Domani uno spot per il calcio in Champions.
Manchester City-Napoli.
Non lo dico io, lo dice a ragion veduta Pep Guardiola, allenatore top ai tempi del Barca, più umano ai tempi del Bayern, quasi disastroso l’anno scorso col City al primo anno in Premier.
Chi lo avrebbe mai detto, Sarri accostato a Pep, forse 3 anni fa era impensabile…(Gianlù leva quel forse)
Ora il paragone, con le debite proprorzioni, non sembra poi così irriverente per la filosofia calcistica e per quanto mostrato dal Mister nelle 3 stagioni in maglia azzurra, il Palmarès (tanto caro ad Allegri) dice ovviamente altro, ci mancherebbe.
Ma il calcio è attualità, oltre che Storia e Albo d’Oro, quindi oggi si può tranquillamente parlare di 2 squadre che offrono uno spettacolo calcistico allettante e a tratti esaltante.
Gli interpreti sono diversi, nel City il talento è tanto, ma anche il Napoli non scherza.
Da sempre faccio un articolo di presentazione della squadra avversaria in Champions , ma col City (come il Real lo scorso anno) c’è poco da presentare.
Il City è stato stravolto e migliorato sul mercato rispetto alla scorsa stagione, Guardiola ha preteso rinforzi in alcuni ruoli (e in quasi tutti i reparti) e li ha avuti con un mercato da oltre 250 milioni di euro.
Sono partiti giocatori inutili per Guardiola e altri senatori che ormai servivano poco alla causa, ma che oberavano solo il monte ingaggi, ampiamente abbassato per favorire l’ingresso dei nuovi arrivi.
Fuori in tanti : Zabaleta, Clichy, Fernando, Nasri, Nolito, Kolarov, Ineacho, Bony, JesusNavas, Caballero.
Rinforzate le fasce difensive con il meglio in circolazione : Walker-Mendy (purtroppo rottura del crociato per lui) e Danilo. (3 terzini 138 milioni…AdL rabbrividirà)
Dentro anche i “Mendes addicted” Ederson (il portiere era fondamentale) e Bernardo Silva (uomo adatto al gioco di Guardiola, un pò penalizzato in questo inizio dal cambio di modulo)….2 ottimi calciatori che ovviamente non valgono quanto speso per loro (90 milioni in 2).
Guardiola ha corretto in corsa schema, modulo e movimenti.
Abbandonato il 4-2-3-1 e l’abbozzata difesa a 3, che per lui è un controsenso tattico e calcistico, Pep si è affidato al materiale a disposizione per fa quadrare il cerchio.
4 difensori, con 2 centrali protetti da Fernandinho, unica diga, terzini spesso molto alti, 2 mezzeali molto offensive (De Bruyne e D.Silva i titolari, ma ci sono anche Yaya Toure e Bernardo Silva), che alternano i movimenti con le 2 ali in una sorta di elestico senza soluzione di continuità (Sane, Sterling, lo stesso Gabriel Jesus e casomai B.Silva)
Un unica punta, affiancata a turno da un esterno offensivo, : il titolare è Aguero, che ha recuperato dall’infortunio (sabato era in panchina), il sostituto Gabriel Jesus.
Ha puntato su alcune certezze difensive (Stones, Otamendi e Kompany, quest’ultimo infortunato da un pò…come quarto Mangala).
Lo schema ha rivitalizzato il City, che all’inizio aveva sofferto un pò, in attesa di comprendere lo schieramento tattico ideale (pareggio interno con l’Everton e vittoria sofferta a Bournemouth).
29 reti in Campionato, 3,6 a partita ( 6 nelle 2 di Champions), una macchina da gol come il Napoli (26 reti, oltre le 8 in Champions in 4 gare).
Subisce poco, come gli azzurri : 4 reti (5 il Napoli), quindi in campo c’è equilibrio, nonostante il potenziale offensivo.
Il City detiene in Premier tutti i record come il Napoli in A, primi per :
- Rating (City 7,28 -Napoli 7,20)
- possesso (City 64%-Napoli 60,2%)
- precisione passaggi (City 89%- Napoli 89,2%)
- tiri a partita (entrambe 19,4)
Il City domina anche nei duelli aerei, il Napoli un pò meno (quindi attenzione massima anche ai piazzati).
Le 2 squadre amano gestire la palla, giocarla, creare le triangolazioni, verticalizzare, sovrapporsi a palla coperta-scoperta, insomma tanti punti in comune, anche se in Champions conta l’esperienza e tanto.
Insomma preparate le birre ghiacciate ed enjoy the match !!!