Il Napoli riesce a battere il Chievo, 2-1 all’ultimo secondo di recupero, grazie a un gol strepitoso di Diawara, ribaltando negli ultimi 5 minuti il vantaggio di Stepinski (causato da uno scellerato passaggio di Koulibaly), con un super Milik, che aveva momentaneamente regalato il gol del pari di testa.
Una partita al cardiopalma in cui il Napoli, che ha tirato verso la porta in 33 occasioni (sbagliando anche il rigore del possibile vantaggio con Mertens), stava addirittura per abdicare dalla lotta Scudetto a una manciata di minuti dalla fine, con parte del pubblico che, incautamente, si apprestava ad abbondanare lo Stadio, delusa da un presunto amaro epilogo.
Gli azzurri, sospinti dalla maggior parte del San Paolo, riuscivano con le unghie e con identi a riprendersi i 3 punti, mantenendo inalterata la speranza a 7 giornate dal termine, su una Juventus che ha avuto non poche difficoltà a battere il Benevento, grazie a 2 rigori nell’anticipo del sabato.
Ma veniamo alla gara e al suo svolgimento caotico.
Sarri deve fare a meno di 2 elementi importanti, entrambi squalificati, Jorginho e Albiol, sostituiti da Diawara (con tutte le incognite del caso, visto che Amadou non giocava una gara da titolare da qualche mese) e da Tonelli (preferito a Chiriches, recuperato alla causa da poco ed evidentemente più a corto di preparazione del compagno di reparto, ma anche per dare un pò di peso in area sulle palle alte, considerata la stazza di Inglese).
Maran schiera una difesa in parte giovanissima con De Paoli e Bani, in parte esperta, ma poco rassicurante, con Tomovic e Gobbi. Meggiorini e Inglese di punta, centrocampo a 4 con Bastien e Giaccherini esterni e Radovanovic e Rigoni centrali. Un 4-4-2, che a volte si trasforma in 4.3-1-2, quuando Giaccherini si accentra.
Il Napoli comincia subito col possesso e il giro palla, con la manovra sul consueto out di sinistra, cercando di scardinare la difesa avversaria, con i clivensi che sin dalle prime battute di gioco si rintanano a ridosso della propria area.
Giro palla azzurro non velocissimo, anche per il gran caldo, con il Napoli che decide di dosare le energie e non spingere subito a tavoletta.
Dominio nel possesso nei primi 15, qualche calcio da fermo infruttuoso e azzurri non precisissimi, ma attenti a recuperare con il pressing sulle seconde palle.
Il Chievo tiene il baricentro molto basso per pensare di poter ripartire con efficacia e la difesa azzurra controlla agevolmente, si mantiene alta e mette con imbarazzante facilità in fuorigioco gli avversari su ogni lancio lungo, che si rivela solo un modo per allentare la pressione.
Insigne fa ammonire De Paoli dopo pochi minuti, anche se è impreciso in alcune giocate, come i suoi compagni di reparto.
La prima vera palla gol (la più clamorosa del primo tempo e forse l’unica reale occasione) capita sui piedi di Callejon, servito dal solito assist perfetto di Insigne dalla sinistra, Josè impatta al volo da pochi passi, ma tira alto sulla traversa.
Gli azzurri muovono la palla al limite dell’area avversaria, ma i tiri di Dries, Lorenzo e Josè vengono respinti. Insigne e addirittura Hysaj ci provano poi dalla distanza, senza minimamente impensierire Sorrentino, che diventerà protagonista assoluto nella ripresa.
Il Napoli non si rende assai pericoloso sino alla mezz’ora, pur giocando a senso unico, non una ripartenza del Chievo.
I centrali azzurri controllano con sicurezza gli attaccanti avversari, con il prezioso aiuto dei terzini che chiudono anche con buone diagonali.
Negli ultimi 15 qualche occasione in più, ci provano Hamsik (2 volte), Insigne e Mertens, ma senza costrutto.
