleterio alla fine dei giochi.
Certo ad Anfield non si poteva e non si potrà impostare una gara difensiva, mirando alla sconfitta di misura, senza pensare a mettere a segno almeno 1-2 reti, ma sta di fatto che ci sarà un risultato utile in meno.
Il Liverpool non è riuscito a uscire indenne da Parigi, sconfitto 2-1 dal Psg, il che non ci ha consentito di arrivare alla qualificazione, addirittura con una giornata di anticipo. Passaggio del turno che sarebbe stato ampiamente meritato (e che lo è ancora) e che tutti ci auguravamo, sperando in un’impresa di Klopp a Parigi, che non è arrivata.
Ora ci tocca , da primi nel girone, andarci a giocare la qualificazione ad Anfield, un campo difficilissimo e terribile, con il vantaggio del doppio risultato (vittoria e pareggio) e di quello ulteriore della sconfitta di misura, segnando almeno un gol.
Nonostante le obiettive difficoltà della trasferta a Belgrado, non credo che il Psg si farà sfuggire l’occasione, dopo aver seriamente messo in discussione la qualificazione ed aver superato l’ostacolo Liverpool.
Tutto rimandato alla trasferta di Anfield quindi, dove il Napoli sarà chiamato all’ennesima impresa, dopo tutto quanto di buono, e per certi versi miracoloso, mostrato sino ad ora. Credo che nessuno si aspettasse di vederci in testa al “Girone della morte”a una giornata dalla fine e sperasse in una qualificazione possibile in assoluto, tantomeno a questo punto dei giochi.
Sarà un gara da vivere col fiato sospeso.
Ancelotti ha stimolato gli azzurri con una frase ad effetto, “se non passiamo il Girone a questo punto siamo dei coglioni”per responsabilizzarli per la gara con la Stella Rossa, ma a questo punto ad Anfield di coglioni dovremo averne parecchi per uscirne indenni e trionfatori.
Gli azzurri hanno disputato contro la Stella Rossa la gara che dovevano fare.
Ancelotti ha schierato l’11 ormai titolare in Champions.
Hanno segnato subito, da calcio d’angolo (dopo la miriade di corner infruttusi battuti nelle precedenti gare e soprattutto nella scellerata e indolente gara col Chievo), grazie a una spizzata di Maksimovic e al sapiente e pronto inserimento del Capitano.
Non hanno mai abbassato il ritmo, riuscendo a trovare il raddoppio sull’asse Fabian-Mertens, con il belga abilissimo e rapido nell’anticipare i difensori avversari sul primo palo e battere il portiere con un tocco da bomber scafato.
Nella ripresa il terzo gol, arrivato grazie ad una delle tante verticalizzazioni geniali di un superbo Marekiaro e uno stop a seguire pregevole di Mertens, a cui è seguito un diagonale alto, destinato all’incrocio, che si è spento proprio nell’angolo alto alla destra del portiere, la cui deviazione non ha evitato la rete, ma ha solo contribuito al raggiungimento del sette.
Una prestazione non perfetta, ma utile a conseguire il risultato sperato e arrivato.
Su tutti un grandissimo Capitano, alla migliore prestazione stagionale (stava man mano crescendo nel ruolo, acquistando sempre maggiore padronanza di tempi di inserimento, geometrie e copertura difensiva), condita da una pregevole fase difensiva e tante giocate di livello, e un vivace e produttivo Mertens, autore di una doppietta d’autore e per certi versi “storica”(100 reti in maglia azzurra, all’assalto dei 104 di Cavani, realizzati in soli 3 anni).
Un pò in ombra Callejon , poco servito e cercato dai compagni nella ripresa (ancora a zero il suo “score” annuale), ancora non sui livelli a cui ci ha abituati Insigne, dopo la scialba prestazione col Chievo (soprattutto nel primo tempo).
Contributo sostanziale per Fabian, autore dell’assist per Mertens, oltre a un buon lavoro sull’out sinistro.
Notevole come sempre la prestazione di Allan, sempre e soprattutto nel finale di gara, in cui ha corso per i compagni, tappando tutte le falle possibili e recuperando tanti palloni.
Bene ancora una volta Maksimovic, sia da terzino bloccato che da centrale nella ripresa dopo l’infortunio di Albiol.
Il meno efficace, per usare un eufemismo, è stato Mario Rui, impreciso, e disattento nell’azione del gol, senza togliere meriti al grande assist di Marin per Ben.
Vorrei aprire una parentesi sulla questione terzini, con Hysaj non proprio adatto a fare l’esterno basso con Ancelotti e Rui che sarebbe la riservaq di Ghoualm, sul quale ci sono ancora dubbi, non solo per il recupero definitivo, ma anche sulla tenuta.
Dubbi che vanno dissipati al più presto, considerando che non si può andare avanti con Rui, Hysaj adattato e Luperto, a gennaio andranno fatte le opportune valutazioni del caso. Terzino e centrale difensivo servono più dell’attaccante, almeno sulla carta.
Ora sotto con il Campionato, dove ci attende l’Atalanta in quel di Bergamo (posticipo del lunedì’), dove si dovranno recuperare i punti persi col Chievo (impresa per niente facile) e poi il Frosinone al san Paolo, proprio alla vigilia del Liverpool.
#FNS