Un primo tempo attento, ma che si chiude sullo 0-0, con gli azzurri che giochicchiano, ma non riescono ad affondare il colpo.
Bene la difesa, grazie anche al pressing alto e ai recuperi palla di Allan (che non offre granchè come qualità e apporto offensivo).
Hamsik cerca di costruire con Rui e Insigne sull’out mancino (media 48% degli attacchi da quel lato a fine gara), ma senza concretizzare, poco incisivi in fase di conclusione e ultimo passaggio.
Un timido Diawara, gioca semplice (fatto abbastanza normale, considerata l’assenza dal campo e le ultime datate prestazioni, non brillantissime) , sin troppo, verticalizza poco, passaggi facili a 2 metri.
Hamsik a corrente alternata, come Insigne, Callejon sprecone e Mertens ancora una volta evanescente.
Nella ripresa c’è subito l’occasione per passare in vantaggio e indirizzare la gara sui binari giusti, ma Mertens si procura e sbaglia il rigore calciando a mezz’altezza, o meglio Sorrentino lo para.
Il Napoli ci prova con Insigne, ma i suoi tiri vengono respinti e non sono precisi.
Al 52° esce Meggiorini acciaccato e entra Stepinski.
Il Napoli ci prova, spinge, crea un paio di mischie in area con tiri miracolosamente respinti da Sorrentino e dagli avversari.
Al 18° entra Milik per Hamsik (gara sufficiente al rientro, ma Marek non è ancora al top) e 4-2-3-1.
Dopo poco più di 5 minuti Milik ha la sua buona occasione per portare gli azzurri in vantaggio, ma Sorrentino riesce a parare in uscita bassa.
Entra Zielinski per Allan a 20 dal termine, Sarri chiede lo sforzo agli azzurri e cerca di migliorare la qualità in mezzo al campo, sfruttando la tecnica, gli spunti e il tiro di Piotr.
Al 73° la frittata di Koulibaly, che serve un pallone alla cieca in direzione Tonelli -Hysaj, senza valutare la presenza di gaiccherini, che ruba palla e la serve a Stepinski solo in area, che si beve Mario Rui e fulmina l’incredulo e incolpevole Reina con un bolide di destro sotto la traversa.
Chievo inaspettatamente in vantaggio, regalato dal uno sconsiderato passaggio.
Assedio degli azzurri negli ultimi 15, che produce una miriade di palle gol :
- traversa di Tonelli di testa su calcio d’angolo, con il difensore che ci prova anche sull’angolo successivo senza fortuna.
- tiro di Zielinski da fuori a botta sicura respinto da Rigoni
- tiri di Insigne e di Callejon, il primo ribattuto da Sorrentino , il secondo respinto.
- ci provano di nuovo Mertens (alto) e Zielinski (respinto)
- all’85° ennesimo tiro di Lorenzo alto da fuori, il pubblico mugugna, Insigne già nervoso per le sue conclusioni errate risponde e manda a quel paese chi , spazientito come lui, aveva abbozzato un sibilo di sdegno. Battibecco a qualche fischio.
- Lorenzo però reagisce anche sul campo, prima mette Callejon in porta, la cui deviazione da due passi finisce al lato, poi imbecca con precisione chirurgica Milik, che di testa in controtempo sulla palla lunga da sinistra incrocia all’angolino opposto.
Pareggio Napoli a 1 minuto dal termine.
Gli azzurri ci credono, sospinti dal pubblico.
Altro miracolo di Sorrentino su Milik, ma sul corner seguente il pandemonio.
Diawara stoppa una palla improbabile a centro area e fa partire un perfetto tiro a giro che si insacca.
Sorrentino stavolta non può fare il miracolo.
Napoli in vantaggio e il San paolo impazzisce.
Finisce 2-1 e Napoli urla tutta la sua gioia, dopo sofferenza atroce e ansia infinita.
#FNS